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Confartigianato/Il difficile scenario dei livelli occupazionali nel comparto edile
Costruzioni, in Campania persi 19.000 posti in un anno
Nel periodo 2007-2012 la perdita di valore aggiunto del settore tocca il 22,2% In consistente calo anche i finanziamenti alle imprese con una flessione del 2,8%

Il rapporto di Confartigianato, frutto di una elaborazione dell’Ufficio Studi Confartigianato su dati Istat, ha provato ad analizzare l’impatto della crisi sul settore dell’edilizia ricavandone, per il 2013, un quadro sicuramente poco confortante. Basti, a conferma di ciò, il dato che vede il settore perdere ben 123.000 lavoratori tra settembre 2012 e settembre 2013, il 7,1% in meno. Tale calo si somma a quanto il rapporto evidenzia essere avvenuto a partire dal terzo trimestre 2008, portando la perdita complessiva a 400.000 posti di lavoro, il 20% in meno. Peggiore della media nazionale è il dato riferito alla Campania: dal settembre 2012 al settembre di quest’anno il settore delle costruzioni ha perso, in regione, oltre 19.000 lavoratori (-15,6% in un anno), mentre il dato sale a circa 57.000 (-35,2%) se si prendono in considerazioni i numeri forniti a partire dal terzo trimestre del 2008.
Il quadro complessivo che emerge dalle rilevazioni si presenta nettamente negativo. Nel 2012 il valore aggiunto del settore è diminuito del 5,8% rispetto al 2011, ma, se si estende la rilevazione al periodo pre-crisi (dal 2007 al 2012), la perdita di valore aggiunto delle costruzioni tocca il 22,2%, il calo maggiore tra i settori economici che hanno perso in media il 6,6% del valore aggiunto.
In consistente calo anche i finanziamenti alle imprese di costruzione che, tra giugno 2012 e settembre 2013, mostrano una flessione del 2,8% e sono accompagnati anche da un aumento dei tassi di interesse pagati dagli imprenditori, attestatisi al 7,48%, un punto percentuale in più rispetto alla media di quelli applicati al totale delle imprese. A ciò si aggiunge il contemporaneo ridimensionamento dello stock di mutui alle famiglie per l’acquisto di abitazioni la cui riduzione, nel solo periodo da agosto ad ottobre di quest’anno, è stata pari all’1% per un tasso di interesse applicato del 3,31% rispetto al 2,77% di media applicato nell’Eurozona. Sono negativi anche i dati che provengono dal numero delle compravendite immobiliari che, a settembre 2013, mostrano un calo del 6,6% rispetto all’anno precedente.
A fronte di tanti segnali negativi, una buona notizia per il settore delle costruzioni proviene dagli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici che, secondo il rapporto Confartigianato, orienterà oltre due milioni e trecento mila proprietari di immobili ad effettuare, nei 12 mesi a partire da ottobre 2013, un intervento di manutenzione nella propria abitazione, per un incremento del 37,4% (+ 631.000) rispetto ad ottobre dello scorso anno.
(Fonte: Com. St. Confartigianatodel07.12.13)

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