Il tempo a disposizione non è affatto esteso. E noi siamo già rimasti indietro.
I problemi “emigrano”, si “risolvono” sempre a Roma . . .
Eppure, potrebbe risultare utile - magari ricorrendo alle forme di comunicazione garantite dalla rete internet - cercare di realizzare un quadro di riferimento che accerti il livello del danno fin qui subito e quello che probabilmente emergerà nei prossimi mesi.

Territori
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Circa 330mila attività coinvolte tra bar, mense e ristoranti lungo la Penisola.
E la chiusura alle 18.00 costa 1 miliardo di cibo e vino
Coldiretti ricostruisce l’impatto del Dpcm che “pesa sulla vendita di molti prodotti agroalimentari, dalla carne al pesce, dalla frutta alla verdura, ma anche su salumi e formaggi di alta qualità che trovano nel consumo fuori casa un importante mercato di sbocco”.

Riduzioni
Va aggiunto che “la spesa per pranzi, cene, aperitivi e colazioni fuori casa prima dell’emergenza coronavirus - spiega la Coldiretti - era pari al 35% del totale dei consumi alimentari degli italiani. Nell’attività di ristorazione sono coinvolte circa 330mila tra bar, mense e ristoranti lungo la Penisola, ma anche 70mila industrie alimentari e 740mila aziende agricole, nella filiera, impegnate a garantire le forniture per un totale di 3,8 milioni di posti di lavoro”.
(Fonte: coldiretti.it/ 25.10.2020)
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La stima delle risorse da mettere in campo da parte delle famiglie (solo a dicembre) è pari a 110 miliardi di euro (2019) su un totale (annuo) di 900.
A Natale più prudenza, meno paura
L’Ufficio Studi Confcommercio sottolinea che i consumi nel periodo festivo di fine anno “rimangono centrali nella spesa”. Si tratta di una fascia di tempo che “potrebbe costituire una grande occasione per effettuare acquisti desiderati e rimandati”.

Proiezioni
(Fonte: confcommercio.it/ 15-16.10.2020)
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Nel breve termine l’unico intervento economico praticabile è necessariamente basato sull’espansione della spesa pubblica.
Il piano Delors e la doppia valenza della politica keynesiana
“Lo sguardo consapevole della sfida in campo - capace di scacciare la malinconia civile e sociale che ci avvolge - riappare come segno di reciprocità collettiva e rimuove la negligenza istituzionale che ha dominato negli ultimi trenta anni”.

Pasquale Persico
Nel breve termine, l’unica politica economica praticabile è necessariamente basata sulla espansione della spesa pubblica, con una molteplicità di funzioni: contenimento della pandemia, ristoro per i settori e le fasce sociali colpite, stimolo dei consumi e degli investimenti privati. E' questa l’analisi di Pasquale Lucio Scandizzo, che compare su formiche.net. Per Scandizzo la ripartenza dell’economia nel terzo trimestre, che aveva fatto sperare in un rapido recupero dei settori più colpiti, appare, ora, molto meno incoraggiante. Ciò nonostante, lo scenario internazionale continua a presentare segnali positivi, quali il rimbalzo degli scambi commerciali, il ritorno della crescita in economia in Cina e, seppure in tono minore, anche negli Stati Uniti, e la tenuta complessiva dei mercati finanziari. Sembra, quindi, prudente attendersi un quarto trimestre con performance meno positive di quanto ci si aspettava, e con implicazioni negative sull’intero prossimo anno, ma non un tracollo economico e finanziario. La narrativa sulla natura salvifica dei fondi europei, per Scandizzo, si delinea, quindi, compromessa dal fatto che l’approvazione non sembra coincidere con una reale svolta europea nelle politiche fiscali resilienti, ma anche con la necessità di intervenire immediatamente con tutte le risorse disponibili, per fare fronte a un peggioramento inatteso, simultaneo e drammatico della situazione economica e sanitaria.
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Punti di forza e criticità analizzati da Confartigianato con particolare riferimento alla situazione attuale (tra crisi Covid e lenta ripartenza).
Moda, le imprese scelgono investimenti green
Italia leader nell’area Ue. Con oltre 472 mila addetti è il primo Paese nell’Europa a 27 per occupazione dei settori del tessile, abbigliamento e pelli. Ripresa trainata da investimenti (1,1 miliardi di euro).

Made in Italy
(Fonte: confartigianato.it/ 23.10.2020)
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