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Salerno Economy X.45 – 26.11.2021

Per quanto si vede, si ascolta e si legge, pare proprio che non ci sia alcun modo di trovare una soluzione.

Presenza e assenza, la “favoletta” dei buoni e cattivi

Su tanti “palcoscenici” si procede alla diffusione di notizie (poche e sempre le stesse) e commenti (molti e politicamente sferzanti, se non oggettivamente cattivi e umilianti). Diventa difficile recuperare il senso di un “racconto” corretto, legato sempre al rispetto delle persone di cui si parla.
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Notizie & commenti
“Ci trattano come vogliamo essere trattati: noi odiamo la verità, ce la nascondono; vogliamo essere incensati, ci incensano … Così la vita umana non è che una perpetua illusione: non si fa che ingannarsi e adularsi a vicenda. Nessuno parla di noi in nostra presenza come ne parla in nostra assenza …”. Queste parole di Blaise Pascal (Pensieri, fr. 783), a riflettere bene, ricostruiscono - sebbene immersi in tutt’altra dimensione - tanta parte di che cosa si avvera nel circuito delle persone chiamate a frequentarsi non per sintomi di spontaneità, ma soltanto per pure e semplice “convenienza” di vario genere. Insomma, la socialità, l’aspirazione a circondarsi di un “pubblico” accondiscendente, di fatto, in pochissimo tempo, crea una “platea” conforme alle indicazioni che il soggetto protagonista - consapevolmente (o inconsapevolmente, accade davvero poche volte) - mette in campo. Senza, va detto anche questo, neanche troppo rifletterci. E’ la sindrome che affligge personalità, in qualche modo, aduse all’esercizio di una qualsiasi forma di “potere” e che costringono tutti coloro che hanno un qualche tipo di relazione con loro - molto spesso concretamente solida - a tenerne attentamente conto. Questa propensione, in tempi di “restrizione” evidente dei rapporti tra le persone a causa del motivo predominante di origine pandemica, invece di assumere meno rilevanza, come, pure, è sempre auspicabile, si è andata delineando con sempre maggiore chiarezza, fino - addirittura - a “restringere” il “campo” di azione dei soggetti più adusi a questo comportamento.
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Il quadro normativo è graduato sulla base di due criteri: ammontare degli investimenti e data di effettuazione.

Imprese, ok alla trasformazione tecnologica e digitale

L’agevolazione - introdotta con la legge di bilancio del 2016 - contiene la proroga, al periodo 2023 e agli anni successivi, dei principali crediti d’imposta del piano “Transizione 4.0”.
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Sergio Cairone
di Sergio Cairone*

Supportare e incentivare le imprese che investono in beni strumentali nuovi, materiali e immateriali, funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale dei processi produttivi destinati a strutture ubicate nel territorio dello Stato. E'questo l'obiettivo del credito d'imposta per beni strumentali funzionali alla trasformazione tecnologica e digitale delle imprese. L'agevolazione fu introdotta con la legge di bilancio del 2016. Il testo del Disegno di Legge di Bilancio 2022, approvato dal C.d.M. il 28.10.2021, contiene, infatti, la proroga, al periodo 2023 ed agli anni successivi, dei principali crediti d’imposta del Piano Transizione 4.0. Tale proroga viene "depotenziata" e mantenuta soltanto fino a tutto l'esercizio 2022, per quanto concerne, invece, i beni strumentali non innovativi. La proroga dei crediti investimenti in beni strumentali 4.0 rappresenta, dunque, il risultato di un vero e proprio "compromesso", individuato dal legislatore, tra l’esigenza di garantire alle imprese, da un lato, la stabilità delle misure per un ampio orizzonte temporale, dall'altro, le risorse finanziarie ad esse dedicate, con conseguente dimezzamento delle aliquote dei crediti d’imposta.

*Dottore commercialista
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Sembra di assistere alla “rievocazione” di quanto già avvenuto nelle aree industriali dopo il terremoto del 1980.

Notizie e retorica, aree interne e risorse per i piccoli comuni

Il paesaggio dell’intera regione Campania non parla un linguaggio adeguato in termini di standard di urbanità. Rischia di rimanere indifeso e fragile il tessuto sociale sul quale incombe il vuoto di infrastrutture, che rende inesistente ogni prospettiva.

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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Il baricentro economico della provincia di Avellino si sposta ad Ariano e in Valle Ufita, attorno alla nuova stazione dell’Alta Capacità/Velocità Napoli-Bari in costruzione, ecco la notizia. La Confindustria di Avellino chiama i principali attori istituzionali della provincia, i sindacati, l’amministratrice Vera Fiorani (RFI), il consigliere regionale con delega ai trasporti Luca Cascone, per capirci di più sul “se” e “quando” arriveranno i tempi del riequilibrio territoriale. La Ministra per il Sud Mara Carfagna annuncia nuovamente che sono pronti i primi 24 miliardi di euro di investimenti dedicati alle infrastrutture e al rilancio delle Zone economiche speciali, e poi, che, grazie ai fondi del Pnrr, è possibile fare affidamento su un miliardo e ottocento milioni dedicati alle aree interne, un’occasione irripetibile per una provincia che di opportunità ne ha perse fin troppe. Nel complesso, il paesaggio dell’intera regione Campania non parla un linguaggio adeguato in termini di standard di urbanità, e, poi, il preliminare, non individua i nuovi standard aggregati di attrazione per le imprese e per l’abitare; rischia di rimanere indifeso e fragile il tessuto sociale sparso delle aree interne.
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Lo scenario. Quando gli obblighi elementari sono affidati alla sensibilità dei singoli.

Strategie anti-pandemia, due proposte per la Campania

La sicurezza eccessiva è sbagliata. Un articolo recente di “Lancet” ribadisce ciò che dovremmo sapere: i vaccinati possono contagiare ed essere contagiati, le misure igieniche sono utili, le attenzioni per cibi e bevande sono importanti.

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Rimedi anti-Covid
di Alfonso Schiavino

Lo scenario pandemico in cui ci muoviamo presenta tratti surreali. Senza saltare alle logiche conclusioni, notiamo soltanto i due corni di una vistosa divergenza. Le autorità introducono graduate restrizioni e di fatto impongono il vaccino, con la modalità che Thaler definirebbe “paternalismo libertario”, cioè una piccola spinta verso una scelta asseritamente libera. D’altro canto le stesse autorità sembrano “snobbare” qualsiasi attività di controllo sulle elementari norme di prevenzione, in particolare la mascherina e il distanziamento. In sostanza gli obblighi elementari sono affidati alla sensibilità dei singoli.
Le cose vanno così in Italia dalla fine del lockdown, ma lo spettacolo è diventato più interessante la scorsa estate, per un motivo che vedremo. Diciamo subito che Salerno e la Campania, dove resistono notevoli sacche di plebeismo, offrono uno spaccato ulteriormente sorprendente. Facciamo due esempi contrapposti. Le farmacie presentano un paesaggio quasi svedese, almeno per l’uso totale della mascherina. I bar sono l’esatto contrario: un’osservazione empirica suggerisce che l’80% dei titolari e degli avventori snobba spavaldamente qualsiasi cautela. Eppure nei luoghi basilari della socialità le persone si soffermano, pontificano e spesso gridano (“Giuà, t’ei pigliato ‘o ccafé?”), spargendo Dna su oggetti, tavoli e croissant.
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Stimolano il metabolismo e regolarizzano il processo di sintesi dei grassi.

Tornare in forma? Sì, con le erbe dimagranti

Il nostro organismo va alimentato bene e mantenuto in allenamento. Proviamo allora a trascorrere un’intera giornata, dall'alba al tramonto, tenendo sempre conto dell’attività fisica e di una dieta equilibrata.
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Regole preziose
di Maristella Di Martino

Esistono erbe dimagranti che ci accompagnano per tutto l'arco della giornata e rilasciano effetti durante la notte? Ebbene sì. E se abbiamo accumulato qualche chiletto durante l’inverno, ci soccorrono grazie ai loro benefici effetti. Questo non significa che per stare bene e tornare in forma basta usare le erbe dimagranti. Restano fondamentali due capisaldi: l’attività fisica e una dieta equilibrata. Parliamo, quindi, di integratori naturali che ingeriamo per via orale e che vanno associati ad uno stile di vita equilibrato. Il nostro organismo va alimentato bene e mantenuto in allenamento. Proviamo allora a trascorrere un’intera giornata in compagnia delle erbe dimagranti dall'alba al tramonto.
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