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La nuova associazione è stata costituita nell’ambito del sistema-Confcommercio
Federnautica: “Il nostro obiettivo? Fare sistema”
Il presidente Di Stefano: "Il nostro settore è sottovalutato, manca un approccio strategico da parte della filiera istituzionale. Sul piano imprenditoriale è necessaria una forte spinta ai processi aggregativi".

Il 5 marzo scorso si è svolta l’assemblea costituente di Federnautica ed è stato eletto alla presidenza Davide Di Stefano, imprenditore impegno nel segmento del diportismo. L’iniziativa – nata all’interno di Confcommercio Imprese per l’Italia della provincia di Salerno – si pone come “obiettivi prioritari – è scritto in una nota diffusa ala stampa – lo sviluppo di progetti che favoriscano l’aggregazione delle aziende della filiera/risorsa ed il sostegno all’intero comparto”. Il Consiglio Direttivo che affiancherà Di Stefano è così composto: Ubaldo Muoio – Navalia srl; Ventura Italo – Distretto turistico Riviera Salernitana; Ennio Falcone – Presidente Lega Navale Sezione di Amalfi; Giovanni Paolo Sabia – Elidiport srl; Antonino Ventura – Pontili Ventura snc; Pasquale Rofrano – Tecnomotorseaway; Giovanni Iannuzzi – B&B Yachting; Fabrizio Scaramella – Southstar srl; Piergiorgio D’Errico – Neg srl; Carmine Landi – CVL Nautica Division srl; Daniele Ardia Daniele – Sealife Salerno sas; Attilio Piccolo – Green Boat Technology.
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(Er.Pa.) – “Il vero problema – dice a salernoeconomy.it Davide Di Stefano, presidente della neonata associazione di rappresentanza – è sempre lo stesso: esistono le competenze, esistono le aziende, esistono le potenzialità legate al territorio ed alla straordinaria collocazione baricentrica tra due tra le coste d’Italia più attrattive dal punto di vista turistico. Ma manca un disegno strategico prima di tutto nell’ambito degli stessi operatori della nautica nel suo complesso, e, poi, all’interno della filiera istituzionale. Insomma, la solita e cronica incapacità di mettere a sistema un aggregato imprenditoriale che certamente può produrre di più in termini di ricchezza per il territorio e di posti di lavoro”.
Presidente Di Stefano, una bella sfida mettere in campo in questo momento una nuova associazione di rappresentanza.
“Sicuramente il compito che ci aspetta non è affatto semplice, ma siamo fermamente convinti che se non ci diamo una mossa da soli per affrontare i problemi che ci affliggono, nessuno ci verrà incontro spontaneamente”.
Perché afferma questo?
“Perché soprattutto nel Mezzogiorno si tende a non affrontare i problemi dei comparti produttivi in maniera organica e strutturale. Manca un approccio complessivo alle dinamiche economiche dei singoli territori. Si tende a ragionare per stereotipi. Il turismo, per esempio, resta un grande enigma: come si “efficienta” un settore così rilevante per le nostre regioni meridionali senza pensare anche all’apporto che può fornire il segmento della nautica? Le economie del mare sono realtà composite, il diporto è una filiera più estesa di quello che normalmente si pensa ed è molto articolata, ma finisce sempre in un ruolo residuale. Mentre, invece, è una grande risorsa per il nostro territorio. Penso ai servizi di qualità ed in particolare all’assistenza a terra ai diportisti, o alle opportunità offerte dal charter aggio o a tante altre possibili integrazioni con il circuito dell’accoglienza alberghiera ed extra-alberghiera. Insomma, c’è tanto ancora da fare e gli stessi operatori del comparto non hanno trovato un punto di equilibrio tra di loro per fare sistema e crescere”.
Da dove intendete partire?
“Abbiamo iniziato a progettare interventi a sostegno delle imprese del settore partendo dall’analisi del contesto territoriale e delle sue potenzialità ancora inespresse. Alla base di tutto c’è una dinamica fondamentale: stimolare i processi di aggregazione. La nostra visione parte dalla constatazione che esistono sul territorio della provincia di Salerno realtà imprenditoriali e risorse umane altamente qualificate, con esperienza pluridecennale nel proprio settore, ma che muovendosi da sole si trovano ad affrontare ostacoli burocratici, finanziari e di mercato che rendono la sfida davvero difficile”.
E, quindi, come vi muoverete?
“Proveremo prima di tutto a dare voce a questo settore. Cercheremo di dire la nostra quando si decidono le strategie produttive, commerciali e turistiche del territorio. Insomma, tenteremo di ritagliarci il ruolo di interlocutori in maniera propositiva e costruttiva consapevoli che spesso siamo stati trascurati, per non dire sottovalutati. E’ nostra intenzione muoverci su due piani distinti: uno istituzionale per creare le precondizioni favorevoli alla crescita ed un altro in termini di azioni che favoriscano ed agevolino il compito delle aziende associate attraverso interventi concreti, capaci di incidere sulla quotidianità delle aziende”.
Avete in mente già qualche iniziativa?
“Stiamo valutando con grande attenzione le tante opportunità offerte dai partenariati europei con l’obiettivo di implementare le interrelazioni tra le aziende diportistiche salernitane ed i principali cluster turistici europei. Il nostro territorio – ed in particolare mi riferisco all’area a sud di Salerno – necessita di una ulteriore valorizzazione che va attuata in primo luogo attraverso l’informazione e la promozione dei servizi che dovremo strutturare in forma integrata e che possono contribuire a captare maggiormente i flussi internazionali dei visitatori in soggiorno. Per esempio, la messa in rete delle strutture portuali e la creazione di linee di piccolo cabotaggio costiero sono senza dubbio opzioni prioritarie sulle quali concentreremo la massima attenzione”.
Sul piano dell’assistenza alle imprese associate quali sono le priorità?
“Lavoreremo per migliorare l’accesso al credito in tutte le sue forme, aggregando le aziende intorno a progetti sostenibili ed offrendo un qualificato supporto operativo. Altri temi centrali: smaltimento dei rifiuti che nel settore della nautica sono quasi sempre classificati come speciali; formazione e riqualificazione del personale; migliore strutturazione delle reti di vendita dei servizi. Stiamo valutando l’attivazione, inoltre, di un contratto di rete per coinvolgere in maniera “trasversale” i diversi attori della filiera risorsa/mare. Resta cruciale, infine, il rilancio della comunicazione trasferendo sul web servizi, prodotti ed offerte: l’integrazione di questi servizi con quelli già disponibili sulle piattaforme digitali di Confcommercio a tutti i livelli è uno degli obiettivi principali della nostra associazione provinciale”.

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Il presidente di Federnautica Davide Di Stefano
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