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La notizia del giorno »

Il Punto di Arpocrate. Una prima “conclusione” dopo 17 lune di governo giallo verde e nero. L’ultimo viaggio, la Grecia e il “sole invincibile”.

di Pasquale Persico

In un recente scritto avevo posto una domanda: ma il padre di Salvini era un ciclope? Attingendo ai temi della cultura dell’antica Grecia ricordavo che dal racconto di Omero si deduce che gli eroi erano educati al viaggio per avere la capacità di sentirsi stranieri ed essere educati alla propensione  a riconoscere e accogliere pensieri provenienti da altre civiltà, (vedi l’episodio di Nausica ed Ulisse e l’accoglienza del Padre di Nausica); i ciclopi, invece,  erano considerati barbari non solo per la loro nutrizione sanguinaria ma per la loro paura dello straniero .

La conclusione dell’esperienza giallo verde non solo è legata al fatto che l’Europa non riconosceva il colore verde della lega ma vedeva strane sfumature di nero apparire all’orizzonte, perché  Salvini continuava a frequentare allievi che da Bruxelles o dalla commissione finanza della Camera continuavano a vedere con un solo occhio .  E così nessuno degli amici di Salvini si dimostrava amico lungimirante, chiudeva l’occhio utile a riconoscere le due donne in campo, la nuova presidente della Bce e la nuova presidente della Commissione Europea.

Queste assomigliavano per educazione alle sorelle di Nausica e già dai loro primi discorsi aprivano scenari, nuovi spazi propositivi anche per le proposte avanzate dalla Lega e dai suoi elettori nel recente passato.

Un rallentamento del  patto di stabilità, ipotizzato,  aprirebbe una prospettiva per la divisione del rischio Debito Pubblico. La possibilità che la Bce condivida in maniera esplicita il rischio debito dei Paesi dell’Unione e la possibilità, poi, di un intervento in Infrastrutture ambientali legate al rischio idrogeologico finanziate in deficit contabilizzato come costo sospeso o investimento:  pertanto, non considerata spesa concorrente al deficit ed al debito, questa infrastruttura complessa aprirà  soprattutto per il Nord  una prospettiva di uscita dei territori urbani dal rischio frane , dissesti e assetto urbano fragile, fino ad influenzare la produttività totale delle aree vaste (vedi Caso Genova ed in prospettiva Milano e le città dell’Emilia).

Questa è una prospettiva che finalmente potrebbe portare tutte le aree del terremoto dentro una nuova programmazione integrata di intervento multidisciplinare che abbassa drasticamente il rischio terremoto connesso ad altre fragilità territoriali.

Questa ipotesi appare nel nuovo progetto dei giallorossi che però sbaglierebbero prospettiva se non tenessero sempre in campo la prospettiva di dialogo con gli elettori di Salvini, comunicando loro che è possibile uscire dalla negligenza unilaterale spazio/tempo che non consente di vedere i colori del potenziale che l’incontro con altre visioni porta in dote fino a riconoscersi come nuova popolazioni di eroi .

Finalmente  abituati al viaggio ed educati a comprendere la fatica di Sisifo necessaria a superare la montagna di problemi dell’Europa in Cammino, l’Europa desiderata da A. Camus nel sua primo ed verso ultimo viaggio la Grecia riconoscerà il Sole Invincibile che prima o poi  illuminerà  nuovamente  la Terra in difficoltà politica  ed ambientale anche in ragione della chiusura degli occhi per la paura di una civiltà plurale, non coloniale,  sempre possibile.


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