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Salerno Economy VII.29- 20.07.2018

Dopo l’accoglimento della proposta in sede regionale di ampliare la ricettività dei B&B.

“Pubblico e privato, più partenariato nel turismo”

Maraio (Psi): “I territori devono crescere in qualità diffusa e competitività, in questo modo ne beneficiano tutte le componenti: imprese, addetti del comparto e cittadini residenti”.
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Enzo Maraio
“Bisogna immaginare ulteriori iniziative per rendere ancora più efficace la capacità attrattiva dei nostri territori. La filiera agricoltura-paesaggio-giacimenti culturali-mare-turismi è di fatto già pienamente attiva e produttiva. Non è un caso se i numeri sia in provincia di Salerno che in Campania crescono e si stabilizzano verso l’alto. Significa che siamo competitivi e che l’offerta è tra le migliori sul mercato. Ma, va detto, che se riuscissimo a rafforzare la rete tra tutti gli attori – pubblici e privati – che operano nel turismo, potremmo alzare ancora di più l’asticella ed aumentare le ricadute positive in termini di occupazione e di redditività delle imprese”. Enzo Maraio, consigliere regionale (Psi) e componente dell’Ufficio di Presidenza del Parlamentino campano, è stato per diversi anni assessore al Turismo del Comune di Salerno. Ha, quindi, esperienza amministrativa rispetto ad un segmento dell’economia provinciale determinante anche in relazione a modelli di sviluppo innovativi – come le filiere “asimettriche” (Censis) – che impongono una riflessione anche dal punto di vista delle risorse pubbliche da destinare allo sviluppo dei vari comparti.
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Si prospetta un altro segno più per gli arrivi dei visitatori europei ed extra-europei.

Tour operator: “Estate in crescita”

Il monitoraggio Enit. Vendite in aumento per il 74% dei T.O. Dinamiche espansive per gli itinerari enogastronomici: il 90% dei Paesi esteri “ha rilevato un andamento in salita del prodotto”.
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Rotta verso l'Italia
“Le prenotazioni dei viaggi organizzati verso l’Italia per l’estate 2018 sono in aumento anno su anno per  il 74% dei tour operator (T.O), stabili per il 20%, in calo per il 6%”. E’ il trend sostanziale che emerge dal Monitoraggio realizzato dell’Enit sul turismo organizzato avvalendosi della propria rete estera per condurre una survey su un campione di 137 T.O. – 88 europei e 49 d’oltreoceano – presenti in 22 mercati stranieri. “Le due macro aree del mercato (Europa-Oltreoceano) - si legge in una nota di sintesi - hanno risposto in modo coerente, anche se la crescita è leggermente superiore per gli operatori d’oltreoceano rispetto a quelli europei. In particolare, le vendite in aumento riguardano il 73,1% dei tour operator europei e il 76,5% di quelli d’oltreoceano. Le prenotazioni stabili sono indicate principalmente dai mercati extra Europa (23,5% vs 17,3% di quelli europei). La quota dei tour operator in Europa che dichiara vendite in calo è del 9,7%, mentre nessun operatore extra-europeo indica una diminuzione”.
(Fonte: enit.it/ 21.06.2018)
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La strategia per rafforzare l'immagine unitaria del territorio e la qualità dei servizi offerti.

Buone pratiche, nasce il marchio “Costa Barocca”

Presentata anche la Carta di Valorizzazione del Territorio (Cvt) promossa dal Distretto Turistico degli Iblei e dai 19 Comuni che ne fanno parte.

Iblei-Brochure Distretto Iblei
Strategia di territorio
La valorizzazione turistica di un territorio si rivela prioritariamente attraverso azioni che siano in grado di puntare al miglioramento dei fattori di competitività e, quindi, delle perfomance legate alla capacità attrattiva. Da tempo SalernoEconomy segue con attenzione il percorso avviato nell’area degli Iblei dove si è realizzata l’aggregazione di 19 Comuni in un Distretto Turistico. Nei giorni scorsi – si legge in una nota del Censis – è stata presentata la Carta di Valorizzazione del Territorio (Cvt), messa a punto in collaborazione con il Centro Studi Investimenti Sociali, il Censis e la Società Asset-Assistenza e Servizi per lo Sviluppo Economico del Territorio (Roma), che “si rivolge agli operatori ed alle istituzioni e indica le strategie del Distretto per la tutela e la valorizzazione dello straordinario patrimonio collettivo ibleo”.
(Fonte: censis.it/ 13.07.2018)
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I suggerimenti di SalernoEconomy spaziando dal Trentino alla Puglia.

Tra luglio e agosto è festival-manìa

Ecco 5 proposte per disegnare la “mappa” musicale (e non solo) che prende forma quando diventa più consistente il numero di persone in vacanza o con una maggiore disponibilità di tempo libero.
Festival-musica
Musica per tutti i gusti
di Laura Maiellaro

Stiamo entrando nel pieno della stagione estiva e progressivamente si amplierà il numero delle persone in vacanza o, comunque, alla ricerca di iniziative e manifestazioni in grado di corrispondere ai propri gusti ed alle proprie tendenze culturali, musicali e artistiche. SalernoEconomy prova a dare qualche suggerimento ampliando i confini territoriali. In questa prima carrellata attenzione puntata su 5 festival musicali da non perdere: I Suoni delle Dolomiti (Trentino Alto Adige); Entroterre cultura e territori in festival (Emilia-Romagna); Festival Internazionale della Zampogna (Molise); Ravello Festival (Campania); Locus Festival (Puglia).

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L’analisi degli scenari di medio e lungo periodo.

Il nuovo profilo dei territori

Cambiamenti, opportunità e rischi alla luce delle mutate “geografie” dei modelli di sviluppo locale alle prese con dinamiche prima sconosciute. A cominciare dall’innovazione dei processi produttivi e delle rotte “digitali” all’interno dei mercati internazionali.
Cartina Italia-Green Style
Mutamenti strutturali
di Giuliano D’Antonio

L’analisi degli indicatori più attuali dell’economia campana e meridionale – comparandoli a quelli degli anni che hanno preceduto la grande crisi – ma, soprattutto, l’ascolto diretto di molti imprenditori dei vari comparti, porta a confrontarsi con un “mondo” che prima non c’era. La prima constatazione è abbastanza netta: la filiera agricoltura-agroindustria-turismo/turismi è in grande movimento. Se ancora non si percepisce un disegno organico e strutturato, è, però, in queste zone del “fare impresa” che si toccano con mano le più interessanti sperimentazioni. Le aziende agricole ed agro-industriali che sono riuscite a mettersi alle spalle indenni il ciclo recessivo ora si stanno giocando le proprie carte. E possono giovarsi di un flusso di ritorno di intelligenze e competenze che fanno già la differenza rispetto ad un recente passato.
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