contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

Lo speciale »

I dati elaborati da Unioncamere sulla nati/mortalità nel primo trimestre dell’anno in corso.
Aumentano le imprese “giovani” al Sud
Sicilia, Calabria e Campania sono le regioni che fanno registrare la più alta percentuale di nuove iscrizioni di imprese “under 35” (rispettivamente 38,9, 38,5 e 37,1%). Salerno (12,8%) all’undicesimo posto della graduatoria nazionale.

di Mario Gallo Delle oltre 115mila imprese nate in Italia nel primo trimestre 2015, più di 35mila (il 31%) hanno alla guida uno o più giovani con meno di 35 anni di età. Di queste ben il 36% (poco più di 13mila imprese) ha sede nel Mezzogiorno. Questi alcuni dati evidenziati dalla foto sull’imprenditoria giovanile presentata da Unioncamere sulla base di Movimprese, la rilevazione trimestrale condotta da InfoCamere (Registro delle Imprese delle Camere di Commercio).
Fra gennaio e marzo +16mila imprese “under 35”. Ricambio generazionale soprattutto al Sud.
Il ricambio generazionale della base imprenditoriale nel primo trimestre dell’anno in corso (il saldo tra aperture e chiusure di imprese under 35 è stato pari a +16.606 unità) trova nel Mezzogiorno il suo serbatoio più ampio: Sud e Isole, con 13.169 nuove iscrizioni (il 36% del totale) e 7.104 cessazioni, fanno registrare un saldo attivo pari a 6.065 imprese giovanili. L’area geografica in cui i giovani imprenditori contribuiscono meno al flusso di nuove iscrizioni è il Nord-Est (“solo” il 27%), mentre rimangono affiancate( con il 29%) le due circoscrizioni del Nord-Ovest e del Centro. La componente giovanile, pur rappresentando il 9,5% di tutte le imprese iscritte alle anagrafi camerali, contribuisce per oltre il triplo di questo valore (il 31%) all’afflusso di nuove forze imprenditoriali nel tessuto economico del Paese.
A Crotone la più alta percentuale di imprese giovanili (15,3%). Salerno al 12,8%. Sicilia, Calabria e Campania sono le regioni che fanno registrare la più alta percentuale di nuove iscrizioni di imprese “under 35” nel primo trimestre dell’anno in corso (rispettivamente 38,9, 38,5 e 37,1%). E proprio in queste tre regioni sono allocate le prime 12 province italiane dove è più elevato il peso di imprese giovanili sul totale di quelle esistenti. Al primo posto la provincia di Crotone (15,3%) seguita da vicino da Vibo Valentia (15,1%). Tra le campane è al terzo posto la provincia di Caserta (14,4%), con Napoli (12,9%) e Salerno (12,8%) rispettivamente al nono ed undicesimo posto. In questa classifica, la prima provincia del centro Italia è Frosinone (in 16ma posizione, con il 12,1%) mentre per trovare una provincia settentrionale bisogna scorrere la classifica fino alla 33ma posizione, occupata da Novara con l’10,2%. All’altro estremo della graduatoria, le province in cui le imprese guidate da giovani sono meno presenti sono Forlì-Cesena (ultima con solo il 6,7%), preceduta a pari merito da Pordenone e Ravenna (7,5%).
Un giovane imprenditore su cinque proviene dall’estero.
Importante il contributo proveniente da imprenditori immigrati al “turnover “ in atto nel nostro Paese: delle 35.442 nuove iniziative imprenditoriali giovanili del primo trimestre 2015, infatti, ben 7.773 (in pratica una su cinque) ha alla guida una persona nata al di fuori dei confini nazionali. Principalmente due i settori delle nuove imprese “under 35” con passaporto straniero: il commercio, con 2.289 nuove attività (il 29,5% di tutte le nuove imprese giovanili di immigrati) e l’edilizia (1.404 nuove attività, pari al 18,1% del totale riferito agli immigrati).
Grande interesse dei giovani per le attività dei servizi finanziari.
Commercio, edilizia e servizi di alloggio e ristorazione, presi insieme, raccolgono il 35% di tutte le nuove imprese giovanili aperte nei primi tre mesi del 2015. Soffermandosi sui primi 10 settori tra quelli preferiti dai giovani imprenditori, il contributo relativamente più elevato al flusso complessivo di nuove imprese si registra nelle Attività dei servizi finanziari, dove il 48,3% (praticamente un’impresa su due tra quelle aperte da gennaio a settembre) è “under 35”. Grande interesse per i giovani sembra poi venire anche dal settore delle Altre attività di servizi per la persona (43,9% la componente delle iscrizioni “under 35”) e da quello del commercio al dettaglio (39,6%).
(Fonte: Com. St. Unioncamere – Infocamere 01.06.15)

99344764201594844-1
Il 31% delle nuove imprese è guidata da under 35
Back To Top
Cerca