contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

Lo speciale 1 »

L’Agenzia delle Entrate ha prorogato i termini per l’invio della domanda da parte di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali.
Investimenti pubblicitari, proroga al 31 ottobre
Come usufruire del credito d’imposta del 50% per le spese sostenute nel 2021 in giornali, quotidiani e periodici, oltre che in emittenti televisive e radiofoniche.

di Sergio Cairone*

Nel primo appuntamento di questa rubrica, ci siamo occupati degli effetti economici generati dall’emergenza pandemica e dei riflessi fiscali delle azioni intraprese dal Legislatore (fiscale) per contenere la crisi socio-economica che ha investito il Paese.

Continuando la panoramica delle misure di contrasto a detta crisi, v’è da sottolineare quanto previsto dal  decreto Sostegni-bis. Parleremo, dunque, della proroga al 31 ottobre della possibilità di fruire di un credito d’imposta del 50% per le spese sostenute nel 2021 per investimenti pubblicitari in giornali, quotidiani, periodici, ed anche in emittenti televisive e radiofoniche.

E’ quanto stabilito dall’Agenzia delle Entrate che ha prorogato i termini per l’invio della domanda da parte di imprese, lavoratori autonomi ed enti non commerciali, confermando, di fatto, tale possibilità prevista dal decreto Sostegni-bis per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali. In tema di bonus pubblicità, l’art. 67 del suddetto decreto ha, infatti, ribadito le novità già introdotte lo scorso anno anche per le annualità seguenti, ossia il 2021 ed il 2022. E’importante comprendere – e lo si evince dal testo normativo prima citato – quali sono le tipologie di investimenti pubblicitari che, se sostenuti, possono rappresentare la base per effettuare la richiesta i cui termini sono stati prorogati al 31 ottobre, relativamente agli investimenti effettuati nel 2021. Sono da includere, ai fini del credito d’imposta, le spese di pubblicità in giornali, quotidiani e periodici, anche in formato digitale, iscritti presso il competente Tribunale ovvero presso il Registro degli operatori di comunicazione e, in ogni caso, dotati della figura del direttore responsabile; emittenti televisive e radiofoniche locali e nazionali, analogiche o digitali, purché non siano partecipate dallo Stato (nel caso della Rai, ad esempio), e purché risultino iscritte presso il Registro degli operatori di comunicazione.

Volendo indicare una rapida panoramica sugli adempimenti da realizzare, il primo è rappresentato dalla comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, che deve essere inviata entro il 31 ottobre 2021. All’interno della stessa devono essere riportati l’ammontare degli investimenti effettuati e da effettuare entro la fine dell’anno: essa risulta, in ogni caso, necessaria per procedere con la “prenotazione” del credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari relativi al 2021.

A quest’adempimento va poi affiancata una dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati, che dovrà essere inviata all’AdE entro la fine di Gennaio del 2022. Tale adempimento ha un ruolo confirmatorio: il contribuente che la presenterà andrà, dunque, a ribadire che l’ammontare degli investimenti indicato nella prima comunicazione è stato effettivamente sostenuto nell’anno agevolato e che gli investimenti a cui si riferisce soddisfano i requisiti richiesti.

Per quanto concerne la fruizione, essa potrà avvenire esclusivamente in compensazione mediante il modello F24 da presentare tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate o, in alternativa, a decorrere dal quinto giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento che comunica l’effettivo ammontare spettante.

* Dottore commercialista

Sergio Cairone- IMG-20211012-WA0047
Sergio Cairone
Back To Top
Cerca