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In vista del primato delle vendite all’estero con un balzo del 13% nel 2021, verso la storica cifra di 50 miliardi di euro.
Expo Dubay apre con il record di cibo italiano
Coldiretti: “Tra i principali clienti a tavola ci sono gli Stati Uniti con un incremento del 3% a luglio. Positivo l’andamento anche in Germania (+6%), di poco inferiore alla Francia (+8%)”.

“L’alimentare Made in Italy fa registrare il record storico nelle esportazioni con un balzo del 13% nel 2021 e punta verso la storica cifra di 50 miliardi di euro mai registrata nella storia dell’Italia”. E’ questo il dato prioritario che evidenzia l’analisi della Coldiretti in occasione dell’avvio dell’Expo di Dubai (Emirati Arabi Uniti), “che ha raccolto il testimone proprio dall’Italia, sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi sette mesi del 2021”. Il risultato è stato conseguito – spiega la Coldiretti – “nonostante le difficoltà degli scambi commerciali e il lockdown in tutti i continenti della ristorazione che ha pesantemente colpito la cucina italiana, ma anche favorito il ritorno alla preparazione casalinga dei pasti con il boom delle ricette Made in Italy”. La Coldiretti evidenzia che “l’emergenza sanitaria Covid ha provocato una svolta salutista nei consumatori a livello globale che hanno privilegiato la scelta nel carrello di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea”. Si attende nei prossimi mesi “l’impatto positivo sulle vendite all’estero delle vittorie sportive che hanno dato prestigio all’immagine del Made in Italy”.

I principali clienti.

“Tra i principali clienti del Made in Italy a tavola ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un incremento del 3% a luglio. Positivo l’andamento anche in Germania che si classifica al primo posto tra i Paesi importatori di italian food con un incremento del 6%, di poco inferiore alla Francia (+8%) che si colloca al terzo posto mentre al quarto è la Gran Bretagna dove si registrano i primi segnali positivi di ripresa dopo la Brexit, con una crescita del 4%. Fra gli altri mercati – evidenzia la Coldiretti – si segnala la crescita del 19% in quello russo e del 18% su quello cinese”.

I punti di forza.

“L’Italia può ripartire dai punti di forza con l’agroalimentare che ha dimostrato resilienza di fronte la crisi – specifica il presidente della Coldiretti Ettore Prandini – e può svolgere un ruolo di traino per l’intera economia. Per sostenere il trend di crescita dell’enogastronomia Made in Italy serve anche agire sui ritardi strutturali dell’Italia e sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”. E’ questa una mancanza “che ogni anno – approfondisce Prandini – rappresenta per il nostro Paese un danno in termini di minor opportunità di export al quale si aggiunge il maggior costo della bolletta logistica legata ai trasporti e alla movimentazione delle merci. Il Recovery Plan rappresenta dunque un’occasione unica da non perdere per superare i ritardi accumulati e aumentare la competitività delle imprese sui mercati interno ed estero”.

(Fonti: coldiretti.it/ 01.10.2021)

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