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Turismo lento. Un itinerario ricavato dal catalogo dei paesi italiani “Ai confini della meraviglia”.
Alla ricerca della Campania “nascosta”
A Corricella non ci sono automobili, a Monteverde nidifica la cicogna nera, a Cerreto risplendono i colori della ceramica. Queste e altre mete per salutare il 2017, Anno dei Borghi.

di Alfonso Schiavino

Un “viaggio” alla scoperta di 1.000 paesi italiani: “Ai confini della meraviglia” è la proposta firmata dal Mibact (Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) per l’Anno dei Borghi 2017. Le località campane sono poche, appena 35, ma squadernano la consueta varietà di richiami. Le loro tracce restano sempre buone da seguire, in questi giorni festosi o nel flusso del prossimo calendario. All’interno di una lista che comprende grandi star come Capri e i paesi delle costiere, “Salerno Economy” ha selezionato un itinerario basato su luoghi o fatti meno noti.

L’iniziativa del Mibact con 18 regioni coordinate dall’Emilia
“Borghi – Viaggio Italiano” è un programma per la valorizzazione di 1.000 paesi italiani. Il progetto del Mibact include 18 Regioni, fra cui l’Emilia-Romagna capofila. Il sito dell’iniziativa presenta in home page una mappa dell’Italia disegnata e coloratissima, bella da vedere perché individua i caratteri portanti del Belpaese: mari, città, monti e prodotti agricoli. La Campania è un tripudio di grano, pomodori, ciliegie e altro bendidio: quanto basta per rimpiangere i tempi mitici della terra “Felix”. La mappa, suggestiva e spettacolare, presenta pure qualche aspetto misterioso, come un aeroporto collocato nel Cilento: gli autori sanno qualcosa che noi ignoriamo?
IL SITO “BORGHI – VIAGGIO ITALIANO”

I magnifici 35 della Campania, da Ischia a Casalbuono
I borghi campani del “Viaggio” sono 35, dalle isole del Golfo al Vallo di Diano. Il nostro itinerario ne raccoglie 7. Le informazioni sono tratte dalle schede del sito, che contengono anche brevi filmati.

Forio, il buen retiro degli artisti
Ischia partecipa al “Viaggio Italiano” con 3 paesi, uno dei quali peculiare del tempo andato. “Forio – spiega la scheda – racconta ai visitatori la sua anima marinara”. Beh, certo. Il borgo “divenne famoso in particolare negli anni Cinquanta tra gli artisti che, da tutto il mondo, si ritrovavano qui a godere del sole e dell’ospitalità degli abitanti”.

Marina Grande, dove Sofia faceva la “pescivendola”
Sorrento nel dopoguerra ha ospitato il set di un grande film: “Pane amore e…”, sequel di una serie incentrata sul maresciallo De Sica. In questo episodio spiccava la figura di Sofia Loren.

A Corricella, senza l’automobile
“Corricella – spiega il sito – è il borgo marinaro più antico di Procida, un gioiello di colori e atmosfere uniche che si raggiunge solo via mare o percorrendo diverse gradinate”. Il villaggio, disposto “ad anfiteatro sul mare”, propone “un’architettura particolare” fatta di “cupole, gradinate, finestre colorate, archi, scalinate”. Il relax è certo: “Qui i ritmi sono lenti e la totale assenza di automobili rende tutto più leggero e rilassante”.

Cerreto Sannita, i colori del Matese e della ceramica
“Se dovessimo scegliere un simbolo che racconti Cerreto Sannita sicuramente sarebbero le sue ceramiche”. Il sito di “Viaggio Italiano” giura che “i colori, le forme e i decori di questi manufatti artistici sono piccoli e preziosi tesori da ammirare”, tanto nel paese e sui campanili quanto nel museo civico “che custodisce la storia, i riti e splendidi esempi della maiolica locale” antica e contemporanea. Alle porte del borgo c’è il Parco del Matese.

Savignano Irpino, acqua e caciocavallo
Un contesto paesaggistico “incantevole” con il Monte Sant’Angelo, la sorgente Rifieto e un bosco ricco di conifere, querce e selvaggina. “L’acqua che scorre qui – aggiunge la scheda – ha proprietà benefiche, ma solo passeggiare in questa natura verdissima è una cura per l’anima”. Fra i sentieri spicca “l’antico ramo del tratturo Pescasseroli-Candela”, perché questa è zona di transumanza e allevamenti. Infatti il territorio è noto per il caciocavallo podolico.

A Monteverde, dove la cicogna nera fa il “nido”
“A Monteverde l’aria è tersa”. Solo in un ambiente così “puro” – si legge in “Viaggio Italiano” – nidifica la rarissima cicogna nera, “che ha scelto proprio questo borgo come suo habitat”. Il paesaggio dintorno propone “distese di campi di grano, in lontananza il mare di Manfredonia e, più vicine, le acque del lago artificiale di San Pietro”.

Casalbuono, la bontà dei fagioli
Casalbuono offre attrattive architettoniche (“il centro storico mantiene il suo fascino medievale”) e contesto ambientale (“immerso nel verde delle colline e circondato dalle campagne”). Il paese – aggiunge il sito – “è diventato famoso per il Fagiolo, oggi riconosciuto Prodotto Tradizionale di Alta Qualità”.

In realtà a Casalbuono esistono diverse varietà di fagioli, 2 delle quali integrano la lista dei “Prodotti agroalimentari tradizionali” tenuta dal Mipaaf. La precisazione del cronista valga per tutte le note che si potrebbero appuntare alle schede. I testi sono interessanti, ma lo stile potrebbe essere improntato a uno scopo più informativo e meno persuasivo: lo sappiamo già, che nei paesi di mare ci possiamo aspettare spiagge, tramonti e probabilmente reti e pescatori.

Ad ogni modo, buoni viaggi e felice anno nuovo.

 

immagine Forio Ischia finale
Uno scorcio di Forio d'Ischia
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