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I numeri dell'economia »

L’analisi del Centro Studi Ance Salerno su dati Istat
Crisi: Campania “bloccata” da costruzioni e servizi
Il Report “Conti Economici Regionali” conferma le criticità del settore campano dell’edilizia Lombardi (Ance Salerno): “Filiera costruzioni strategica per rilancio economia regionale”

La contrazione del Pil in Campania nel periodo 2012/2009 è da attribuirsi – secondo l’Istat – principalmente ai settori delle costruzioni e dei servizi. Il dato si evince dal Report “Conti Economici Regionali”. In Campania il settore dell’edilizia ha rallentato la dinamica del Pil attestandosi al – 0,9%, mentre i servizi hanno fatto segnare un -2,2%. A seguire l’industria con -0,2% e l’agricoltura con -0,1%. Complessivamente il Pil nel periodo 2012/2009 si è attestato in Campania al -4,3%. Nel periodo 2012/2011 il Pil regionale ha registrato, invece, un -2%. Se, poi, si analizza il mercato del lavoro – periodo 2012/2009 – il settore delle costruzioni ha fornito ancora contributi negativi alla Campania (-1,6%) ed a tutte le regioni del Mezzogiorno (tranne l’Abruzzo, +0,6%) : Calabria e Sicilia (entrambe -1,7%), Basilicata (-1,9%) e Sardegna (-2,1%). Per il Presidente dell’Ance Salerno, Antonio Lombardi, “i ripetuti allarmi lanciati dall’Ance nei mesi scorsi, purtroppo, si scontrano con due costanti negative che vanno sottolineate: la lentezza della macchina amministrativa nell’immettere liquidità nel tessuto imprenditoriale – a cominciare dalla spesa effettiva dei fondi strutturali Ue – e la restrizione del credito nei confronti di tutte le imprese e particolarmente verso quelle del settore edile”.
Più complessivamente in termini di Pil “la peggiore performance del Mezzogiorno – ha spiegato l’Istat – trae origine da cadute più forti di quelle registrate a livello nazionale nei settori delle costruzioni (-9,4%) e dei servizi (-2,2%)”. Riflessi negativi anche nella formazione del Pil per abitante: la Campania risulta all’ultimo posto nella graduatoria delle regioni con 16.369 euro; e nella contrazione dei consumi finali in volume delle famiglie: anche in questo caso la Campania è risultata la regione più in difficoltà (-5,5%, 2012/2011).
“La strategicità della filiera delle costruzioni – ha sottolineato il presidente di Ance Salerno Antonio Lombardi – riceve l’ennesima conferma dai dati Istat sull’incidenza del comparto sul Pil della Campania. I ripetuti allarmi lanciati dall’Ance nei mesi scorsi, purtroppo, si scontrano con due costanti negative che vanno sottolineate: la lentezza della macchina amministrativa nell’immettere liquidità nel tessuto imprenditoriale – a cominciare dalla spesa effettiva dei fondi strutturali Ue – e la restrizione del credito nei confronti di tutte le imprese e particolarmente verso quelle del settore edile. Da questo punto di vista l’analisi della Banca d’Italia resa nota nei giorni scorsi descrive molto approfonditamente in quale scenario ostile si stanno muovendo le aziende campane. I finanziamenti bancari sono diminuiti del 4,3 per cento nei dodici mesi terminanti a giugno 2013 e la quota di aziende che nella prima metà dell’anno in corso hanno rilevato un inasprimento dell’offerta di credito rispetto al semestre precedente è aumentata al 44 per cento nel settore delle costruzioni e al 42 per cento in quello dei servizi. Se non riusciamo ad invertire in tempi rapidi questa situazione – ha concluso Lombardi – non ripartirà l’economia della nostra regione e del Mezzogiorno”.
(Fonte: costruttori.sa.itdel29.11.13)

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Antonio Lombardi
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