contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

Lo speciale »

Premialità fiscale indispensabile per rilanciare la filiera delle costruzioni.
Edilizia, incentivi ok
Confartigianato. Tra ottobre 2010 e luglio 2017 le famiglie hanno speso 169,1 miliardi, pari ad una media di 24,7 miliardi l’anno, per ristrutturare casa e per renderla più efficiente dal punto di vista energetico.

Per un comparto come le costruzioni ancora non emerso dalla grave crisi degli anni scorsi – ma, anzi, alle prese con complesse criticità dal punto di vista occupazionale e produttivo – la “ricetta” per uscire al tunnel prevede necessariamente il ricorso ad un più ampio coinvolgimento nelle dinamiche del riuso urbano, della ristrutturazione e dell’efficientamento energetico delle abitazioni. La conferma che la strada giusta sia propria questa – o, almeno, una delle direttici di marcia imprescindibili – arriva da uno studio di Confartigianato. A livello nazionale “sono 2.771.000 i proprietari di immobili intenzionati ad effettuare nei prossimi 12 mesi un intervento di manutenzione sulla propria abitazione”. Il dato emerge dall’analisi che Confartigianato ha dedicato all’utilizzo degli incentivi fiscali per le ristrutturazioni edili e il risparmio energetico. “Tra ottobre 2010 e luglio 2017 – si legge in una nota di sintesi – le famiglie italiane hanno speso 169,1 miliardi, pari ad una media di 24,7 miliardi l’anno, per ristrutturare casa e per renderla più efficiente dal punto di vista energetico. La spesa rilevata nei dodici mesi tra giugno 2016 e luglio 2017 è aumentata dello 0,6% su base annua”. “In crescita – si legge ancora nella nota – soprattutto la richiesta di incentivi per gli interventi di risparmio ed efficienza energetica: nel 2016 sono state presentate 408.032 domande, per un spesa complessiva di 3,4 miliardi, con un aumento del 21,5% del numero di domande rispetto al 2015”.

Il valore delle detrazioni.

Sempre a livello nazionale “il valore delle detrazioni Irpef per recupero del patrimonio edilizio e risparmio energetico è stato pari a 5,8 miliardi nel 2015. Le detrazioni più richieste sono quelle connesse agli interventi di recupero del patrimonio edilizio che ammontano a 4.703 milioni di euro e sono pari all’81,4% delle detrazioni che interessano la filiera della casa, mentre quelle per interventi di efficientamento energetico ammontano a 1.071 milioni di euro, pari al restante 18,6% delle detrazioni che interessano la filiera della casa”.

Le dinamiche sui territori.

“La classifica regionale vede in testa la Provincia Autonoma di Trento per il maggiore utilizzo degli incentivi per le ristrutturazioni con un’incidenza dell’1,37% dell’ammontare delle detrazioni sul reddito complessivo regionale. Segue la Provincia Autonoma di Bolzano (1,07%) e terzo posto per la Valle d’Aosta (1,06%). Fanalino di coda la Calabria, con un’incidenza dello 0,30% delle detrazioni sul reddito regionale”.

Il commento di Confartigianato.

“Gli incentivi per le ristrutturazioni – sottolinea il Presidente di Anaepa Confartigianato Edilizia Arnaldo Redaelli – sono fondamentali per contribuire ad attenuare le difficoltà delle imprese dell’edilizia”. Secondo l’analisi di Confartigianato, “il settore delle costruzioni, nel quale operano 505.433 imprese artigiane pari al 60,2% delle aziende del settore, stenta a manifestare segni di ripresa. La produzione del settore nei primi sette mesi dell’anno ha registrato un calo dello 0,4% e nel secondo trimestre di quest’anno l’occupazione è diminuita del 2,1%”.

“Per risollevare le imprese delle costruzioni – aggiunge il Presidente Redaelli – bisogna puntare su misure che favoriscano la manutenzione del patrimonio immobiliare. Per questo vanno rese permanenti le detrazioni fiscali per gli interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico degli edifici. Oltre a rilanciare le imprese delle costruzioni, si coglierebbero più obiettivi: riqualificazione del patrimonio immobiliare il 60% del quale risale a prima degli anni ‘70, emersione di attività irregolari e gettito per lo Stato, risparmio energetico e difesa dell’ambiente”.

Sul fronte dell’impatto ambientale, dallo studio di Confartigianato emerge che “gli interventi sostenuti dall’ecobonus hanno prodotto un effetto positivo: dal 2007 al 2016 hanno permesso un risparmio di energia di 12.886 Gwh. Il maggiore risparmio deriva dalla coibentazione di superfici opache e sostituzione di infissi (49,1%) e dall’impiego di impianti di riscaldamento efficienti (39,8%)”.

(Fonte: confartigianato.it/ 23.09.2017)

immagine lo speciale 1 costruzioni
La leva fiscale determinante per supportare l'edilizia
Back To Top
Cerca