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Alle prime uscite di casa arrivava il classico ammonimento della mamma: “Mi raccomando, stai attento !!!”. Uscire dalle mura domestiche, a piedi o magari in bicicletta, rappresentava un pericolo, si perdeva il controllo visivo ed il contatto umano da parte dei genitori e lì partiva l’ammonimento.
La cronaca di oggi , troppo spesso, riporta notizie di incidenti stradali , mortali, dove a perdere la vita sono soprattutto giovanissimi. Non sappiamo spiegarci il perché, le dinamiche sono sempre diverse, ma alla base resta il valore reale che si dà alla vita.
Quando si è alla guida di un auto o di un motoveicolo, stiamo veramente attenti , come ci consigliava la mamma prima di uscire? Oggi anche i pedoni hanno comportamenti a dir poco superficiali, non si ha nemmeno il buon senso di ricercare le strisce pedonali quando si deve attraversare la carreggiata.
Viviamo un’epoca dove tutto si quantifica in maniera venale e l’attenzione verso i veri valori della vita è scesa a livelli troppo bassi.
Il vero male della nostra fase storica è la superficialità verso il prossimo, ma anche verso noi stessi.
Gli strumenti – che ci rendono tutto più facile, da cui non riusciamo più a separarci – stanno prendendo il sopravvento sulla vita reale.
Educazione civica, si diceva una volta . Spesso basterebbe solo la giusta educazione.
Forse le mamme devono tornare a farsi sentire, più forte.