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Salerno Economy IX.07 – 21.02.2020

Ma che tipo di “offerta” viene fuori da questo innovativo sistema di contatto con l’elettorato?

I “racconti” della rete e il consenso reale

Internet è un “pezzo” importante e strategico per l’acquisizione di consenso politico, ma spalanca altri mondi rilevanti. Ma c’è tutto un “mondo” che capta male o “non bene” quanto proviene dal digitale. Un “mondo” che determina e riversa consensi fondamentali per vincere.
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Prospettive
La domanda che sorge spontanea – approfondendo, in qualche modo, quanto accade tra i partiti per aggregare nuove energie e stimolare ulteriore partecipazione – è legata alla necessaria comprensione (non sempre semplice, per la verità) delle varie “opzioni” che vengono sistematicamente lanciate all’elettorato potenziale delle forze politiche. Si avverte la sensazione di trovarsi di fronte una serie di “creazioni” senza dubbio articolate e approfondite che hanno un solo obiettivo: “caricare” in barca persone motivate (e, pare di capire, non del tutto sprovviste di cultura “politica”) in modo da ampliare il “patrimonio” di riferimento delle singole forze in campo. Insomma, i partiti fanno propaganda e marketing “acquisitivo” sfruttando fino in fondo le opportunità oggi rese disponibili dalla rete. Si lavora, quindi, senza trascurare nulla, avendo la consapevolezza che soprattutto le giovani generazioni possono essere “intercettate” con queste modalità.
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Quale "miopia" politica è in grado di favorire una governance interistituzionale, internazionale, collaborativa e lungimirante?

Amartya Sen, la Treccani e gli investimenti strategici

Differenziarsi da scelte generiche e improduttive implica un salto di scala nel costruire una grande sinistra che possa condividere valori essenziali nell’ambito della giusta distribuzione dei diritti e dei doveri.
Foto Pasquale Persico
Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Il “bivio” politico si presenta ogni volta che si deve scegliere tra un mondo di possibilità e un mondo di fallimenti. Come si fa allora a fare questa scelta nel tumultuoso presente? Un saggio di Amartya Sen ispira nuovi ragionamenti. La riflessione - oggi assente nel bla bla della politica economica - riguarda come definire un investimento o un’infrastruttura strategica e con quale finanza si realizza. Nel ricordare Alfredo Reichlin non posso non tenere conto che, nel tentativo di portare il Dipartimento di Scienze Economiche dell’Università di Salerno ad essere inserito nella graduatoria di quelli nazionali, la bravissima economista Lucrezia Reichlin, oggi con ampio e meritato riconoscimento internazionale, figlia di Pietro, vinse la cattedra di professore associato in Econometria presso quel Dipartimento che si apriva alla competizione internazionale. Ma tale esito fu ostacolato da colleghi che non tolleravano la possibilità che un docente potesse lavorare in due Università europee e tale "miopia" strategica servì solo a conservare la loro presenza-assenza. Ecco il tema dell’investimento strategico condiviso da Amartya Sen: differenziarsi dall’investimento generico implica un salto di scala nel fare una grande sinistra che possa condividere valori essenziali della distribuzione dei diritti e dei doveri.

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L’intervento del presidente di Agricola Vallepiana inviato a www.salernoeconomy.it.

A volte mi convinco che smetterò di allevare

“Così rientro tra gli ottantamila colleghi che negli ultimi trent’anni hanno smesso di produrre latte in Italia: siamo purtroppo la maggioranza e possiamo fare solo gli auguri a chi resta”.
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Gioacchino Majone
di Gioacchino Majone*

Da medico, napoletano, nonché allevatore da cinquant’anni, sono veramente mortificato di ascoltare ogni giorno gente che non beve più latte, oppure, se lo beve, utilizza latte “sbagliato”, che nulla più possiede del vero latte. Sono per fortuna in vigore in Italia le leggi più severe sulla produzione - una qualità unica di latte fresco - di Alta Qualità che da quarant’anni ha già definito la vera tracciabilità e soprattutto individuato parametri sulle proteine (almeno 32 gr per litro), unici nel panorama mondiale, oltre ad avere previsto precisi e severi riferimenti sulla carica batterica e sulle cellule somatiche. Aveva, inoltre, definito tempi e ulteriori criteri (sieroproteine) che veramente tutelavano il consumatore ed offrivano un prodotto eccezionale; un prodotto che salvaguardava anche il produttore allevatore: consumatore e produttore, i due anelli deboli della catena da sempre mortificati da sistemi tecnologici che hanno alla base della propria filosofia il profitto e non sempre la tutela della salute. Tutto questo aveva funzionato per anni ma, poi, a certa industria il sistema di tracciabilità così rigido dava fastidio (obbligatoria la registrazione anche dell’ora di mungitura e della targa della cisterna, eravamo nel 1985).

* Presidente Agricola Vallepiana Srl
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Le opportunità rischiano spesso di non essere colte per i ritardi nell’espansione della banda larga nelle zone interne e montane.

Agricoltura 4.0, mercato da 400 milioni

Coldiretti: “Ottimizzazione produttiva e qualitativa, riduzione dei costi aziendali, minimizzazione degli impatti ambientali con sementi, fertilizzanti, agrofarmaci fino al taglio dell’uso di acqua e del consumo di carburanti”.
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Innovazione
“Dai sistemi gps all’utilizzo dei droni, dai sensori nei campi alle etichette intelligenti fino ai sistemi di avanguardia nella produzione ecocompatibile, il mercato dell’agricoltura di precisione in Italia vale oltre 400 milioni di euro”. E’ questo il dato che emerge dall’analisi Coldiretti, in base ai dati dell’Osservatorio Smart AgriFood, divulgata in occasione della Fieragicola di Verona dove è stato presentato il primo sistema integrato nel Portale del Socio della Coldiretti per la gestione on line dell’azienda agricola “con lettura in tempo reale dello stato di salute delle coltivazioni, dati su previsioni meteo e temperature, fertilità dei terreni e stress idrico. Un sistema – evidenzia la Coldiretti – per aiutare gli agricoltori ad ottimizzare le rese e la produttività e affrontare le nuove sfide dei cambiamenti climatici”. L’applicazione Demetra - basata sulle tecnologie Abaco presentata da Coldiretti – “è il primo software agricolo aperto e condiviso dove i dati raccolti vengono valorizzati come patrimonio a disposizione di tutti. Una vera e propria rivoluzione che porta gli agricoltori direttamente nel mondo dell’agricoltura 4.0 di precisione dotandoli di un sistema avanzato di monitoraggio e controllo indispensabile per una gestione efficiente e sostenibile delle colture in campo”. Le nuove tecnologie in agricoltura “si applicano anche ai macchinari, infatti in Italia – spiega Coldiretti – sono già 1600 le mietitrebbie con sistema di mappatura delle produzioni, mentre sono in continua espansione i trattori con guida satellitare Global Navigation Satellite System”.
(Fonte: coldiretti.it/ 30.01.2020)
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Nutrirsi secondo il calendario di madre natura non può che farci bene.

La detox? Post Carnevale

Ecco qualche dritta per seguire per un po’ di tempo una dieta disintossicante. Bere due litri di acqua al giorno, consumare frutta e verdura rigorosamente di stagione, mangiare in maniera bilanciata tutti i nutrienti necessari al nostro organismo, tra carboidrati, proteine, vitamine, sali minerali.
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Depurazione
di Maristella Di Martino

Dieta detox? In tanti mi chiedono come si può stare in forma soprattutto in questo periodo con gli eccessi legati ai dolci di Carnevale… Beh, la mia risposta è sempre la stessa: la detox non fa miracoli e io non sono per nessuna dieta specifica perché l’alimentazione deve diventare un modus vivendi quotidiano in modo, poi, da poterci concedere qualche eccesso ogni tanto. E poi qualche sana abitudine non guasta di certo. Mi riferisco al diktat di bere due litri di acqua al giorno che aiuta a perdere peso perché ci fa sgonfiare eliminando tossine e liquidi, così come al consumo settimanale di frutta e verdura, rigorosamente di stagione, insieme al mangiare in maniera bilanciata tutti i nutrienti necessari al nostro organismo, tra carboidrati, proteine, vitamine, sali minerali etc.

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