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Al via il percorso organizzativo della seconda edizione della rassegna di corti d’autore in programma a Salerno dal 24 al 26 maggio 2019.
“MED LIMES”, il Mediterraneo nel cortile di casa
L’impegno della Fonmed per contribuire ad una più generale presa di coscienza di quanto accade non solo alle porte dell’Italia, ma all’interno dei territori nei quali quotidianamente si svolge la nostra vita.

di Giuliano D’Antonio*

Stiamo assistendo da alcuni anni a questa parte ad una progressiva rimozione collettiva di diverse “patologie” – o , se vogliamo, effetti collaterali – del ciclo economico esteso catalogato come processo di globalizzazione. In particolare, nella narrazione più diffusa si tende ad enfatizzarne i “punti di forza” e a sottodimensionarne, invece, le “criticità”. Va detto con forza che queste cosiddette “criticità” investono milioni e milioni di persone che sono venute a trovarsi (all’interno ed all’esterno delle democrazie occidentali e dei Paesi ad alto tasso di redditualità media, i Paesi, per così dire, ricchi) in condizioni di marginalità da vari punti di vista (non solo economica, per intenderci).  E’ necessario, inoltre, aggiungere che più di recente proprio la polarizzazione del benessere e la sempre più percepibile differenza di qualità e di stili di vita tra ampie fasce di popolazione tra Nord e Sud del mondo – ma anche tra Nord e Sud dei vari continenti e di un numero consistente di stessi Paesi (tra cui l’Italia) – hanno generato fenomeni di populismo politico spesso sfocianti in forme di sovranismo che, in qualche modo, sono ancora descritte in maniera strumentale dalle altre forze politiche che, evidentemente, si soffermano sulla speculazione – dal punto di vista del tentativo di recupero del consenso – di breve periodo e non si concentrano, come dovrebbero, sull’analisi delle cause e sugli errori alla base del sorgere di questi movimenti che molto probabilmente si apprestano ad avere una maggiore rappresentanza anche nel Parlamento Europeo per il cui rinnovo si voterà nel maggio del 2019.

Alla luce di tale scenario qui sinteticamente descritto, diventano ulteriormente – se possibile – importanti alcune tematiche fin ad oggi ritenute “appannaggio” di una fascia non numericamente maggioritaria di cittadini che, però, è in forte e costante crescita, perché, evidentemente, si amplia la consapevolezza della gravità della situazione. Una situazione – è bene rimarcarlo – che invade e pervade ogni giorno di più la quotidianità dei Paesi “benestanti” che, almeno fino a questo momento, hanno preferito seguire una politica miope e respingente, incapace di gestire e governare problemi di portata planetaria ed illudendosi che alzando muri e barricate di ogni genere si possa preservare la maggiore ricchezza o il migliore tenore di vita.

Per questo complesso di motivazioni la FONMED (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo nel Mediterraneo) – che ho l’onore di presiedere – ben consapevole della dimensione reale delle problematiche che abbiamo di fronte, prova, nel suo piccolo, ad offrire il proprio contributo per sostenere, promuovere e sviluppare tutte le pratiche che si ispirano a principi etici e di salvaguardia delle risorse naturali del pianeta, oltre che, naturalmente, ogni azione finalizzata alla tutela dei diritti fondamentali dell’uomo. Lo scopo della Fondazione è, in sintesi, contribuire alla crescita sociale e culturale, valorizzando le biodiversità, le tradizioni culturali ed il patrimonio artistico. Ma, soprattutto, accendere i riflettori dal basso sulle tante emergenze che, invece, vengono rimosse o, comunque, affrontate in maniera troppo subalterna alla strumentalità della politica.

E’ in questo contesto che si inserisce l’organizzazione della rassegna di cortometraggi cinematografici “MED LIMES – ai Confini del Mediterraneo”, giunta alla seconda edizione in programma a Salerno dal 24 al 26 maggio 2019. Alla luce dei positivi riscontri fin qui ottenuti, proponendo nuovamente i “corti d’autore”, si intende puntare l’attenzione su alcuni dei temi più rilevanti dal punto di vista sociale ed economico della nostra epoca: il dramma dell’immigrazione, la scarsità di risorse idriche e alimentari, la discriminazione razziale.

L’obiettivo è diffondere sempre di più la conoscenza di queste problematiche al fine di contribuire ad una più generale presa di coscienza di quanto accade ai confini e nelle acque del Mediterraneo, in pratica non solo alle porte di casa nostra, ma all’interno dei territori nei quali quotidianamente si svolge la nostra vita.

*Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)

Foto D’Antonio Giuliano
Giuliano D'Antonio
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