Occorre ripartire, senza sbagliare. Non è semplice, anzi è molto difficile. Ma altre strade, a questo punto, non ce ne sono davvero più.
Il debito ci rende subalterni, troppe perplessità
Nella condizione effettiva del fratello povero, si consolida il timore che, alla prova dei fatti, i troppi impegni (economici) mai riusciranno a rimettere in campo la forza giusta e utile per consentirci di correre - non camminare - in quello che resta un vero e proprio caos politico rispetto alla programmazione/attuazione dei progetti Ue.
Relazione difficile
E’ del tutto evidente che la condizione subalterna nella quale continuiamo a vagare (sempre dovuta all’espansione del debito pubblico), non ci consente di assumere atteggiamenti, per così dire, “arroganti” rispetto alle sintesi che, in termini di calcoli, riaffermano da anni il difficile stato delle cose nel quale la Penisola naviga ed appare pronta, conti alla mano, a naufragare. Il processo di indebitamento è talmente colossale che non consente - è questa la verità - di operare e progettare e provare a realizzare, senza scontare la diffidenza europea (mondiale, a dire il vero) che assume mille (sempre giustificati) travestimenti.
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Nel primo trimestre il Pil è salito dello 0,5% rispetto ai tre mesi precedenti e dell’1,8% su base annua. La variazione acquisita per il 2023 è +0,8%.
“La crescita supera le previsioni, servono riforme”
Confcommercio: “Le notizie positive non devono distogliere l’attenzione sull’importanza di una rapida messa a terra dei progetti del Pnrr, gli unici in grado di imprimere un cambiamento strutturale al sistema Paese”.
Sfida sempre aperta
I numeri, la situazione generale.
“Inizio d’anno sostanzialmente positivo per l’Azienda Italia, con il Pil che nel primo trimestre del 2023 è aumentato dello 0,5% rispetto al trimestre precedente e dell’1,8% su base annua”. La stima flash diffusa dall’Istat, individua in 0,8% la crescita per il 2023.
(Fonte: confcommercio.it/28.04.2023)
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Già al termine della prima giornata di trattative (12 aprile di quest’anno) era stata depositata l’offerta per i singoli 46 lotti in vendita.
Vino made in Italy, venduto a prezzo record
All’asta di Sotheby’s assegnati 46 lotti, 132 bottiglie di 7 annate diverse. Una singola “Nabucodonosor” (2010) venduta a 56.250 euro.
Tesori
Già alla diffusione della notizia della vendita (mese di marzo 2023), si era subito diffusa grande attenzione tra i collezionisti di vino. Al termine del primo giorno di asta - 12 aprile 2023 - si era verificato il deposito di un’offerta per ciascuno dei 46 lotti in vendita. Le ultime offerte hanno fatto salire la cifra dell’asta oltre la stima massima (prima dell’asta), di circa 200mila euro. In competizione collezionisti di Europa, America e Asia: serie di rilanci per le 132 bottiglie in vendita. Il Masseto è uno dei vini italiani più ricercati sul web in tutto il mondo.
(https://initalia.virgilio.it/masseto-vino-italiano-prezzo-record-asta-71840)
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“La cucina rappresenta anche una straordinaria leva di promozione del Made in Italy alimentare nel mondo”, (nel 2022 valore record di quasi 61 miliardi di euro).
Coldiretti, a tavola un terzo della spesa dei turisti
Il Pil risulta spinto sulla strada della crescita anche grazie alla “ripresa di ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi che hanno fatto registrare un boom di presenze”.
Patrimonio inestimabile
Va aggiunto che “la cucina rappresenta anche una straordinaria leva di promozione del Made in Italy alimentare nel mondo dove nel 2022 raggiunge il valore record di quasi 61 miliardi di euro, (stime Coldiretti)”. Bisogna dire che “la cucina italiana è diventata leader mondiale potendo contare sull’agricoltura più green d’Europa: 5.450 specialità sono ottenute secondo regole tradizionali protratte nel tempo per almeno 25 anni censite dalle Regioni, 320 specialità Dop/Igp riconosciute a livello comunitario e 415 vini Doc/Docg, leadership nel bio con circa 86mila aziende agricole biologiche, 25mila agriturismi che conservano da generazioni i segreti della cucina contadina, 10mila agricoltori in vendita diretta con Campagna Amica e numerose iniziative di valorizzazione, dalle sagre alle strade del vino”.
(Fonte: coldiretti.it/28.04.2023)
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