I dati dell’Indagine campionaria realizzata ogni anno dalla Banca d’Italia (dati 2017 resi noti a maggio 2018).
Turisti stranieri, pioggia di euro nel Salernitano
I primi tre comuni per entrate complessive: Positano (oltre 124 milioni), Amalfi (107) e la città capoluogo (76).

Flussi di euro in entrata
domenica 12 agosto 2018.
di Paolo Coccorese e Ernesto Pappalardo
Hanno riversato sul territorio salernitano circa 446 milioni di euro, spendendo mediamente 122 euro al giorno. I 742mila turisti stranieri giunti nella nostra provincia nel 2017 hanno generato 3 milioni e 658 mila pernottamenti per una durata media di 4,9 giorni. Hanno portato nel circuito economico del comune di Positano oltre 124 milioni di euro, 107 in quello del comune di Amalfi e 76 in quello del comune di Salerno (così risulta composto il podio di questa significativa top ten). Hanno speso – a livello provinciale – mediamente 9 euro al giorno pro capite per gli spostamenti interni, 55 euro per l’alloggio, 27 euro per il vitto, 23 euro per lo shopping e altri 7 euro per ulteriori e diverse tipologie di acquisti. Sono questi i numeri principali estratti dall’Indagine campionaria sul turismo internazionale realizzata ogni anno dalla Banca d’Italia (resi noti a maggio 2018) ed elaborati dal Mattino.
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Le zone economiche speciali prevedono sgravi fiscali ed altri vantaggi competitivi.
Zes, start up troppo a rilento
Dopo il virtuoso avvio dell’iter in Campania, prima Regione a dotarsi del Piano di Sviluppo Strategico, si è assistito ad un inspiegabile stallo burocratico che congela la situazione.

Alfonso Mignone
Nel 1259 Re Manfredi di Svevia, per intercessione di Giovanni Da Procida, per promuovere lo sviluppo dell’economia salernitana, concesse il privilegio per l’istituzione di una Fiera “franca” ed internazionale volta ad attirare i mercanti d’oltremare che fu prodromica per la costruzione, nel 1260, del porto.
Oggi come allora, in una congiuntura internazionale che vede il Mediterraneo ancora al centro dei traffici marittimi, il raddoppio del Canale di Suez e la Belt and Road Iniziative (Nuova Via della Seta) ci permettono di comprendere come le dinamiche odierne siano le medesime di un tempo in cui la fiscalità di vantaggio era già consentita per il decollo infrastrutturale, logistico e mercantile.
*Presidente
The International Propeller Club Port of Salerno
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La compensazione si attiva mediante presentazione del modello F24 in via esclusivamente telematica all'Agenzia delle Entrate.
Pubblicità, le norme finali sul credito d’imposta
Ammissibili le spese di acquisto di spazi e inserzioni commerciali su quotidiani o periodici in formato cartaceo, digitale o nell'ambito delle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali (dotate delle figura del direttore responsabile e iscritte allo specifico registro degli operatori di comunicazione).

Ossigeno per il mercato pubblicitario
Il comma 57-bis D.L. 24.04.2017, n. 50, ha dato attuazione al credito d'imposta per gli investimenti pubblicitari. Possono beneficiarne tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato, indipendentemente dalla natura giuridica, dalla dimensione, dal regime contabile adottato e gli enti non commerciali. Sono ammissibili ai fini del calcolo le spese di acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni commerciali effettuate esclusivamente su giornali quotidiani o periodici in formato cartaceo o in formato digitale o nell'ambito delle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali (dotate delle figura del direttore responsabile e iscritte allo specifico registro degli operatori di comunicazione). Non ammissibili spazi per pubblicizzare o promuovere televendite, né spot radio o TV di inserzioni relativi a servizi pronostici, giochi, scommesse, né messaggeria vocale o chat online con servizi di sovrapprezzo. Non sono ammissibili nemmeno spese accessorie, costi di intermediazione e ogni altra spesa diversa dell'acquisto dello spazio pubblicitario, anche se funzionale o connessa. Il primo periodo di calcolo del credito è riferito alle spese sostenute tra il 24.06.2017 e il 31.12.2017 (e lo stesso periodo di confronto del 2016) solo per gli investimenti pubblicitari su stampa quotidiana o periodica anche online.
* Dottore commercialista
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La “mappa” di SalernoEconomy dedicata agli appassionati del genere (e non solo).
Cinema breve per il fine estate
Cinque rassegne da non perdere in provincia di Salerno: Villammare Film Festival (Villammare), Premio Sele d’Oro del Mezzogiorno (Oliveto Citra), Picentia Short Film Festival (Montecorvino Rovella), Mediterraneo Video Festival (Ascea), Coffi – Cort’O Globo Film Festival.

Cresce la passione per i "corti"
Questa settimana Salernoeconomy propone ai suoi lettori cinque festival dedicati al cinema in provincia di Salerno tra fine agosto e settembre. In particolare, proponiamo una selezione di festival cinematografici dedicati ai cortometraggi. Nel territorio salernitano, ma in generale in tutto il Sud Italia, si rintraccia una particolare vocazione al genere del cinema breve, usato come mezzo per valorizzare da un lato le produzioni indipendenti, dall’altro i territori e le culture del Mediterraneo.
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Circa un anno fa uno studio della Bers (Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo) delineava perfettamente lo scenario reale.
Poveri più poveri, solidarietà valore da tutelare
L’Italia è il Paese (su 32 in Europa più gli Stati Uniti) nel quale il calo del reddito ha “colpito” di più quelli che guadagnano di meno rispetto a quelli che guadagnano di più. E ora si indeboliscono i fermenti più autentici di solidarietà dal basso.

Giuliano D'Antonio
Si corre sempre il rischio – a cavalcare strumentalmente (o meno) l’onda dei numeri – di perdere di vista il contesto generale. Si parla sempre più spesso di reddito, Pil, investimenti, debito pubblico eccetera eccetera. Ma, in realtà, non si dedica abbastanza spazio al monitoraggio della qualità della vita delle persone e delle famiglie. A prescindere dal ritornello crisi/non crisi, crescita o recessione, si stenta a mettere a fuoco il ritratto della gente in carne ed ossa che ogni giorno affronta la quotidianità. Perché è solo in questo modo che si entra in contatto con una crescente fascia di disagio sociale che è già sfociata nella povertà relativa ed assoluta. Il dramma che si sta consumando, soprattutto nelle regioni meridionali, è gravissimo. E la risposta è inadeguata.
* Presidente Fonmed (Fondazione Sud per la Cooperazione e lo Sviluppo del Mediterraneo)
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