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Importo complessivo medio per il relax estivo pari a 803 euro. Ma un terzo del campione monitorato resterà al di sotto dei 500 euro.
In vacanza si spende per il cibo
Coldiretti. Per quasi due italiani su tre (63%) è rilevante il budget per pranzi, cene, prodotti tipici. Il risparmio è riservato maggiormente all’alloggio.

La spesa media destinata dagli italiani alle vacanze estive sale a 803 euro per persona con un aumento del 16% rispetto allo scorso anno. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia che per quasi 2 italiani su tre (63%) è rilevante la spesa per pranzi, cene e acquisti prodotti tipici. “Un terzo degli italiani (33%) – sottolinea la Coldiretti – resterà comunque al di sotto dei 500 euro di spesa, il 38% tra i 500 ed i 1000 euro, il 15 % tra i 1000 ed i 2000 euro mentre percentuali più ridotte supereranno questo limite”.
La spesa per il cibo non si tocca.
“Si risparmia sull’alloggio piuttosto che sulla spesa per il cibo con il 79% dei vacanzieri – evidenzia la Coldiretti – che preferisce assaggiare quello locale mentre solo il 19% ricerca i sapori di casa ed il resto si affida alla cucina internazionale”. La ricerca dei prodotti tipici “è diventato un ingrediente irrinunciabile delle vacanze in un Paese come l’Italia che è leader mondiale del turismo enogastronomico grazie a 291 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, ma che ha conquistato anche il primato green con quasi 60mila aziende agricole biologiche in Europa e ha fatto la scelta di vietare le coltivazioni Ogm a tutela del patrimonio di biodiversità senza dimenticare gli oltre ventiduemila agriturismi, i circa diecimila mercati e fattorie dove acquistare a chilometri zero direttamente dagli agricoltori di Campagna Amica, le centinaia di città dell’olio, del vino, del pane e i numerosi percorsi enogastronomici, feste e sagre di ogni tipo”.
La vacanza è più “italiana”.
“Dei 38 milioni di italiani (+9%) che hanno scelto di andare in vacanza questa estate – sottolinea in una nota di sintesi la Coldiretti – ben il 78% resta in Italia mentre appena il 2% in Africa. L’abbandono di mete considerate pericolose riguarda in realtà il turismo internazionale nel suo complesso con la Turchia, la Tunisia, l’Egitto in grande sofferenza. Al contrario si registra – continua la Coldiretti – un aumento degli stranieri che scelgono l’Italia come Paese più sicuro rispetto ai problemi legati al terrorismo anche in relazione ad altre destinazioni europee”.
Mare al top.
Il mare fa “la parte del leone per 7 italiani su 10 (69%), seguito dalla montagna con il 17%”. Ma “si assiste alla ricerca di alternative meno affollate con la campagna che è scelta dal 9% dei vacanzieri. La tranquillità garantita dalla campagna è un fattore importante, ma è sempre la qualità dell’alimentazione l’elemento che spinge maggiormente a scegliere l’agriturismo. La questione della sicurezza – conclude la Coldiretti – è infatti uno dei fattori che influenza la destinazione della vacanza, ma insieme alla storia, alla cultura e all’ambiente il vero valore aggiunto del soggiorno in Italia è diventato il cibo”.
(Fonte: coldiretti.it/21.07.2017)

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Il cibo resta centrale nella spesa anche in vacanza
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