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Arrivano ulteriori ed importanti conferme sul grado di attrattività dei visitatori stranieri da parte del nostro sistema turistico. “L’Italia rimane tra le destinazioni più apprezzate dai cittadini europei: tanto che oltre 8 su 10 (86%) vorrebbero visitarla per una vacanza, attirati dal patrimonio di cultura, arte e storia, dai paesaggi naturali, dal clima mite ed ovviamente dal buon cibo”. E’ questo il quadro delineato da un’indagine condotta da Swg/Confesercenti in Gran Bretagna, Spagna, Francia, Polonia, Germania, Svezia e Paesi Bassi che “nel loro insieme – si legge in una nota di sintesi – rappresentano il quadro europeo”. La valutazione che emerge è “molto positiva sul nostro Paese tra gli eventuali turisti: in una scala da 1 a 10, il voto medio assegnato alla destinazione Italia è superiore al sette (7,3)”.
La propensione a visitare l’Italia.
“Il giudizio positivo è confermato – si legge ancora nella nota di sintesi della Confesercenti – dalla propensione a visitare il nostro Paese. L’86% degli intervistati farebbe una vacanza in Italia: al primo posto dei papabili turisti c’è la Svezia con il 91% delle preferenze, seguita da Spagna (il 90%) e Germania (90%). Subito dopo troviamo la Gran Bretagna (l’87%), la Polonia (82%), la Francia (81%) ed i Paesi Bassi (81%). Decisamente più scarno il fronte del no: soltanto tra il 3% e il 9% rigettano l’ipotesi di un viaggio nel nostro paese: la percentuale più bassa è in Svezia e Spagna (il 3%), la più alta nei Paesi Bassi (il 9%)”.
Le motivazione della scelta/Italia.
“Analizzando le motivazioni che stimolano gli abitanti dei Paesi europei a visitare il nostro Paese e che favoriscono gli arrivi – spiega la nota – si osserva che al primo posto vi sono i monumenti, l’arte e le città. Sono il grande retaggio del nostro Paese e rimangono inimitabili. Molto importanti risultano anche, ma sono lievemente meno motivanti, le bellezze naturali ed il cibo, probabilmente perché si possono trovare anche in altri Paesi queste caratteristiche. Segue il clima: anche questo aspetto ha un buon rilievo e, probabilmente, accompagna bene le prime due scelte”.
Le differenze tra le priorità degli stranieri.
In alcuni Paesi si punta di più sulle bellezze naturali “come Germania (il 64%), Gran Bretagna (il 61%) e Paesi Bassi (il 54%)”; in altri “sul patrimonio storico, culturale ed artistico: al primo posto troviamo la Spagna con l’82% delle preferenze, seguita da Polonia con il 79% e Francia con il 72%”. In Svezia si indica “prioritariamente, invece, il cibo: il 73% degli intervistati”. Ma è anche lo stile di vita tipicamente italiano a suscitare grande attenzione. “Lo sceglie il 28% in Germania, il 26% in Svezia e Francia, il 23% in Spagna, per ultimi i Paesi Bassi (19%) e la Gran Bretagna (18%)”. Da registrare con attenzione “la percentuale di coloro che in Polonia valuterebbe l’Italia come meta di viaggio per pellegrinaggi e visite religiose, mentre una percentuale non trascurabile in Gran Bretagna, il 14%, sceglierebbe il Belpaese per visitare fiere e manifestazioni”.
Gli elementi di negatività.
Non mancano, però, elementi di percezione negativa. “Come, ad esempio, quelli relativi – evidenzia la nota della Confesercenti – ad una supposta pericolosità sociale e criminale dell’Italia: è la prima causa, secondo la ricerca, per cui si preferirebbe non visitare il nostro Paese. Una cattiva reputazione consolidatasi nel tempo, che dobbiamo scrollarci. Ma tra i fattori respingenti, ci sono anche i costi della permanenza turistica in Italia e timori legati alla crisi migratoria e alla disponibilità e sicurezza delle infrastrutture”.
Emergono alcune diversità, tra i Paesi analizzati, nella percezione degli aspetti negativi. “La Polonia è al primo posto nel segnalare la pericolosità sociale e la criminalità (il 43%), seguita dalla Francia (il 33%), dalla Svezia (il 31%) e dalla Spagna (il 27%). Gran Bretagna, Germania e Paesi Bassi esprimono, invece, lo stesso livello di preoccupazione (il 25%) per questo aspetto”.
Il costo economico “è segnalato, invece, soprattutto da Spagna e Gran Bretagna (il 35%) come motivo per rinunciare, seguite da Polonia e Svezia (il 28%), Paesi Bassi (24%), Germania (23%) e Francia per ultima (16%).
Per la crisi migratoria “esprimono una certa apprensione gli intervistati di Polonia (il 42%) Francia (il 33%), Germania (il 32%), mentre si riduce per quelli della Svezia (il 21%), della Spagna e Paesi Bassi (il 19%) e della Gran Bretagna (il 17%)”.
Le conseguenze dell’instabilità economica italiana “destano qualche perplessità soprattutto per Spagna (22%) e Paesi Bassi (21%)”. Emerge anche “una certa preoccupazione dei potenziali turisti tedeschi per le difficoltà nei collegamenti: sono il 20% a segnalarlo, mentre un 15% di spagnoli ritiene che in altri Paesi, rispetto all’Italia, i servizi al turista siano migliori”.
Il commento della Confesercenti.
“Siamo contenti – afferma il presidente di Assoturismo Confesercenti Vittorio Messina -che il nostro Paese sia in cima ai pensieri dei turisti stranieri. Proprio per questo, come operatori del settore, dobbiamo continuare a lavorare per rendere il prodotto turistico Italia sempre più godibile. Un prodotto turistico globale in cui gli operatori turistici forniscono i propri servizi che devono essere sempre più mirati e di qualità. Per questo la formazione continua di risorse umane motivate, altamente qualificate e professionali rappresenta una leva strategica fondamentale per favorire e migliorare l’attrattività turistica dei nostri territori”.
(Fonte: confesercenti.it/ 29.09.2018)

Prodotto/Italia molto attrattivo