contatore visite free skip to Main Content
info@salernoeconomy.it

I numeri dell'economia »

La piattaforma programmatica presentata nel corso del congresso provinciale dell’organizzazione sindacale.
Spinelli (Feneal Uil): “Grandi opere, ma anche edilizia green”
Ancora grave la crisi del comparto delle costruzioni. La massa salariale in termini reali scende da 97 milioni e 854 mila euro a 75 milioni e 834 mila euro. Persi in un anno (2016/2017) 22 milioni di euro (-22,50%).

“I dati – fonte Cassa edile – ci dicono con chiarezza che siamo in una fase di tracollo delle costruzioni in provincia di Salerno”. Patrizia Spinelli, segretario della Feneal Uil della provincia di Salerno, lancia l’allarme dal palco del diciassettesimo congresso dell’organizzazione sindacale da lei guidata, ma mette sul tavolo anche una serie di proposte che delineano il quadro di un comparto chiamato a realizzare un percorso di cambiamento profondo – sia in termini di evoluzione formativa delle maestranze, che dal punto di vista della specializzazione delle imprese – per agganciare la ripartenza del ciclo economico manifestatasi nell’ultimo anno senza sfiorare, però, l’edilizia nel territorio salernitano.

I numeri del tracollo.

Le imprese attive al 30 settembre 2017 erano 2.977 rispetto alle 3.212 al 31 ottobre 2016: 235 in meno (il -7,32 per cento). Ma il numero di quelle in regola con i versamenti alla Cassa Edile è sensibilmente inferiore: 2.634, numero peraltro in diminuzione rispetto al 31 ottobre 2016 (333 in meno per essere precisi). La parabola negativa investe in pieno gli operatori attivi che calano da 12.590  a 10.183 (-2.407, -19,12%). Ma è la massa salariale che fornisce la dimensione della crisi. Si passa in termini figurativi dagli oltre 105 milioni del 2016 agli 87 del 2017 con una perdita di 18 milioni e 332 mila euro. E in termini reali i salari effettivamente erogati scendono da 97 milioni e 854 mila euro a 75 milioni e 834 mila euro. Si sono persi circa 22 milioni di euro (-22,50%). Le ore ordinarie di lavoro per le quali sono stati effettivamente versati i contributi nel 2017 sono state 7 milioni e 248 mila a fronte di 9 milioni e 377 mila nel 2016 (-2 milioni e 128 mila, -22,70%). Ed è proprio in base a questi numeri che – dice Spinelli – “occorre prendere atto che l’edilizia in provincia di Salerno è di fatto ferma e che, considerando il lungo ciclo recessivo, ce n’è abbastanza per chiedere con fermezza un Tavolo permanente Anti-crisi presso la Prefettura di Salerno”.

Le proposte della Feneal Uil.

Nella relazione della segretaria sono tre i riferimenti prioritari per il rilancio del settore edile. A partire dal Piano Urbanistico Comunale di Salerno. “Dobbiamo metterci in sintonia – si legge nel documento – prima di tutto con la reale domanda del mercato dell’edilizia che non prevede grandi prospettive per le nuove costruzioni, ma offre ottime opportunità per il riuso intelligente del patrimonio abitativo esistente: ristrutturazioni nel segno dell’efficientamento energetico e green; potenziamento anti-sismico; cablaggio; manutenzione del verde condominiale; ciclo autonomo e bonifica dell’acqua potabile e delle acque reflue. E’ in questo modo che ci si incammina sulla strada giusta per arrivare ad una vera smart city”. “Se crediamo veramente nella città turistica, e noi ci crediamo e ne siamo convinti, acceleriamo fin da subito – sottolinea ancora Spinelli – il recupero della balneabilità del litorale di Salerno e riprendiamoci il nostro mare: così si diventa una città turistica a tutti gli effetti, con ricadute economiche e posti di lavoro consistenti e duraturi. E, ovviamente, dotiamoci di una rete fognaria e di depurazione adeguata, funzionale ed in grado di reggere l’impatto dei residenti e dei visitatori in soggiorno”.

La seconda directory ritenuta strategica riguarda l’utilizzo dei fondi Ue. “Abbiamo bene in mente – si legge nella relazione della segretaria – che l’accelerazione della spesa dei fondi strutturali in Campania alcuni anni fa si è tradotta in una spinta non indifferente non solo all’edilizia ma alla sua filiera estesa. E, allora, è chiaro che opere come il potenziamento infrastrutturale dell’aeroporto, l’ammodernamento secondo gli standard autostradali della Salerno-Avellino, il prolungamento della metropolitana dallo stadio Arechi a Pontecagnano da un lato e da Mercato San Severino all’Ateneo di Fisciano dall’altro, rappresentano opportunità irrinunciabili per il nostro territorio in termini di sviluppo economico e sociale prima di tutto, ma anche di occupazione e investimenti capaci di mettere in moto una dinamica positiva di media e lunga durata. Se riuscissimo a fare partire in tempi brevi solo alcuni dei cantieri di cui si parla da anni, l’edilizia ed il suo indotto occupazionale potrebbero certamente inaugurare un ciclo indispensabile per creare più occupazione e più ricchezza per il nostro territorio”

La terza occasione rilevante viene individuata nella Zona Economica Speciale e logistica integrata. “La sua importanza strategica va ben al di la del legame strutturale con il porto di Salerno, perché avere l’opportunità di realizzare sul nostro territorio la Zes significa attivare un forte stimolo all’infittimento del tessuto produttivo regionale, attraendo investimenti esterni all’area provinciale. E’ questa la versa sfida della Zes. Non solo offrire alle imprese locali ulteriori opportunità di crescita – questo va da sé – ma soprattutto aumentare il potenziale attrattivo mettendo a sistema la localizzazione dei nuovi investimenti ed integrandoli con una rete logistica ancora più competitiva”.

“La Zes, quindi, non è da intendersi soltanto come un’area a vantaggio fiscale, ma – dove funziona, come in Polonia per esempio – è un vero e proprio attrattore di investimenti che vanno in primo luogo legati al manifatturiero. Se crescono i volumi di produzione del manifatturiero, aumentano le opportunità di lavoro e si rimette in moto anche il meccanismo del comparto dell’edilizia. Oltre, ovviamente, all’incremento degli indicatori di traffico delle merci in uscita dal porto di Salerno”.

 

Foto Patrizia Spinelli (3)
Patrizia Spinelli (Feneal Uil)
Back To Top
Cerca