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Il Punto di Arpocrate di Pasquale Persico/ “La Casa di Pietra” di GUMDESIGN, museo extra-archeologico.

Un racconto non ancora emerso dal volume “La Casa di Pietra” a cura di GUMDESIGN, può farci capire come Caggiano  e Grumento, ma fino a Montemurro, possano diventare un crocevia di uno dei tanti tentativi di fare crescere un laboratorio di ricerca applicato di Design Thinking. Cioè una densità aperta di reti di area vasta che, citando  Calvino, nel possibile viaggio, ci fanno capire che è nata una nuova storia. Io posso, seguendo Calvino, parlare soltanto del prologo di questa nuova storia. La “Casa di Pietra” di GUMDESIGN, nella sua prima visita a Caggiano, apprende che nel Palazzo natio di Achille Bonito Oliva ci sono progetti di Musei In transito, e, per saperne di più, si recherà al Litomuseo di DNA Marateacontemporanea. Apprenderà che a partire dalla visita di Kossuth a Maratea, quel luogo statico è diventato vivo, ha occhi di pietra per vedere chi si nasconde nelle pietre. Saprà anche che la casa d’artista di Raffaele Iannone (di Maratea) è diventata un Museo in Transito a Caggiano. Nasce l’idea di approfittare di uno spazio vuoto, ospitale, ancora presente nel Palazzo citato per tentare, poi, di arrivare a Grumento con un progetto di  IdeaFutura capace di dare voce riconoscibile all’Appenino Meridionale. A Caggiano, durante il periodo sperimentale, il laboratorio temporaneo contemporaneo de “La casa di Pietra” farà  emergere tutti i suoi nuovi racconti, la teoria nascente dal Macroscopio culturale appena acquisito dalla mente e dal suono del luogo, dovrebbe, poi, farsi pratica creativa.

Come già scritto nel libro di racconti esperenziali, in “La Casa di Pietra” “ed. 2014) la nuova strategia dovrà attrezzarsi di mille pratiche operative; molte professioni proveranno a dimostrare di saper moltiplicare i nuovi mestieri di cui parla la transizione digitale ed ecologica, e la mente della casa di pietre si farà città. Finalmente si potrà parlare di antropologia contemporanea (artefatti percepibili, per entrare nella complessità nuova, intravista). I modelli di consumo e l’uso anarchico e spesso distratto delle risorse energetiche della Val d’Agri hanno fatto diventare malinconia la popolazione della Valle, a giudizio del sindaco Antonio Maria Imperatrice, di  Grumento Nova.  Come porre rimedio a questa temporanea crisi sociale ed economica?

L’idea futura è semplice: basta ribadire ed ampliare  lo stile di molte operazioni analoghe, il viaggio di ricerca, senza pensare ad Itaca, deve arrivare a Grumento ed immaginare di poter affiancare alla comunicazione dell’area archeologica di Grumento un progetto della Casa di Pietra che diventi Museo extra Archeologico in transito. Una Casa di Pietra piena di oggetti della gioia, tutti da produrre nel tempo temporaneo, contemporanei del viaggio e della sosta a Caggiano e a Grumento. Su iniziativa di diversi istituti del CNR un altro progetto internazionale – “Pietre sonore”-  porterà suoni da più paesi del mediterraneo nell’area archeologica di Grumento, in questa estate, ma è già nata la richiesta di entrare, nel museo che non c’è ancora,  de  “La Casa di Pietra” di GUMDESIGN a Grumento. I protagonisti di GUMDESIGN, però, saranno ospiti di Fondazione Appennino per scoprire che gli invisibili granelli della sabbia, protagonista dei Graffiti Multistrati di Montemurrro,  son già pietre della gioia,  e raccontano della loro storia geologica di area di confino e confine, ancora non completamente emersa nonostante sia già una storia di molti milioni di anni.


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