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di Diletta Turco
I primi giorni sono stati difficili, per via dell’impossibilità di poter scaricare l’applicazione e inserire correttamente i propri dati, ma l’operazione Cashback è ufficialmente partita. Innanzitutto, cosa è: non è altro che un programma di digitalizzazione “spinta” dei pagamenti a favore di un progressivo abbandono dell’uso del contante nelle transazioni quotidiane. Ma cosa serve per essere un membro a tutti i diritti del progetto Cashless Italia? Tre cose: una identità digitale (che derivi dallo Spid o da una semplice carta di identità elettronica con annesso, però, lettore di codici), un conto corrente con almeno 2 centesimi sopra (è il costo simbolico dell’avvenuta registrazione al sistema dei metodi di pagamento) e, ovviamente, l’app “Io”. Che, al netto dell’operazione Cashback, ha una sezione che riguarda anche i documenti relativi alla titolarità delle autovetture intestate a proprio nome.
Cosa copre e cosa è “out”.
Tutte le spese effettuate nei negozi “fisici” oppure i costi di interventi di artigiani o professionisti pagati digitalmente (l’idraulico piuttosto che l’avvocato, il falegname piuttosto che il commercialista). Non vale, invece, per l’“e shopping”, ossia per gli acquisti su piattaforme di vendita on line.
Il rimborso?
In linea di massima, il rimborso previsto è del 10% delle proprie spese, fino ad un massimo di 150 euro, ma solo se si rientra in determinati flussi di spesa.
Come funziona.
Nella speciale edizione natalizia, per avere diritto ai rimborsi occorrerà fare almeno dieci pagamenti digitali entro la fine del mese. Mentre, nel complesso, il programma prevede blocchi semestrali per le spese e i relativi rimborsi. Per ottenerli, occorre effettuare almeno 50 pagamenti con bancomat, carte di credito o app.
Quando arrivano i rimborsi?
Può diventare un problema, perché in questo periodo ultra/sperimentale, iniziato l’8 dicembre, inizialmente i rimborsi erano stati annunciati già entro la fine dell’anno. Non sarà così, perché i beneficiari vedranno il 10% di quanto speso nuovamente accreditato sul proprio conto entro il prossimo mese di febbraio.
Operazione partita