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“Fosse a Madonna!” di Virgilio Gay – direttore generale Fondazione MIdA

Prendendo spunto da un divertente libro di Luciano De Crescenzo, dovremmo tutti noi auspicare che quanto scritto su Il Fatto di oggi risponda a verità. Sul quotidiano, punta di diamante della pratica cronistica “controcorrente”, s’insinua che le autorità europee, a garanzia di aiuti finanziari al nostro Paese, pretenderebbero come garanzia il patrimonio italiano. Si fa esplicito riferimento al Colosseo, dicendo altresì che una pari richiesta sia stata avanzata ad Atene per il Partenone. “Fosse a Madonna!” mi viene da affermare. Innanzitutto perché i beni come appunto il Colosseo, oppure il Partenone, appartengono all’umanità, non ad un semplice stato. Il quale pero’, proprio per questa responsabilità universale, nei confronti dell’intera umanità, deve sopportarne gli oneri di manutenzione, con l’obbligo di preservare il bene stesso per le future generazioni. Un compito immane, che grava sulle nostre spalle per la moltitudine dei reperti che rappresentano la nostra plurimillenaria cultura. Pigliatavillo, verrebbe da dire, con la verace intonazione dell’immarcescibile Sofia. Perché non potrebbero certamente trasferirlo. Quindi dovrebbero venire a vederlo in loco. E sarebbero certamente in molti, soprattutto europei delle nazioni ricche, che avrebbero maggiori motivazioni di “frequentare” cose che gli apparterrebbero direttamente. Con adeguato irrobustimento del saldo positivo della nostra bilancia commerciale, mediante lucrosi affari per la nostra intera filiera turistica. Anzi, potremmo così maggiormente concentrarci sulla creazione di un sistema territoriale integrato e competitivo, che possa promuovere le eccellenze artigianali, agroalimentari ed enogastronomiche, da commercializzare a seguito dei flussi di visitatori. Il pericolo vero, invece, sarebbe quello di conservare la titolarità del Colosseo e degli altri beni, nella incapacità di sfruttare adeguatamente tale patrimonio e, peggio ancora, lasciando che vengano acquisite le società alberghiere e l’industria agroalimentare. Proprio quello che sta per accadere. Avremmo così vinto una battaglia d’identità e di principio. Solo che, come dice un vecchio, pratico, adagio americano: con le questioni di principio non si fanno business. Virgilio Gay – project manager Esperto di direzione aziendale, marketing e fund raising


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