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Salerno Economy XI.10 – 18.03.2022

Appesi a guardare l’evoluzione degli scenari europei e mondiali ci scopriamo “dominati” da vecchie logiche di potere.

Mentre c’è la guerra, la politica fa (sempre) politica

E i soggetti più deboli, meno rappresentati, appaiono destinati a pagare in misura crescente le loro forme di emarginazione (e di auto-emarginazione). Forse sono questi i sintomi di come si può ancora regredire in un momento così difficile e drammatico.
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Avanti e indietro
In molti casi, non restano che i sogni. Nel senso che - di fronte alle non poche “complicazioni” che hanno, ormai, preso ben radicata forma in questo 2022 - appare davvero difficile allontanarsi dalle prospettive (più che altro problematiche, a dire il vero) che si stavano delineando, per prendere piena consapevolezza della tragica realtà bellica che domina l’Europa e il mondo intero. Se non navigavamo in un contesto, per così dire, proprio “felice”, ora siamo di fronte a una guerra che di giorno in giorno riserva sorprese, ma soprattutto - e questo aspetto è ben più grave - non smette di raccontare morti e vicende che pensavamo di avere archiviato con l’ultimo conflitto bellico mondiale. E’ in questo grave quadro che si vanno a collocare le mille contraddizioni che continuano a sopravvivere ogni istante nel nostro Paese e nei nostri territori, che pure sono effettivamente scossi da quanto incredibilmente si sussegue in Ucraina e nelle zone limitrofe. Ma, mentre le risposte che conferiscono testimonianza della presenza non secondaria di una dimensione umanitaria forte e consapevole si susseguono, ci rendiamo conto che tutto il resto continua a muoversi lungo la traccia di un solo cammino: il perseguimento per nulla, in questo caso, turbato dagli eventi, dei propri obiettivi “strategici”. La rincorsa ai “disegni” per perseguire quote di potere e di controllo delle “stanze dei bottoni”, è sempre abbastanza evidente.
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L’Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma, in collaborazione con Crif, ha valutato l’evoluzione alla luce della spinta inflazionistica.

Nel 2022 solo 1 su 4 spenderà di più rispetto al 2019

“Preoccupazione per il rialzo dei costi dell’energia, ma attenzione alla trappola dei prezzi”. Le priorità? Salute (+10%) ed educazione dei figli (+9%).
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Spinta inflazionistica
L’Osservatorio Hybrid Lifestyle di Nomisma, in collaborazione con Crif, ha valutato l’evoluzione della spesa nel 2022 “alla luce della spinta inflazionistica”. Si parte dalla considerazione che la “pandemia nel 2020 è stata uno tsunami per i consumi delle famiglie”. Hanno pesato “non solo le ripetute restrizioni per gli acquisti, ma soprattutto la violenta riduzione dei redditi e l’incertezza per il futuro. Fenomeni che hanno indotto anche le famiglie che non hanno subito impatti economici rilevanti a mantenere un tasso di risparmio nettamente superiore rispetto a quello dei periodi precedenti. Nel 2021, le condizioni di contesto e il clima di fiducia sono stati certamente più favorevoli ma purtroppo hanno permesso di riconquistare appena la metà dei minori consumi dell’anno precedente, le famiglie italiane spendono quasi 4mila euro annui in meno rispetto al pre-Covid”. Si tratta di “un ritardo che difficilmente si colmerà anche nel corso del 2022, nonostante la spesa in crescita rispetto al 2021, ma comunque inferiore ai livelli pre-pandemia. Nel 2022, si assisterà ad un saldo negativo tra coloro che dichiarano che aumenteranno complessivamente la spesa per consumi rispetto al 2019, rispetto a chi pensa di aumentarla (-4%).
(Fonte: crif.it/28.02.2022)
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Riconoscere l’utopia possibile, respirando l’aria dei borghi in “rete larga territoriale”.

La volontà non è mai arida, ecco il “metodo” più sicuro

Come continuare il lavoro di Mario Raffa. La pandemia e le guerre in campo non possono fermare il “furore potenziale” per la ricerca.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Che cosa accomuna ecologia, sistema economico, impresa, città, organismo e cellula? Nulla, se ci si accontenta di esaminarli con lo strumento abituale della conoscenza, l'approccio analitico. Molto, in compenso, se, superando questa soglia tradizionale, si evidenziano le grandi regole di organizzazione e di regolazione di tutti questi “sistemi”. Per Joël de Rosnay, lo strumento simbolico di questo nuovo modo di vedere, per comprendere ed agire è il macroscopio, paragonabile per importanza ed insostituibilità, per i responsabili della politica, della scienza, dell'industria, e per ciascuno di noi, a ciò che oggi sono il microscopio ed il telescopio per la conoscenza scientifica dell'universo. Un libro è diventato uno strumento nuovo, un'opera "ambiziosa" che tenta, con un linguaggio agile e reso particolarmente incisivo da schemi ed illustrazioni, di aprire un dialogo costruttivo sul terreno non di una scienza particolare, ma su quello della conoscenza del mondo che ci circonda. La citazione del libro di J de Rosnay, Macroscopio/ed. Dedalo, 1977, mi consente di presentare l’humus più generale della amicizia con Mario Raffa, infaticabile professore, baciato dal furore per l’impegno accademico e civile. Affettività ed amicizia, coltivata non solo in rete con altre persone preziose, come il Prof. Gianfranco Dioguardi e l’attuale Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, ma allargata a tante altre attività per dare impulso alla ricerca infinita sul ruolo delle piccole e medie imprese, fonte continua di innovazione e formazione di capitale umano strategico.
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Le varie sedi della Scuola Medica di Salerno ed i luoghi dove furono consegnati gli attestati di studio.

Le lauree in Medicina? Nella chiesa di San Pietro a Corte

Il Sinno, sulla base di numerosi Diplomi, rilevò che tra i luoghi di conferimento rientra la storica e preziosa cappella. L’evento si verificò senza dubbio nel 1509, nel 1544 e nel 1545 (ultima volta).
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Storicità della ricerca
di Giuseppe Ferrantino

Salerno conserva i luoghi, dal fascino irresistibile, che hanno ospitato la sua Scuola e le cerimonie di conferimento delle Lauree. Su questo tema il primo a farne cenno è stato Antonio Mazza nella sua Historiarum epitome de rebus salernitanis, pubblicata nel 1681, secondo il quale gli iatrofisici salernitani costruirono splendidamente sul monte la Schola Salerni. Pacichelli e Mogavero ripresero dal Mazza tale tradizione e la ripeterono semplicemente, mentre, il De Renzi nella sua monumentale Storia documentata della Scuola Medica di Salerno del 1857 non dice nulla sull’argomento. Nel secolo scorso Capparoni nel 1916 ed in modo particolare Sinno nel 1921 diedero un importante contributo alla conoscenza di questo aspetto. Successivamente sono intervenuti sull’argomento Avallone nel 1994 e Pasca nel 2002. A distanza di un secolo dalla fondamentale pubblicazione di Sinno è intervenuto Natella nel 2021 con un saggio sull’argomento nel quale ha citato documenti e proposto interpretazioni storiografiche che lo rendono prezioso. Per quanto riguarda la Scuola non si hanno documenti sulla sua sede relativi al periodo delle origini e sono state fatte in passato solo ipotesi suggestive, mentre, il Collegio medico, deputato al conferimento delle Lauree sarà istituito solo nel XV secolo.
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Il nostro organismo risulta appesantito dalle scorie di un’alimentazione ricca di grassi e calorie.

Arriva la primavera, risvegliamoci e torniamo in forma

Metabolismo e buonumore vanno invogliati a piccole dosi. Inutile progettare troppi cambiamenti, facciamolo lentamente.
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Le giuste misure
di Maristella Di Martino

Con la primavera le giornate si allungano e abbiamo voglia di sentirci più belle. La parola d’ordine ora è benessere per risvegliare il nostro corpo e tornare in forma dopo i mesi freddi e cupi della stagione invernale. Metabolismo e buonumore vanno invogliati a piccole dosi. Inutile progettare troppi cambiamenti, facciamolo lentamente. Partendo dalla pelle tre sono i diktat da osservare: esfoliare, purificare e rigenerare. L’epidermide, per mesi nascosta sotto strati di tessuti pesanti, appare spenta ed opaca, stressata dal freddo e dallo smog. E il nostro organismo sarà appesantito dalle scorie di un’alimentazione ricca di grassi e calorie.
Se il benessere deve essere globale, dobbiamo puntare a disintossicare sia il corpo che la mente da abitudini e pensieri in qualche modo tossici: abbandoniamo l’idea di chiuderci in noi stesse e usciamo all’aria aperta insieme ad amici aiutando l’organismo a sgonfiarsi e sentirsi più leggero godendoci il piacere delle piccole cose.
(continua)
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