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I numeri dell'economia »

Compravendite a picco e mutui in netta “frenata”

Istat. I dati del terzo trimestre 2012 confermano l’aggravarsi della crisi Il calo dei passaggi di proprietà (rispetto al 2011) si è attestato al 23,1% Risultano in grave flessione le concessioni di ipoteche immobiliari (-39,5%) Nel rapporto sul mercato immobiliare, relativamente al terzo trimestre 2012, l’Istat ha confermato l’aggravarsi della crisi delle compravendite, già anticipata dall’Osservatorio della Agenzia delle Entrate nel mese di marzo, ed il parallelo crollo dei mutui. La contrazione delle convenzioni notarili per compravendite immobiliari (ovvero i passaggi di proprietà) registrata nel III trimestre 2012 rispetto allo stesso periodo del 2011 è stata del 23,1%. Da considerare che il 93,3% delle compravendite (125.903 su 134.984 complessive) hanno riguardato unità immobiliari ad uso abitazione ed accessori, mentre il 6% è stato relativo alle convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso economico (8.065) ed il restante 0,7% è stato attinente alle convenzioni relative agli immobili ad uso speciale e le multiproprietà (1.016). A contrarsi maggiormente sono risultate essere le convenzioni per il trasferimento di proprietà di unità immobiliari ad uso economico che, nel III trimestre 2012, hanno fatto segnare un -25,7%, ma notevole è stato anche il calo dei trasferimenti di proprietà degli immobili ad uso abitazione ed accessori (-23,6%) sul cui mercato non sembra avere inciso il calo dei prezzi delle abitazioni, in media del 2,7%, registrato, sempre dall’Istat, nel 2012. Per entrambi i settori, ha sottolineato l’Istat, “si tratta del calo tendenziale più elevato a partire dal primo trimestre 2008”. Delle cinque ripartizioni geografiche in cui è diviso il territorio nazionale, il calo tendenziale più marcato riguardo alle convenzioni ad uso residenziale ha interessato particolarmente il Nord-est (-25,4%) ed il Nord-ovest (-24,7%), mentre, più genericamente, ha colpito maggiormente le città non metropolitane (-24,1%). Per quanto concerne le convenzioni che riguardano immobili ad uso economico il calo tendenziale più marcato si è registrato nelle Isole (-31,9%), nel Nord-ovest (-29%) e nelle grandi città (-28,5%). Considerando, invece, la totalità delle convenzioni notarili aventi ad oggetto compravendite di unità immobiliari, nei primi nove mesi del 2012 sono state, complessivamente, 457.518 (-21,4% rispetto allo stesso periodo del 2011), con cali tendenziali superiori alla media nelle Isole (-24,4%), nel Nord-est (-23,3%) e nel Centro (-22,5%). Ancora più pesanti le cifre (-39,5%) che testimoniano la flessione tendenziale, nei primi tre trimestri del 2012, delle concessioni di ipoteche immobiliari a garanzia di mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni verso banche e soggetti diversi dalle banche. In questo caso sono le Isole (-50,6%) ed il Sud (-42,8%) a registrare i picchi più negativi. A conferma di ciò, specifica l’Istat, “delle 193.101 convenzioni registrate dai notai nei primi nove mesi del 2012 per mutui, finanziamenti ed altre obbligazioni con costituzione di ipoteca immobiliare, il 33,9% si colloca nel Nord-ovest, il 24,6% nel Nord-est e solo il 6,9% nelle Isole”. (Fonte: com.st/ istat.it/15.04.13)

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