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  • Che giorno fa - domenica 22 giugno 2025.
  • Rassegna stampa. Sintesi dei titoli dei quotidiani. 
  • Il Santo del giorno.
  • Corpus Domini.
  • San Paolino di Nola
  • Il Mattino (ed. Salerno)
  • •⁠  ⁠Playout, gara due.
  • Granata ora o mai più  servono due colpi per mantenere la B.
  • Stasera all'Arechi la Salernitana ospita la Samp nello spareggio di ritorno: allerta ordine pubblico.
  • •⁠  ⁠L'ambiente, l'estate. Raddoppiano le fototrappole anti-rifiuti, parte la campagna contro le blatte.
  • "Chiazze a mare, troppi natanti".
  • L'assessore Natella: le fogne non sversano liquami, controlli sulle imbarcazioni.
  • •⁠  ⁠La politica, le Regionali.
  • Sul terzo mandato tensioni Lega-Fi
  • Pd-De Luca, e' gelo.
  • •⁠  ⁠E' scomparso a 85 anni: una vita per l'informazione, la carriera dal Mattino alla Rai.
  • Addio a Corsi, decano dei giornalisti campani e scrittore.
  • •⁠  ⁠la Città 
  • •⁠  ⁠Forza Salernitana, batti tutti!
  • Papocchio playout. Alle 20.30 all’Arechi sfida contro la Sampdoria per restare in Serie B. Sugli spalti in 20mila. Mister Marino: «Crederci». Capitan Ferrari: «Col sangue agli occhi».
  • •⁠  ⁠Pallone di popolo di Dario Cioffi.
  • Ancora 90 minuti a cui aggrapparsi.
  • •⁠  ⁠Salerno.
  • Il teatro Ghirelli nell’abbandono
  • Bando per pochi.
  • •⁠  ⁠Università.
  • Nuovo rettore Adinolfi rilancia
  • "Adesso basta fuga di talenti".
  • •⁠  ⁠Il lutto.
  • Ermanno Corsi, “gigante” del giornalismo innamorato del Sud.
  • •⁠  ⁠le Cronache
  • Il Far West del Ruggi: tra morti sospette e abbandoni.
  • •⁠  ⁠Le accuse.
  • Ruggi, così proprio non va
  • Landi, invertire subito la rotta.
  • •⁠  ⁠Dure denunce su Rai Tre e sullo stato di degrado dell'ospedale
  • L'ultima inchiesta  sulla morte di un feto di 4 mesi.
  • •⁠  ⁠Domani presentazione a Roma del libro.
  • Gargani: Tangentopoli, subito una commissione d'inchiesta
  • "Come i magistrati hanno provato (a rifare l'Italia)".
  • •⁠  ⁠Salernitana: ultima chiamata.
  • Non ci sono più alibi.
  • Due gol per la salvezza, l'Arechi farà la sua parte ma tocca ai giocatori.
  • •⁠  ⁠Storia della Procura di Salerno dal 1979 al 1994 di Michelangelo Russo.
  • Quando la Procura sequestrò il Lungomare.
  • *
  • Corriere del Mezzogiorno (ed. Napoli)
  • Politica.
  • Capri e Ischia "zone disagiate".
  • Primo sì in Regione per la legge che potenzia l'assistenza sanitaria nelle isole del Golfo.
  • la Repubblica (ed. Napoli)
  • Posillipo, la beffa del mare negato libera solo una striscia di spiaggia.
  • *
  • Il Corriere della Sera
  • Israele alza il tiro contro l'Iran.
  • E Trump muove gli aerei bombardieri B-2. Khamenei è introvabile, indicati tre successori.
  • la Repubblica
  • In volo i bombardieri Usa.
  • Trump prepara l'attacco: i B-2 spostati nella base del Pacifico. Raid israeliani sui porti dell'Iran.
  • Il Mattino 
  • Iran, Trump muove i bombardieri.
  • Spostati a Guam sei aerei B-2: trasportano la bomba in grado di colpire i siti nucleari iraniani.
  • Il Sole 24 Ore
  • Prima in Europa.
  • Piazza Affari scatta con le maxi cedole.
  • La Gazzetta dello Sport 
  • Prima la magia di Lautaro poi Carboni nel recupero (2-1).
  • L'INTER SI TIRA SU.
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Salerno Economy XIV.19 – 23.05.2025

Lo scenario internazionale sembra condizionare positivamente il dialogo con i rappresentanti di altri culti e influenza costruttivamente contatti e interrelazioni.

Il Papa: “E’ tempo di dialogare e costruire ponti”

Leone XIV incontra i rappresentanti di altre Chiese e religioni e rilancia: “Insieme possiamo dire no alla guerra e sì alla pace”. Trump lo invita alla Casa Bianca.
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Papa Leone XIV
L’udienza di Leone XIV con i rappresentanti delle altre Chiese e religioni ha avuto un primo e significativo sbocco al di là dello stesso ambito relazionale che pure ha, intelligentemente, conservato. “Insieme possiamo dire no alla guerra e sì alla pace”, ha sintetizzato il Papa che, poi, rivolgendosi agli ebrei, ha aggiunto: “Tempi segnati da malintesi, ora dialogo”. “Sono convinto che, se saremo concordi e liberi da condizionamenti ideologici e politici, potremo essere efficaci nel dire no alla guerra e sì alla pace, no alla corsa agli armamenti e sì al disarmo, no a un’economia che impoverisce i popoli e la Terra e sì allo sviluppo integrale”, ha sottolineato il Pontefice. “A motivo delle radici ebraiche del cristianesimo - ha, poi, aggiunto - tutti i cristiani hanno una relazione particolare con l’ebraismo. La Dichiarazione conciliare Nostra aetate sottolinea la grandezza del patrimonio spirituale comune a cristiani ed ebrei, incoraggiando alla mutua conoscenza e stima. Il dialogo teologico tra cristiani ed ebrei rimane sempre importante e mi sta molto a cuore. Anche in questi tempi difficili, segnati da conflitti e malintesi, è necessario continuare con slancio questo nostro dialogo così prezioso”, ha evidenziato Leone XIV, “che ha, quindi, specificato. “Uno dei punti forti del pontificato di Papa Francesco è stato quello della fraternità universale. Su questo lo Spirito Santo lo ha davvero spinto a fare avanzare a grandi passi le aperture e le iniziative già intraprese dai Pontefici precedenti, soprattutto a partire da San Giovanni XXIII. Il Papa della Fratelli tutti ha promosso sia il cammino ecumenico sia il dialogo interreligioso, e lo ha fatto soprattutto coltivando le relazioni interpersonali, in modo tale che, senza nulla togliere ai legami ecclesiali, fosse sempre valorizzato il tratto umano dell'incontro”, ha specificato ancora il Pontefice, auspicando ancora: “Dio ci aiuti a fare tesoro della sua testimonianza!” Papa Prevost ha, quindi, confermato il cammino sinodale della Chiesa cattolica intrapreso e rafforzato da Bergoglio, aggiungendo: “Consapevole, inoltre, che sinodalità ed ecumenismo sono strettamente collegati, desidero assicurare la mia intenzione di proseguire l’impegno di Papa Francesco nella promozione del carattere sinodale della Chiesa Cattolica e nello sviluppo di forme nuove e concrete per una sempre più intensa sinodalità in campo ecumenico”.
Va detto che il giusto “protagonismo” di Papa Leone XIV nell’affrontare la grave crisi in atto in due aree del pianeta, con due criminali guerre che non accennano a terminare, sollecita interventi che si pongono, molto più spesso di quanto si è portati a credere, il solo obiettivo di annullare quanto sta accadendo, rendendo tutto il resto secondario.
(continua)
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Le aziende che risultano sparite fino a questo momento sono state poco più di settantamila.

Commercio, ricettività e ristorazione, giovani imprenditori in fuga

Analisi Confesercenti: “In cinque anni oltre 35mila imprese under 35 hanno abbandonato il mercato”.
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La crisi dei giovani imprenditori
“L’Italia non è più un Paese per giovani imprenditori? Nei comparti strategici del commercio, della ricettività e della ristorazione, l’impresa giovanile è in caduta libera: tra il 2019 e il 2024 sono scomparsi oltre 35.600 negozi, attività ricettive, bar e ristoranti guidati da under 35, con un calo del -22,9%. Una flessione nettamente più pronunciata di quella complessiva delle imprese (-7,2% dal 2019) e più che quadrupla rispetto alle attività guidate da over 35 (-5%) nei tre settori considerati”. È questo il dato che emerge da un’analisi condotta da Confesercenti “sui dati camerali delle imprese registrate nel commercio, nella ricettività e nei servizi di ristorazione e bar”.
Fa riflettere che solo un’impresa su dieci guidata da giovani. Nel 2024 “le imprese giovanili rappresentano ormai solo il 10% del totale dei comparti considerati. Una quota in netto calo rispetto al 12,1% del 2019, che conferma il ridimensionamento della presenza under 35 nel tessuto imprenditoriale italiano: a livello complessivo, considerando tutti i settori di attività della nostra economia, le imprese giovanili sparite negli ultimi cinque anni sono state poco più di 70mila, di cui circa una su due proprio nel commercio, nel turismo e nella ristorazione”.
La crisi dei centri intermedi e del Centro-Sud.
“Il calo di attività under 35 è più veloce nei centri urbani intermedi. Nei comuni tra i 15.000 e i 50.000 abitanti, le imprese giovanili sono diminuite del 23% dal 2019, in quelli tra i 50.000 e i 250.000 del 24,2%. A livello regionale, le diminuzioni più pronunciate sono nelle regioni del Centro-Sud: Umbria, Sardegna, Calabria, Abruzzo, Sicilia e Toscana, tutte con riduzioni superiori al -24% rispetto a cinque anni fa. La lettura per macroaree rafforza l’allarme: le regioni del Centro segnano una flessione del -25,2%, le Isole del -28,4% e il Mezzogiorno del -25,5%, contro il -17,8% del Nord-Ovest e il -14,3% del Nord-Est”.
Aumenta l’età media degli imprenditori.
“Al calo di attività giovanili corrisponde un invecchiamento complessivo della popolazione imprenditoriale di commercio e turismo, con l’età media che in cinque anni è passata da 50 a poco più di 51 anni (51,3), un aumento di due punti percentuali circa. L’età media risulta più alta in Liguria (54,1 anni), seguita da Valle d’Aosta (53,4), Toscana e Friuli-Venezia Giulia (entrambe 53,1). Nonostante il calo di under 35 sia più accentuato al Centro-Sud, è qui che il tessuto imprenditoriale rimane più giovane: le età medie più basse si registrano in Puglia (49,8 anni), Campania (50,7), Sicilia (50,8) e Lazio (50,4)”.
(confesercenti.it/17.05.2025)
(continua)
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La tecnologia ed i satelliti camminano nello spazio e sono in grado di misurare l’efficacia dei modelli di pianificazione territoriale.

La Biennale di Architettura e l’Urlo degli impatti di CO2

Carlo Ratti e la filosofia sulle città, la parola adattamento deve trovare precise misure di riferimento sulla mitezza del paesaggio.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Oramai la tecnologia ed i satelliti che camminano nello spazio sono in grado di misurare l’efficacia dei nostri modelli di pianificazione territoriale e, quindi, di dare un voto ai piani-paesaggio delle regioni, fino a dettagli specifici sulle singole città o sui paesaggi localizzati, in regressione nei parchi nazionali e regionali. Per Ratti e la filosofia sulle città della sua biennale, la parola adattamento deve trovare delle misure di riferimento sul paesaggio, a livello macro e micro; il progetto con il suo linguaggio deve essere riconnesso a qualche criterio di giudizio che esalti il concetto di adattamento con delle misure di efficacia nella lotta all’emissione di CO2. Questa variabile è proxy misure quantitative di specifici obiettivi di qualità: tutela della biodiversità, transizione ecologica dell’energia, miglioramento delle modalità di produzione in agricoltura, riposizionamento delle variabili ESG, come sintesi delle economie di scopo e di varietà delle imprese. Ecco allora che i candidati alle prossime elezioni regionali, nella logica della Biennale, dovrebbero presentare programmi più dettagliati sull’adattamento programmato per i territori da amministrare.
Le mappe già prodotte dal gruppo di lavoro sulla valutazione del Prof. Antonio Nesticò della Facoltà di Ingegneria di Salerno, sono indicative per possibili indirizzi delle politiche di riadattamento , a cui fa riferimento Ratti. Le aree urbane e la città metropolitana di Napoli, in particolare, si segnalano per l’urlo drammatico sulla incapacità di rispondere in termini di adattamento ai temi della transizione ecologica necessaria. Non ne parliamo, se incrociamo i temi del cambiamento climatico e gli altri rischi, terremoto in particolare, a partire dall’area Flegrea. Ratti ci segnala che la correlazione tra incapacità di programmazione e fuga delle compagnie di assicurazione dalla copertura di questi rischi, è in crescita. Questo significa che se non vi è evidenza di una buona politica di riadattamento, molti territori non saranno in grado di risalire dalle emergenze per incapacità di mobilitare fonti di investimenti, privati e pubblici.
Posso sicuramente affermare che Comuni, Province e Regione hanno avuto poca attenzione a questo tipo di ragionamento e perfino l’ARPAC entra poco in campo, per rendere più prescrittive le sue preziose statistiche sul che fare. Anche per le politiche perseguite per la risalita della urbanità è possibile una valutazione quantitativa e qualitativa più incisiva. Presto potrei avere dati sulla necessità di invertire la denominazione del Parco Nazionale del Cilento a favore della componente Alburni o dare un nome diverso al Parco Nazionale del Vesuvio, entrando nel dettaglio dei parametri quantitativi dell’emissione di CO2 come variabile proxy delle reti ecologiche efficaci. Le misure di mitigazione previste dal PNRR a partire dai progetti di forestazione urbana sono poco connesse ai tema dell’adattamento di aree vaste , ad esempio nelle aree metropolitane; questo risultano segnala ritardi enormi rispetto ad aree concorrenti in Europa.
(continua)
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Il Brescia retrocederebbe con altre tre relegate in terza serie sul campo, potrebbe prefigurarsi una B a 22 squadre salvando tutte le società interessate da questo caos.

Play out rinviato: quanta (inspiegabile) confusione

La Salernitana dovrebbe gareggiare contro la Sampdoria da quint’ultima in classifica, con la possibilità di giocare la partita di ritorno in casa.
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Momento di enorme caos
di Ubaldo Gatto

La Salernitana viene stoppata dalla possibile penalizzazione del Brescia retrocesso all’ultimo posto. Tale provvedimento potrebbe modificare non solo l’avversario dei granata, ma anche la posizione in classifica di quest’ultimi. La Salernitana, infatti, dovrebbe disputare i play out contro la Sampdoria da quint’ultima in classifica con la possibilità di giocare la partita di ritorno in casa. Tale provvedimento ancora in embrione ha mandato su tutte le furie la società e i tifosi granata. Proprio gli ultras hanno manifestato il loro malcontento in un corteo presso lo stadio Arechi. Ci sarebbero altre due possibili scenari che vedrebbero i granata salvi senza la disputa dello spareggio. Nel primo il Brescia verrebbe retrocesso con le altre tre relegate in terza serie sul campo, nel secondo caso potrebbe prefigurarsi una B a 22 squadre salvando tutte le società interessate da questo caos esploso domenica pomeriggio. Altro aspetto da considerare in questa intricata vicenda risiede nell’obbligatorietà nel liberare i nazionali per gli impegni di giugno. Anche in questo caso la Salernitana sarebbe fortemente penalizzata avendo quattro nazionali in rosa. Tali assenze sarebbero pesantissime ed inficerebbero la regolarità di una partita che ad oggi manca di un contendente chiaro con il Brescia che in estrema ratio potrebbe disputare lo spareggio da quart’ultimo se i punti di penalizzazione fossero due anziché quattro. Da questa elaborazione prendiamo una netta e decisa posizione affiancandoci alla società e alla squadra. Chiediamo per la regolarità del campionato la mancata disputa del play out con un avversario diverso da quello originario. Considerando la presenza di quattro squadre sotto in classifica ai granata, la disputa dello stesso con diverse condizioni da quelle maturate alla fine della regular season avrebbero un sapore amaro e penalizzerebbe la Salernitana in modo chiaro e lampante. Già durante questo campionato abbiamo assistito a controverse decisioni arbitrali riguardanti i granata che non hanno raggiunto la salvezza diretta.​ Se una società ha mancato nell’ottemperanza di adempimenti fiscali, non può ripercuotersi tutto su un club che, al netto di errori di campo, ha rispettato scadenze e stipendi. Ma questa buona regola sembra destinata a rimanere nell’aria.
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