Aprile “nero” per le vendite al dettaglio che registrano un crollo del 6,8% su base annua ed una diminuzione congiunturale dell’1,6%. In picchiata anche le vendite del settore alimentare, rileva l’Istat, il cui calo tendenziale (-6,1%), così come per le vendite totali, non ha precedenti dall’inizio della serie storica. Forte anche la contrazione congiunturale, mai così negativa dal maggio 2004. Da registrare, comunque, nella media del trimestre febbraio-aprile 2012, un aumento dell’indice dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Per quanto riguarda il “no food”, il cui calo tendenziale è stato complessivamente del 7,1%, i gruppi che ad aprile hanno registrato le diminuzioni più marcate sono quelli relativi ai prodotti farmaceutici (-9,2%), abbigliamento e pellicceria (-8,9%) e calzature, articoli in cuoio e da viaggio (-8,6%). Dimensionalmente sono le imprese operanti su piccole superfici a registrare le maggiori difficoltà (-8,6% annuo), ma soffre anche la grande distribuzione (-4,3% annuo). Nei primi quattro mesi del 2012, rispetto allo stesso periodo del 2011, l’indice grezzo ha segnato un calo dell’1,6%; la flessione delle vendite di prodotti alimentari ha registrato una diminuzione dello 0,2%, mentre è stata del 2,2% quella relativa ai prodotti non alimentari.