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info@salernoeconomy.it

Salerno Economy VII.36- 21.09.2018

La rete anche quando “cannibalizza” informazioni derivanti da fonti primarie non ne garantisce l’autenticità.

Notizie, giornali, social, una questione di fiducia

Il nuovo mercato dei contenuti? Patto con i lettori e qualità/specializzazione delle testate.
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Nuove "geografie" interattive
Avventurarsi nella descrizione dello scenario info-comunicativo che è sotto i nostri occhi implica necessariamente il tentativo di mettere in campo un’analisi che proceda più attraverso l’alimentazione di dubbi che mediante l’individuazione di risposte secche e precise. Il dato di fatto - confermato da diverse ed autorevoli indagini quali/quantitative - è senza dubbio il ridimensionamento dei bacini di utenza dei media tradizionali a tutto vantaggio dei social network e, più in generale, dei “giacimenti” di notizie reperibili in rete, soprattutto in ambiti “sganciati” dalle fonti emittenti (quasi sempre pubblicati senza la citazione di tali fonti) o, in minor misura, allocati nel perimetro web di una fonte emittente che coincide molto spesso con lo spazio ufficiale in rete di un veicolo mediatico tradizionale. Per intenderci: non compro l’edizione cartacea di quello specifico quotidiano, ma ne seguo via internet il lavoro di informazione che da esso ne scaturisce.
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Osservatorio Sana 2018. I dati, le abitudini e le preferenze di chi sceglie “green”.

Otto consumatori su dieci acquistano bio

Frutta e verdura spiccano sugli altri generi alimentari. Cresce la produzione agricola. Le superfici coltivate superano 1,9 milioni di ettari (+6,3% rispetto al 2016, fonte Sinab).
Frutta bio
Frutta bio con il segno più
I nuovi stili di alimentazione ed il mutato approccio con il cibo in senso salutistico ricevono continue conferme sul piano delle analisi quantitative (oltre che qualitative). In altre parole, siamo di fronte ad un cambiamento estremamente diffuso nella popolazione, che ha già da qualche anno abbandonato le logiche della “nicchia” dal punto di vista della dinamica dei consumi.
Sono 8 su 10 i consumatori che hanno acquistato prodotti bio nell’ultimo anno. E il 42% di loro è frequent user, ovvero sceglie di comprare biologico ogni settimana. Una scelta consapevole e informata: quasi 1 italiano su 2 predilige i prodotti biologici perché li ritiene esattamente quelli che vuole. Per il 52% degli intervistati la scelta è dettata da ragioni salutistiche, ma non mancano quelli che mettono al primo posto la garanzia di sicurezza e qualità offerta da questo genere di merci (47%) e quelli che scelgono il bio perché ritenuto più rispettoso dell’ambiente (26%).
(Fonte: sana.it/Comunicato Stampa-07.09.2018)
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Al di là dei numeri significativi delle vendite, in aumento anche la varietà e la ricchezza dell’offerta.

Tendenze bio? Ragù vegetale e chewingum “eco-lover”

Più di 950 novità presentate dalle aziende espositrici all’interno della mostra allestita nell’ambito del Sana 2018.
Immagine Food Bio
Si amplia l'offerta delle diete green
Il segmento del “bio” cresce in maniera costante. Di conseguenza diventa più ampio il bacino delle novità proposte ai consumatori. “A crescere, oltre alle vendite - sottolinea una nota di sintesi del Sana 2018 - anche la varietà e la ricchezza dell’offerta. Le più di 950 proposte segnalate dalle aziende espositrici lo dimostrano: le innovazioni sono tante e interessanti in tutte le categorie merceologiche: alimentazione biologica, cura del corpo naturale e bio e green lifestyle. Cambiano gli ingredienti e le formulazioni per alimenti e cosmetici, si trasforma il packaging in chiave ecologica, si propongono soluzioni e funzionalità nuove per una quotidianità sempre più sostenibile”. Ma che cosa fa tendenza? “Fanno tendenza le linee per le pelli più sensibili, non solo in ambito beauty, ma anche nei prodotti per la pulizia della casa.
(Fonte: sana.it/Comunicato Stampa-08.09.2018)
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Il tema prescelto per l’edizione di quest’anno: “L’Arte di condividere”.

Le Giornate Europee del Patrimonio (2018)

A Salerno e in tutta la provincia numerosi itinerari, eventi e aperture in programma sabato 22 e domenica 23 settembre. Oltre che nel capoluogo, le iniziative, si svolgono a Scala, Baronissi, Sala Consilina, Perdifumo, Agropoli, Teggiano, Sarno ed Eboli.
Giornate Europee del Patrimonio
Itinerari ed iniziative da non perdere
di Laura Maiellaro

Tornano anche quest’anno le Giornate Europee del Patrimonio (GEP 2018) incentrate sul tema: “L’Arte di condividere”. Nei musei e, più in generale, nei luoghi di cultura in tutta Italia sarà possibile partecipare a visite guidate, iniziative speciali oppure visitare siti e monumenti che normalmente restano chiusi al pubblico. Inoltre, sono previste aperture straordinarie nelle ore serali al costo simbolico di 1 euro nella giornata di sabato 22 settembre.

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La sostenibilità dei percorsi di crescita si basa su accordi condivisi dal basso.

“Marchi” di qualità per rendere competitivi i territori

La sperimentazione di “nuovi” modelli di sviluppo si intreccia con la promozione di certificazioni volontarie in grado di valorizzare prodotti e processi produttivi.
Foto D’Antonio Giuliano
Giuliano D'Antonio
di Giuliano D’Antonio*

In tempi di non sporadiche campagne di marketing più o meno strumentali, ma in grado di influenzare i processi info/comunicativi, appare sempre più indispensabile accelerare non tanto contro/campagne di marketing - nell’arena mediatica è sempre più difficile ribaltare la “narrazione” che è partita per prima ed ha accumulato senza dubbio un vantaggio competitivo (soprattutto se si basa su messaggi ambiguamente verosimili e non sempre veri) - ma più pragmaticamente percorsi che accertano e certificano la qualità di tutto quello che si intende vendere. Può essere una merce tradizionale, ma anche una filiera produttiva estesa. O anche un territorio in termini di appeal ambientale e ricettivo oppure di capacità attrattiva dal punto di vista dei fattori di competitività. In altre parole, il riferimento ad un “disciplinare” che di per sé garantisca il rispetto di una serie di “standard” di alto livello qualitativo determina una pre/condizione che può fare la differenza.

*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)


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