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I numeri dell'economia »

Dati Istat/L’analisi dei trend degli ultimi sei mesi dell'anno in corso
Export, Campania al palo
Da gennaio a giugno la dinamica regionale delle vendite all’estero si è attestata al -0,7%. Forte contributo alla crescita da Puglia, Marche, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto.

I dati pubblicati dall’Istat (11.09. u.s.), mettono in evidenza – relativamente al secondo trimestre 2014 – il calo delle vendite all’estero delle aziende allocate nell’area meridionale e insulare (-2,5%) e di quella nord occidentale (-0,3%) rispetto alla crescita delle vendite sui mercati esteri nelle aree nord orientale e centrale (+1,3% per entrambe). L’Italia nord-orientale e quella meridionale sono, però, i territori nei quali, nel primo semestre 2014, l’export è cresciuto di più rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (rispettivamente +3,4% e +2,4%), seguite dalla ripartizione Nord-Occidentale (+1,2%) e Centrale (+0,6%), mentre è notevole la contrazione delle vendite all’estero registrata nell’Italia insulare (-11,1%). In questo contesto Puglia (+9,4%), Marche (+6,6%), Emilia-Romagna (+4,5%), Piemonte (+4,4%) e Veneto (+3%) risultano essere le regioni che maggiormente hanno contribuito alla crescita tendenziale dell’export italiano nel primo semestre 2014. Praticamente al palo la Campania che fa registrare un -0,7%. Particolarmente negativi i dati, invece, espressi da Basilicata (-24,6%), Sicilia (-11,3%), Sardegna (-11,2%) e Calabria (-7%).
Esportazioni per ripartizione territoriale in valori (I semestre 2014).
Il valore in milioni di euro dell’export per ripartizioni territoriali (dati grezzi) nel primo semestre del 2014 vede il Nord Ovest raggiungere un importo pari a 79.022 milioni di euro seguito dal Nord Est (62.789 milioni di euro), dal Centro (32.435 milioni di euro), dal Meridione (13.160 milioni di euro) ed, infine, dalle Isole (7.163 milioni di euro). A completare i dati l’importo dell’export delle Province non specificate (2351 milioni di euro) per un importo complessivo, a livello nazionale, di 196.920 milioni di euro.
Variazione dell’export verso area Ue ed extra Ue per regioni (I semestre 2014).
Sono Emilia-Romagna (+8,4%), Lombardia (+3,1%), Veneto (+5,5%) e Piemonte (+5,1%) le regioni italiane che offrono il maggior contributo all’aumento delle vendite verso i paesi Ue nei primi sei mesi dell’anno, pari, complessivamente, a +4,2%. In campo positivo figura anche la Campania che fa registrare un incremento dello 0,3%. In calo, invece, gli apporti forniti da Sardegna (-21,6%), Sicilia (-4,6%) e Liguria (-2,2%).
Riguardo alla dinamica negativa che, invece, ha caratterizzato l’export nazionale verso i mercati extra Ue (-2,2%) nel primo semestre 2014, si registrano i dati negativi relativi alla Basilicata (- 55,9%), l’Abruzzo (-14,4%), l’Umbria (-11,4%) e la Calabria (-8,7%). In leggero calo la Campania (-1,7%), buone perfomances, invece, vengono registrate in Puglia (-11,6%), Marche (-5,1%) e Piemonte (-3,5%).
Contributo all’export per settori.
L’analisi congiunta per settore e regione di provenienza della merce, svolta considerando anche il loro contributo alla variazione complessiva dell’export italiano, evidenzia come, nel corso del I semestre 2014, un rilevante impulso alla crescita tendenziale delle esportazioni nazionali provenga dagli incrementi delle vendite di autoveicoli dal Piemonte ((+48,7%), di macchinari e apparecchi n.c.a. dalla Toscana e dalla Liguria (rispettivamente +16,8% e +76,0%) e di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche (+26,2%). A questi dati positivi si aggiunge anche la consistente crescita delle vendite di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, dalla Puglia (+63,1%).
Nello stesso periodo si segnalano, al contrario, quale freno alla crescita dell’export nazionale le diminuzioni delle vendite all’estero di metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti, in Toscana (-26,8%) e Piemonte (-15,4%) e di prodotti petroliferi raffinati in Sicilia (-9,6%) e Sardegna (-13,3%).
Dinamiche dell’export per province.
Le province che nel primo semestre 2014 danno il contributo più importante alla crescita dell’export nazionale sono Torino (+8,5%), Massa-Carrara (+59,2%), Vicenza (+4,9%), Modena (+6,4%), Taranto (+65,6%), Bergamo (+4,6%), Brescia (+3,9%), Chieti (+9,8%), Treviso (+4,4%) e Bologna (+3,9%), ma dinamica positiva sostenute si registrano anche a Piacenza (+12,4%), Genova (+10,6%), Ascoli Piceno (+12,2%), Prato (+12,6%) e Ferrara (+10,7%). Si segnalano, invece, per l’impatto negativo offerto alla dinamica dell’export nazionale le province di Roma (-13,6%), Milano (-3,0%), Arezzo (-10,9%) e Cagliari (-12,0%).
(Fonte: istat.it/11.09.14)

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Nel I semestre dell'anno export italiano vicino ai 2 mld di euro
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