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La notizia del giorno »

Il punto di Arpocrate di Pasquale Persico/Il Sindaco di Napoli incontra il Sindaco della Città metropolitana.

Il filosofo Roberto Esposito è presente da qualche mese nelle maggiori città capoluogo per presentare il suo ultimo libro. Si è ritrovato a parlare di Napoli durante le passeggiate per le feste dedicate allo scudetto del Napoli. Egli ha riconosciuto che i confini amministrativi non bastano più per l’energia positiva prodotta e riconosciuta, oltre i confini nazionali, come vitalità  in evoluzione della città che verrà. In maniera esplicita egli ha individuato nuove responsabilità per il Sindaco Manfredi, parlando della necessità di mettere mano alla “Grande Napoli”, andando anche al di là dei confini della Città metropolitana. Il sindaco Manfredi, nel parlare del salto di comunicazione fatto dalla città, ha già accennato alla necessità di allargare lo sguardo, a cominciare dalla vasta area a Nord di Napoli. E’ nato così  un discorso fatto principalmente a se stesso, guardandosi allo specchio, con la metodologia di Michelangelo Pistoletto, per scoprire nello specchio il tema del tempo e dello spazio da mettere a squadra, per inventare un processo di terzo paradiso, che porti ad una  nuova meta.

I festeggiamenti hanno invaso molte città, oltre Napoli, e molti luoghi nel mondo; il non può bastare del filosofo Roberto Esposito ha fatto  riferimento, pertanto, al salto da far fare alle Istituzioni con un nuovo racconto di comunicazione sulle politiche urbane da realizzare.

La Napoli Mondiale, a cui si fa cenno, corre il rischio – può correre il rischio – di trasformarsi, al di là delle giuste intuizioni, anche in una nuova invenzione elettorale? O potrà essere un percorso di riposizionamento istituzionale della città grande, che fa convergere l’energia appena esplosa verso un percorso politico di nuova umanità diffusa, anche oltre le aree omogenee della città metropolitana?

Il Sindaco Manfredi, nel parlare del grande potenziale dell’Area Nord (Nuova Neonapoli Nord), prefigura una metodologia per una cura dallo sguardo, innovativa, ipotizzando una capacità di guardare allo statuto della Città metropolitana per farlo evolvere verso accordi di reciprocità con le province amiche e solidali.

In effetti, un rilancio del Patto Per Napoli dovrà essere inquadrato dentro un nuovo Patto per la Città metropolitana che recepisca i risultati del processo ipotizzato dal Nuovo Piano Metropolitano,  appena il confronto con i territori diventerà definitivo.

C’è molta strada da fare ma perlomeno, oggi, è riconoscibile sia l’energia appena esplosa, che  l’investimento in termini di sussidiarietà e reciprocità da fare per la risalita del salto istituzionale di cui parla il Prof. Esposito, filosofo contemporaneo. L’Urbanistica vorace e speculativa che ha dominato Napoli nel primo dopoguerra, e la seconda sopravvenuta per correggerla, hanno imprigionato Napoli nella sua piccola superficie disponibile: oggi questa  prigione culturale è da far esplodere, a vantaggio di una visione di arcipelago di nuova urbanità, che vivrà  bene nella macroarea euromediterranea a connessioni virtuose.

 

 

 

 


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