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Confcommercio/Consumi, al via il patto anti-inflazione (fino al 31 dicembre) per tutelare il potere d’acquisto.

Confcommercio ha aderito – insieme con Ancd-Conad, Ancc-Coop, Federdistribuzione, Fiesa-Confesercenti e con le associazioni che rappresentano i settori delle farmacie e parafarmacie –  all’iniziativa anti-inflazione promossa dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, che si concluderà il 31 dicembre “per tutelare il potere d’acquisto”. A Palazzo Chigi – alla presenza della presidente del Consiglio Giorgia Meloni – “è stato firmato un protocollo d’intesa che fa seguito all’accordo raggiunto ad agosto tra il Ministero e le associazioni di categoria della distribuzione e del commercio. Un traguardo non semplice, considerando la situazione macro-economica generale e le pressioni a cui sono state sottoposte le imprese distributive e gli esercenti negli ultimi diciotto mesi, caratterizzati da un incremento senza precedenti dei costi energetici, delle materie prime e dei prezzi di listino dei prodotti industriali”. In una nota congiunta le associazioni firmatarie evidenziano che “con grande senso di responsabilità il settore del commercio, che accoglie ogni giorno milioni di persone nei propri punti vendita, comprendendone le difficoltà di fronte all’aumento generalizzato dei prezzi, ha dato un riscontro immediato a questa iniziativa, come segnale concreto di aiuto alle famiglie. L’impegno sottoscritto rafforza lo sforzo che le imprese della distribuzione esprimono quotidianamente con soluzioni di convenienza e risparmio. In particolare, le ulteriori iniziative che saranno messe in campo riguarderanno beni di largo consumo e alimentari, prodotti per la casa e la persona; saranno realizzate con un potenziamento di offerta, scontistiche e  promozioni dedicate, che ogni impresa definirà liberamente e saranno evidenziate dall’apposito logo messo a punto dal Ministero”.

“A fronte dell’impegno concreto e tempestivo del settore del commercio – specifica la nota – le associazioni firmatarie del protocollo auspicano che anche gli altri comparti della filiera, in particolare il mondo dell’industria di produzione dei beni di largo consumo, diano seguito in modo tangibile alle proprie dichiarazioni di intenti”. “Per rendere più efficace l’azione di contrasto all’inflazione e poter agire in maniera più strutturale, occorrono, infatti, interventi che portino a una netta riduzione dei prezzi di listino dei prodotti, anche in relazione alle mutate condizioni di mercato delle materie prime e dei costi di produzione”.

(Fonte: confcommercio.it/28.09.2023)


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