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La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento per le Pari Opportunità”.
Imprese “rosa”, un fondo/rischi di 20 milioni
Il finanziamento può essere garantito nella misura massima dell’80%. Condizioni vantaggiose per società cooperative e di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne; società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne; imprese individuali gestite da donne.

di Gaetano Longobardi* In uno dei più recenti report analitici di Unioncamere (febbraio 2016) si sottolinea l’apporto non secondario – nell’ambito delle aziende under 35 – della componente femminile, a conferma, sebbene non ce ne fosse affatto bisogno, della dinamicità di questo segmento delle micro ed auto/imprese nel più generale contesto del sistema economico e produttivo. “Un contributo rilevante alla forte crescita di imprese giovanili – ha specificato, appunto, Unioncamere- è venuto dalle donne e dai cittadini immigrati nel nostro Paese”. A livello nazionale tra “le 119.279 nuove iniziative imprenditoriali under 35, infatti, 36.416 (quasi una su tre) sono riferibili al controllo di donne”. Nel complesso, “il contributo dell’imprenditoria femminile vale il 28,9% di tutta la crescita delle imprese giovanili”. Numeri, quindi, importanti che aprono una finestra sullo spaccato sociale, prim’ancora che economico, rimarcando la forte spinta alla ricerca di una collocazione sul mercato del lavoro da parte di giovani donne che vengono ancora ingiustamente penalizzate soprattutto nelle aree meridionali.
Ma gli strumenti in termini di agevolazioni finanziarie non mancano, sebbene non siano sempre adeguatamente conosciuti proprio da quei soggetti che hanno deciso di intraprendere la sfida dell’impresa o, per meglio dire, in larga parte dell’auto/impresa.
La Sezione Speciale “Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento per le Pari Opportunità”* (vedi scheda approfondimento) riserva nuovi strumenti di accesso al credito agevolato, finalizzati allo sviluppo ed alla crescita delle imprese femminili. La dotazione è pari 10.000.000 milioni di euro da impiegare per la compartecipazione alla copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, con una ripartizione del 50% tra le risorse del Fondo e quelle della Sezione Speciale che, di fatto, può contare su una dotazione finanziaria complessiva di 20.000.000 milioni di euro. Nell’ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Le imprese femminili.
Ma quali sono le imprese considerate dal punto di vista normativo “femminili”? Le imprese considerate “femminili” sono le micro, piccole e medie imprese con le seguenti caratteristiche:
1. società cooperative e le società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne
2. società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne
3. imprese individuali gestite da donne.
La definizione delle imprese femminili è stabilita, in ogni caso, dall’art. 2, comma 1, lettera a) della legge 215/1992 e successive modifiche e integrazioni.
La tipologia di finanziamento.
Il finanziamento può essere garantito dalla Sezione Speciale, nella misura massima dell’80%. Alle imprese femminili sono riservate condizioni vantaggiose per la concessione della garanzia e in particolare sono previste le seguenti procedure:
1. Possibilità di prenotare direttamente la garanzia
2. Priorità di istruttoria e di delibera
3. Esenzione dal versamento della commissione una tantum al Fondo
4. Copertura della garanzia fino all’80% sulla maggior parte delle operazioni
Le agevolazioni concesse sono cumulabili con altre agevolazioni pubbliche come previsto dalla vigente normativa.
Soggetti beneficiari.
Le Pmi a prevalente presenza femminile di cui all’art. 2, comma 1, lett. a) L. 215/92 e successive modifiche e integrazioni, già operative o in via di costituzione con sede operativa e/o legale ubicata nel territorio nazionale:
1. Le società cooperative e le società di persone costituite in misura non inferiore al 60% da donne;
2. Le società di capitali le cui quote di partecipazione spettano in misura non inferiore ai due terzi a donne e i cui organi di amministrazione siano costituiti per almeno i due terzi da donne;
3. Le imprese individuali gestite da donne che operano nei settori dell’industria, dell’artigianato, dell’agricoltura, del commercio, del turismo e dei servizi;
Operazioni finanziarie ammissibili.
Sono ammissibili alla Garanzia del Fondo:
1. Le operazioni di durata non inferiore a 36 mesi;
2. Le operazioni di anticipazione dei crediti verso la P.A.;
3. Le operazioni sul capitale di rischio;
4. Le operazioni di consolidamento delle passività a breve termine su stessa banca o gruppo bancario di qualsiasi durata;
5. Le operazioni a favore delle piccole imprese dell’indotto di imprese in amministrazione straordinaria di durata non inferiore a 5 anni.
Il plafond finanziario dedicato potrà essere utilizzato per la concessione di finanziamenti in relazione a specifiche linee di intervento:
1.Finanziamenti finalizzati a realizzare nuovi investimenti, materiali o immateriali, per lo sviluppo dell’attività di impresa ovvero della libera professione;
2.Finanziamenti finalizzati a favorire la costituzione di nuove imprese, ovvero l’avvio della libera professione;
3. Finanziamenti finalizzati a favorire la ripresa delle Pmi e delle lavoratrici autonome che, per effetto della crisi, attraversano una momentanea situazione di difficoltà.
Non sono ammissibili le operazioni finanziarie a favore di attività connesse all’esportazione e a favore delle imprese di autotrasporto.
*Fondatore ed Amministratore del sito www.contributipmi.it
La scheda 1/La Sezione Speciale.
*La Sezione Speciale è stata istituita con convenzione del 14 marzo 2013 tra Presidenza del Consiglio dei Ministri/Dipartimento per le Pari Opportunità/Ministero dello Sviluppo Economico/Ministero dell’Economia e delle Finanze, sottoscritta ai sensi del decreto del Ministro dell’Economia e delle Finanze di concerto con il Ministro dello Sviluppo Economico del 26 gennaio 2012. La dotazione è pari a € 10.000.000 da impiegare per la compartecipazione alla copertura del rischio sulle operazioni di garanzia ammissibili, con una ripartizione del 50% tra le risorse del Fondo e quelle della Sezione Speciale che, di fatto, può contare su una dotazione finanziaria complessiva di € 20.000.000. Nell’ambito della Sezione Speciale, una quota pari al 50% della dotazione è riservata alle nuove imprese.
Con il decreto del Ministro dello sviluppo economico del 27 dicembre 2013 sono state inoltre introdotte modalità semplificate di accesso.
(Fonte: http://www.fondidigaranzia.it/femminili.html)

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Gaetano Longobardi (contributipmi.it)
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