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Lo speciale 2 »

Le elaborazioni dell'Ismea sui dati Istat riferiti a tutto il 2017.
Vino, l’export sfiora i 6 miliardi
Le performance migliori fuori dai confini comunitari (+8%) con introiti in crescita del 9%, mentre all'interno della Ue si è registrato +1% in volume e +4% in valore.

Il vino Made in Italy si conferma in buona salute e molto apprezzato all’estero, sebbene nei confini europei la concorrenza di Francia e Spagna sia sempre molto agguerrita. “Da gennaio a dicembre 2017 – si legge in una nota di sintesi di Ismea – sono stati esportati 21,4 milioni di ettolitri di vini e mosti, con un aumento del 4% sullo stesso periodo dell’anno precedente, consolidando un trend in atto già dalla fine del 2016. Il valore dell’export italiano, intanto, ha sfiorato i 6 miliardi di euro con un incremento più che proporzionale (+6,4%%) rispetto ai volumi, a dimostrazione che anche il valore medio dei prodotti italiani consegnati oltre frontiera si è mosso su un terreno positivo”. “Raggiunto quindi il traguardo dei sei miliardi per quest’anno – evidenzia l’Ismea – ora è nel mirino quello dei 6,5 miliardi previsti da Ismea entro il 2020. Il risultato del 2017, nonostante la progressione sia a volume che a valore, non accontenta pienamente gli operatori che auspicavano una maggior accelerazione delle esportazioni italiane e soprattutto un aumento della quota di mercato su alcuni mercati target. La Francia, peraltro, ha raggiunto risultati ancora migliori di quelli italiani superando in base ai dati oggi disponibili i 9 miliardi di euro con una progressione del 10%. Bene anche la Spagna con 2,8 miliardi di euro e una crescita che, secondo dati non definitivi, si attesta al +6%, mentre i quasi 23 milioni di ettolitri esportati le assicurano anche quest’anno il primato dei volumi tra i Paesi fornitori”.

“Scorrendo la graduatoria dei principali Paesi clienti – aggiunge Ismea – si osserva che le performance migliori si sono avute fuori dai confini comunitari. Nei Paesi terzi, infatti, è stato esportato l’8% in più rispetto ai primi 2016 con introiti in crescita del 9%, mentre all’interno della Ue si è registrato +1% in volume e +4% in valore. In termini di quote, nel 2017 i Paesi terzi rappresentano il 34% delle esportazioni in quantità e il 49% dei relativi introiti”.

La mappa dell’export.

“Scendendo nel dettaglio dei Paesi clienti – specifica Ismea – si osserva la buona ripresa della domanda britannica e tedesca. Negli Stati Uniti l’export è cresciuto meno del 2% a volume mentre a valore ha raggiunto il +4%. Hanno sofferto i vini fermi in bottiglia, mentre gli spumanti sono cresciuti del 14% a volume e del 16% a valore.  È proprio il risultato negli Stati Uniti ad aver causato qualche malumore agli operatori italiani. Nel 2017, infatti, secondo dati IHS/Gta, l’import statunitense ha segnato un nuovo record, superando 12 milioni di ettolitri (+9% sul 2016). La prima cosa che si osserva scorrendo la graduatoria dei Paesi fornitori è proprio la non brillante performance dell’Italia, mentre la Francia ha messo a segno un +16% a volume e+13% a valore. L’Italia resta così il leader delle forniture in volume, ma perde quello in valore a favore proprio del Paese Transalpino. I cinque milioni di euro complessivi di distacco, comunque, non devono creare particolari allarmi ma restano un segnale da non sottovalutare.  Decisamente positivo il risultato delle esportazioni italiane in Cina trainate dai vini in bottiglia, che hanno messo a segno un +26% a volume e +29% a valore rispetto al 2016, e dai vini spumanti.  Importante anche l’aumento dei vini in cisterna (praticamente raddoppiati rispetto al 2016), sebbene questo segmento abbia un peso limitato nelle esportazioni italiane verso il mercato cinese. Nonostante questa performance di tutto rispetto l’Italia non è riuscita a guadagnare posizioni sul mercato cinese dove resta il quinto fornitore sia in termini quantitativi che in valore. In Russia sembra un buon momento per tutti i segmenti del vino italiano a partire dai vini in bottiglia (+45% in volume e in valore) che rappresentano il 49% del totale esportato dall’Italia in Russia, Di tutto rispetto anche il +33% messo a segno dagli spumanti”.

(Fonte: ismea.it/ 16.03.2018)

 

Vino Lo Speciale 2
Grande appeal all'estero
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