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A Salerno il carrello della spesa “vale” 6.407 euro La scelta mirata del supermercato più conveniente può fruttare un taglio dei costi di oltre € 300

Altroconsumo. Per la spesa il risparmio potenziale annuo può arrivare fino a € 3.500 A Salerno il carrello della spesa “vale” 6.407 euro La scelta mirata del supermercato più conveniente può fruttare un taglio dei costi di oltre € 300 Il dato è sostanzialmente in linea con Napoli, ma più favorevole rispetto ad Avellino e Caserta La spesa media di una famiglia al supermercato è di 6.372 euro all’anno (dato Istat), circa il 20% dell’intero budget familiare medio. Ma fino a quanto è possibile risparmiare annualmente sui prodotti del carrello della spesa? Una risposta ha provato a darla Altroconsumo con una approfondita inchiesta, realizzata tra aprile e maggio 2012, che ha analizzato le dinamiche concorrenziali attive in 950 punti vendita (162 ipermercati, 603 supermercati, 185 hard discount) distribuiti, uniformemente su tutto il territorio nazionale, in 61 città italiane. Sono stati presi in considerazione i costi di alcuni carrelli-tipo attraverso il monitoraggio dei prezzi di 531 prodotti di marca di 104 tipologie diverse (in ipermercati e supermercati), l’analisi dei prezzi delle versioni più economiche (prodotti non di marca) degli stessi prodotti (in ipermercati, supermercati e hard discount) ed i corrispettivi prodotti a marchio commerciale proposti dalle singole catene (in ipermercati e supermercati), per un totale complessivo che ha esteso l’analisi a circa 900.000 prezzi. Per ogni paniere è stato calcolato il prezzo medio di ciascun prodotto e, per ciascun prezzo rilevato, quanto fosse conveniente o meno rispetto alla media. Inoltre, nell’elaborazione dei prezzi, si è tenuto conto della frequenza di acquisto dei prodotti a seconda della tipologia. Venendo ai risultati dell’inchiesta, per quanto riguarda la città di Salerno, la cui spesa familiare media annuale ha un costo pari a 6.407 euro (elaborazione dati Istat), il risparmio massimo annuo calcolato riferendosi al punto vendita più a buon mercato presente in città è stimato in 307 euro, dato che, riferendosi alle altre città campane, è in linea col risparmio possibile nella città di Napoli (309 euro annui), dove, però, il costo medio annuale della spesa è leggermente inferiore (6.358 euro), e migliore (a sostanziale parità di costo spesa annuo) di Caserta ed Avellino (risparmio annuo possibile rispettivamente pari a 236 e 271 euro). Da considerare, in aggiunta, gli ulteriori risparmi ottenibili acquistando prodotti di marca in offerta (in media vicini al 24%, ma applicabili solo al 6,7% dei prodotti del paniere), i prodotti a marchio commerciale (risparmio del 38%), i prodotti economici e non di marca (risparmio del 55%), i prodotti offerti dall’hard discount (risparmio intorno al 61%). Insomma, una possibilità per i consumatori di arrivare ad un taglio della spesa in media pari a 3.500 euro annui, soprattutto in quelle città dove la concorrenza tra insegne è più vivace. E’ il caso di Firenze che, dall’indagine di Altroconsumo, capeggia la classifica nazionale del risparmio possibile (stima media di base pari a 1.522 euro annui), seguita da Arezzo (1.468 euro annui) e Terni (1.175 euro annui). In generale, comunque, risultano maggiori le possibilità di risparmio in alcune regioni del Centro-Nord (Toscana, Umbria, Emilia Romagna e Veneto), mentre il carrello della spesa costa di più della media in Trentino Alto Adige, Val d’Aosta, in molte regioni centro-meridionali e nelle isole. Mario Gallo

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