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Salerno Economy VIII.46 – 06.12.2019

L’evoluzione (?) del comportamento delle compagini in campo sempre più funzionale al mantenimento delle posizioni acquisite.

Politica/partiti, rebus complicato. Come si risolve?

Ogni previsione appare difficile da mettere in campo perché si è verificata una “sterzata” – il passaggio dei 5 Stelle dall’alleanza con la Lega al Pd – non secondaria, che ancora sembra destinata a sollecitare la reazione del corpo elettorale.
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"Percorsi"
Il tempo corre, ormai, alla velocità della luce, soprattutto nei paraggi del fine anno. C’è poco da riflettere: la politica - con tutte le sue fibrillazioni (o, almeno, così sembra a noi, alle prese con la quotidianità mediatica) - è un racconto senza sosta, che ben si presta a ogni interpretazione. Il problema vero si materializza sempre un secondo dopo e, principalmente, si scarica su quanti si ritrovano ad avere a che fare con le emergenze economico/occupazionali. In altre parole, nonostante il Natale alle porte, è evidente che la politica sia ben concentrata esclusivamente sui propri interessi. Tutto il resto? Poi si vedrà. Perché né da una parte (quella attualmente al governo), né dall’altra (l’opposizione) si tende ad evidenziare che siamo diventati nel contesto europeo il soggetto più improbabilmente adeguato a navigare con successo - nei prossimi mesi e forse anni - all’interno delle scie della produzione, senza dubbio le più sostanziali per gli equilibri della nostra comunità. I numeri in circolazione non riservano dubbi: siamo effettivamente messi male, con tantissima confusione che viene sostenuta non solo da chi guida il Paese, ma anche da chi – forse momentaneamente, alla luce dei dati che girano – si ritrova all’opposizione.
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Si manifestano gli effetti del forte rallentamento economico in particolare sul mercato del lavoro.

Fiducia, pesante battuta d’arresto

Confesercenti: “Un segnale negativo che potrebbe preludere ad un ulteriore indebolimento dei consumi, praticamente fermi, con l’incubo della recessione che torna a pesare sul futuro”.
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Eccessivo rallentamento
La fiducia delle famiglie, alla fine, inizia a vacillare. “Dopo alcuni mesi - scrive in una nota la Confesercenti - in cui il clima aveva mantenuto un andamento oscillante ma intorno al punto percentuale, in controtendenza rispetto ai dati macro, a novembre si risveglia la preoccupazione delle famiglie italiane per la difficile congiuntura che il Paese sta attraversando, con l’indice che diminuisce di ben 3 punti nel mese. Evidentemente si stanno manifestando gli effetti del forte rallentamento economico, in particolare sul mercato del lavoro”. Occorre tenere, quindi, conto che “diversi capitoli di spesa delle famiglie sono già entrati in quasi recessione: alimentare, abbigliamento e auto sono infatti al centro della crisi dei consumi, con la sola spesa turistica che, insieme ad altre poche voci, continua – con l’aiuto degli stranieri – a dare una spinta significativa. Per quanto riguarda le imprese, invece, sembrerebbero prevalere sentimenti di attesa riguardo al futuro e alle misure che il Governo saprà mettere in campo”.
(Fonte: confesercenti.it/ 27.11.2019; confesercenti.it/ 29.11.2019)
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Record storico per le esportazioni agroalimentari che nel 2019 registrano un aumento del 4%.

Il cibo? E’ la prima ricchezza del Paese

Coldiretti: “Vale il 25 per cento del Pil”. Produzione nei campi, scaffali di vendita e ristorazione mettono insieme 538 miliardi di euro. Lavoro per 3,8 milioni di persone.
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Patrimonio da tutelare
“Il cibo è diventato la prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali e alla ristorazione, che raggiunge in Italia una cifra di 538 miliardi di euro pari al 25% del Pil ed offre lavoro a 3,8 milioni di occupati”. E’ il dato complessivo che emerge dall’indagine Coldiretti su “Il valore del cibo in Italia” presentata alla prima giornata nazionale Cibo e cultura, evento di chiusura del programma di Matera 2019, capitale europea della cultura. “Si tratta - spiega Coldiretti - di una leva strategica del Paese, che cresce più e meglio degli altri e che in poco tempo è stato capace di diventare un traino per l’intera economia Made in Italy nei confini nazionali e all’estero, oltre ad essere di fondamentale importanza per l’ambiente e la salute”. Mai “così tanto cibo e vino italiano sono stati consumati sulle tavole mondiali con il record storico per le esportazioni agroalimentari Made in Italy che nel 2019 hanno registrato un aumento del 4% rispetto al record storico di 41,8 miliardi messo a segno lo scorso anno”.
(Fonte: coldiretti.it/ 30.11.2019)
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Il 70 per cento del commercio al dettaglio è stato “vittima del taccheggio”.

Illegalità, 30 miliardi di danni alle imprese

Indagine Confcommercio su contraffazione e abusivismo. “Nel 2019 il 30,5% dei consumatori ha acquistato un prodotto contraffatto o ha usufruito di un servizio illegale”.
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In aumento
“In Italia la contraffazione è in continua crescita: nel 2019 quasi un consumatore su tre (30,5%) ha acquistato un prodotto contraffatto o usufruito di un servizio illegale (+3,7% rispetto al 2016 e +4,9% in confronto al 2013). Sul fronte delle imprese del commercio e dei servizi, il 66,7% si ritiene danneggiato (era il 65,1% nel 2016), ma soprattutto il costo dell’illegalità si eleva a oltre 30 miliardi di euro, mettendo peraltro a rischio circa 200mila posti di lavoro”. Questi alcuni dei dati più significativi che emergono dall’indagine Confcommercio su illegalità, contraffazione e abusivismo. Nel capitolo dedicato alla contraffazione emerge che “è in aumento rispetto al passato l’acquisto illegale di abbigliamento (+9,4% sul 2016), prodotti farmaceutici (+2,8), prodotti di intrattenimento (+1,5), pelletteria (+0,4) e giocattoli (+0,3). In crescita l’utilizzo del web, in prevalenza per giocattoli (+12,1%), prodotti di pelletteria (+10,5) e capi di abbigliamento (+9)”.
(Fonte: confcommercio.it/ 26.11.2019)
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Come contribuire in modo significativo all’equilibrio e al benessere fisiologico.

Latticini e dieta

Mangiare quelli giusti e nelle dovute porzioni fa solo bene. E vi spieghiamo i motivi. In un regime corretto ed equilibrato è importante includere tutti gli alimenti e quindi anche latte, formaggi e yogurt. Contengono alcune sostanze nutritive essenziali per essere in forma.
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Essenziale
di Maristella Di Martino

Certo la preferenza va accordata a quelli ipocalorici e con un minor contenuto di acidi grassi saturi, pericolosi - se consumati in grosse quantità - perché amplificano gli effetti negativi del colesterolo. Ma mangiare quelli giusti e nelle dovute porzioni, vi assicuriamo, fa solo bene. E vi spieghiamo i motivi. Intanto in un regime alimentare corretto ed equilibrato è importante includere tutti gli alimenti e quindi anche latte, formaggi e yogurt. Contengono infatti alcune sostanze nutritive essenziali per essere in forma e, oltre ad essere ottime fonti di proteine, zinco e vitamine del gruppo B, sono una delle fonti principali di calcio, un minerale che aiuta a sviluppare ossa forti e sane e quindi a combattere in futuro malattie come la riduzione della massa ossea e l’osteoporosi.

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