La crisi mette alle corde la Campania. Le stime della Svimez, contenute nella relazione sull’economia della Campania presentata nella sede di Napoli della Banca d’Italia, indicano una riduzione del Pil regionale a prezzi costanti del 5,4%, dato peggiore rispetto a quello nazionale (-5%) e meridionale (-4,5%). In peggioramento anche la situazione occupazionale che, nello scorso anno, fa segnare 70mila unità in meno rispetto al 2008 ed oltre 100mila sul 2007, assorbendo quasi la metà del dato complessivo delle regioni meridionali. Il calo occupazionale ha interessato tutti i comparti produttivi, colpendo particolarmente il settore industria, dove è concentrato per il 38% del totale. In forte calo, secondo i rilievi della Banca d’Italia, anche il fatturato delle industrie con oltre 20 addetti che, tra il 2009 ed il 2010, è sceso dell’8,8%, con possibilità di rilancio solo per quelle, poche, aziende che, negli anni precedenti, avevano investito nell’innovazione dei prodotti e dei processi di produzione. In continuo rallentamento anche il credito alle imprese ed alle famiglie: per quest’ultime, lo scorso anno, l’incremento è passato dall’8,2 al 4,2%.