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I numeri dell'economia »

Rapporto Unioncamere-Cresme/Gli scenari dopo il crollo degli investimenti pubblici
Edilizia sostenibile, percorso vincente per le costruzioni
Nel mercato del Partenariato Pubblico e Privato nuovi spazi per l’edilizia “green”Le directory di crescita: riqualificazione urbana ed eco/efficientamento energetico

E’ l’edilizia sostenibile l’opportunità più concreta per far ripartire un settore come quello delle costruzioni messo in ginocchio dalla forte crisi del mercato delle opere pubbliche. A confermarlo il rapporto “Il Partenariato Pubblico e Privato e l’edilizia sostenibile in Italia nel 2013“, curato da Unioncamere e realizzato in collaborazione con Cresme Europa Servizi. L’aggravarsi della crisi ed i conseguenti tagli alla spesa pubblica hanno compromesso duramente il mercato delle opere pubbliche: colpiti non solo gli interventi di sola esecuzione, ma anche il settore del Partenariato Pubblico e Privato, considerato, fino ad ora, lo strumento per il rilancio della spesa infrastrutturale del Paese. A fronte del crollo del PPP (con il calo degli importi di gara che dopo il -41% del 2012 ha mostrato un -34% anche nel 2013) si contrappone una fase di crescita della domanda di interventi di importo medio-grande, trainato da interventi di riqualificazione urbana, con tassi di crescita degli importi in gara del 10% per l’intero mercato e superiori al 30% per le sole operazioni di PPP. Rientrano in questa fascia dimensionale il maggior numero di iniziative di PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile.
Mercato del PPP: dai 13 miliardi del 2011 ai 5 miliardi del 2013.
In base ai dati disponibili dell’Osservatorio Nazionale del Partenariato Pubblico Privato, il mercato del PPP ha mostrato una notevole crescita nel periodo 2002-2013. Tra gennaio 2002 e dicembre 2013 sono state indette 19.363 gare di PPP e il valore complessivo del mercato, ovvero l’ammontare degli importi messi in gara, si attesta a quota 73,4 miliardi. Si è passati da 336 gare per un ammontare di 1,3 miliardi del 2002 a 2.901 gare per oltre 5 miliardi nel 2013. Ma agli anni di maggiore espansione, il 2010 per numero di iniziative (3.030 gare) e il 2011 per importi in gara (oltre 13 miliardi), si è contrapposta, nell’ultimo biennio, una forte contrazione del valore a fronte di una sostanziale tenuta del numero di gare. Tali dinamiche, se da un lato sono la conseguenza della difficile situazione economica del Paese e indicano il persistere di difficoltà nel reperire le risorse finanziarie, soprattutto per operazioni di importo rilevante, dall’altro invece confermano l’interesse delle pubbliche amministrazioni che guardano al PPP come a una strada da intraprendere per garantire servizi essenziali e di base ai cittadini e per riqualificare le città e il territorio.
Nel 2013 crolla il mercato delle grandi opere (-52%).
Il mercato del PPP nel 2013 ha registrato 2.901 gare per un volume d’affari di circa 5,2 miliardi riferito a 1.564 gare di importo noto. Rispetto al 2012 il numero di gare si è ridotto del 5% e l’importo del -34%. Da rilevare innanzitutto il crollo degli importi delle grandi opere superiori a 50 milioni di euro da realizzare in PPP (da 5,8 miliardi a 2,8 miliardi, -52%) a fronte della crescita nel numero di iniziative (da 11 gare a 17 gare). Il consolidarsi dell’interesse per il PPP è confermato anche dai dati sull’incidenza di questo nuovo mercato sull’intero mercato delle gare per opere pubbliche, che nel 2013 si attesta su quote del 19,5% per numero (2.901 gare su 14.873 totali), la percentuale più alta dal 2002. All’opposto il risultato economico: 24,2% (5,2 miliardi su 20,1 miliardi) contro il 34% di un anno prima quando il motore trainante del PPP erano ancora le grandi opere, soprattutto quelle di importo superiore a 50 milioni di euro: nel 2013, se si raffronta il dato economico al netto delle opere di importo superiore a 50 milioni, il bilancio economico è di crescita (+21%).
Il PPP e l’edilizia sostenibile.
Dall’analisi dei dati del 2013 per settori di attività emerge l’attenzione posta dalle pubbliche amministrazioni allo sviluppo sostenibile e in particolare alla tutela dell’ambiente, alla crescita economica e allo sviluppo sociale. Si tratta di un mercato che nel 2013 ha rappresentato quote del 72% per numero e del 45% per importo dell’intero mercato del PPP contro quote del 52% per numero e del 41% per importo del resto del mercato delle opere pubbliche. In particolare ci si riferisce alle operazioni di PPP riconducibili a tredici dei 18 settori individuati dall’Osservatorio: beni culturali, centri polivalenti, cimiteri, commercio e artigianato, direzionale, impianti sportivi, parcheggi, riassetto di comparti urbani, sanità, scolastico e sociale, tempo libero, turismo, altri interventi di edilizia residenziale e non. Complessivamente nel 2013 le operazioni di PPP di riferimento per l’edilizia sostenibile sono state 2.084 per un importo di 2,1 miliardi. Rispetto al 2012 questo mercato ha registrato un bilancio complessivamente positivo: + 8% il numero di opportunità; +30% gli importi in gara. Nel 2013, il peso del PPP sull’intero mercato delle opere pubbliche ha raggiunto il livello più alto dal 2002, primo anno di attività dell’Osservatorio, per numero e importo. In termini di numero di opportunità si passa dall’1% del 2002 al 25% del 2013. In termini di valore, dall’8% al 24%.
(Fonte: Com. St. Unioncameredel05.02.14)

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