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I numeri dell'economia »

Assicurazioni, per i consumatori è una situazione insostenibile

Dati Ania. Nel 2011 i premi rc-auto versati sono in media fermi al 2005 “Si continua ad assistere al fenomeno, soprattutto al Sud, delle disdette finalizzate, poi, a proposte di nuove polizze aumentate almeno del 50%” E’ subito polemica tra Ania (Associazione Nazionale Imprese Assicuratrici) ed associazioni dei consumatori dopo la diffusione, da parte della prima, dei dati relativi agli aumenti dei premi medi della Rc auto. L’Ania, nel comunicare un aumento del 2,1% del premio medio effettivo pagato dagli automobilisti italiani (dato che si riferisce ai primi tre mesi del 2012 e che segue i rialzi del 5,8% del 2011 e del 4,7% del 2010), sottolinea anche come nel lungo periodo (tra il 2005 ed il 2011) il premio medio risulti in calo del 2,4%, conseguenza del calo delle tariffe dell’11,8% attuato dal tra il 2005 ed il 2009. L’Ania, quindi, fa notare come nello scorso anno, in media, le tariffe relative ai premi versati per le Rc auto siano state le stesse versate nel 2005. Un lettura molto diversa dei dati proviene, però, dalle associazioni dei consumatori che denunciano, invece, un aumento continuo ed incontrollato dei costi della Rc auto per gli automobilisti. Il Codacons, nel dichiarare che i dati diffusi dall’Ania confermano “come l’Italia resti saldamente in testa alla classifica dei Paesi europei dove assicurare una automobile costa di più”, ricorda che in Germania il costo per assicurare una autovettura è mediamente di 222 euro, in Francia di 172 euro, in Spagna di 229, mentre in Italia il costo medio di una polizza Rc auto oscilla tra i 900 ed i 1.000 euro, con un incremento delle tariffe che dal 1994 al 2011 è stato pari al 195%. Critiche all’Ania giungono anche da Federconsumatori ed Adusbef: un’indagine dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, effettuata su un campione di 18enni e 50enni del Nord Centro e Sud Italia che devono assicurare un mezzo a quattro ruote e considerando le principali 5 compagnie assicurative (il 60% del mercato nazionale), ha rilevato, nel periodo 2001 – 2012, un incremento medio delle tariffe assicurative pari al 109% che, solo nel 2012, ha toccato, in media, un +6%, nonostante il forte calo complessivo dell’incidentalità. Secondo l’indagine sono i neopatentati i più colpiti dagli aumenti (con punte di incremento vicine al 19%), per una spesa annuale che varia dai 2.000 ai 4.000 euro annui, ma crescono, in media del 4-5%, anche le tariffe Rc auto relative ai cinquantenni in classe uno. Inoltre, denunciano le associazione dei consumatori, si continua ad assistere al fenomeno, adottato da molte compagnie soprattutto nel Sud Italia, delle disdette strumentali a cui seguono nuove polizze aumentate di almeno il 50%. A fronte dei rilievi avanzati dai consumatori, l’Ania ha puntualizzato che per il calcolo del prezzo medio pagato per la singola copertura assicurativa bisogna considerare che il numero dei veicoli assicurati varia nel tempo e che il prezzo medio della copertura del veicolo si ottiene dividendo il volume dei premi per il numero dei veicoli. Inoltre le rilevazioni Istat dell’aprile 2012, che indicavano un incremento tendenziale del 4,3% rispetto allo stesso mese del 2011, prenderebbero in considerazione solo alcuni profili di rischio e non rispecchierebbero i prezzi effettivamente pagati dagli assicurati, rappresentando, tra l’altro, i prezzi massimi di riferimento per tipologia di rischio. Mario Gallo

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