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Salerno Economy VI/39 del 13.10.2017

I salernitani hanno debiti contenuti rispetto agli altri campani.

Consumi a credito? Con prudenza

In media un residente nella nostra provincia risulta indebitato per 1.660 euro circa (dati 2016 Banca d’Italia). Non recuperati i livelli pre-crisi. La contrazione nel periodo 2011-2016 è stata pari al 6,6 per cento, quasi il doppio della media nazionale (-3,4%).
Immagine Glocal credito al consumo
Salernitani prudenti nell'indebitarsi
Questo articolo è stato pubblicato sul quotidiano Il Mattino (edizione Salerno) giovedì 5 ottobre 2017.

di Paolo Coccorese ed Ernesto Pappalardo

In media un residente in provincia di Salerno risulta indebitato nell’ambito dei finanziamenti attivabili attraverso il credito al consumo per 1.660 euro circa (dati Banca d’Italia al 31/12/2016). Una cifra al di sotto della media campana (1.699) e molto distante da quella nazionale (1.811). Solo in Irpinia sono riusciti a scendere sotto la soglia della nostra provincia, con 1.602 euro pro-capite.
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L’Italia e l’Europa, viaggio nelle procedure d’infrazione / 1.

Le fogne che inquinano il Belpaese

La Corte di Giustizia ha già sentenziato due condanne per il trattamento delle acque reflue, la Commissione di Bruxelles ha avviato una terza azione legale.
Articolo Schiavino acque reflue
64 procedure Ue a carico dell'Italia
di Alfonso Schiavino

Alla fine del mese scorso, la Camera ha pubblicato l’aggiornamento periodico sulle procedure d’infrazione a carico dell’Italia. Si tratta di casi locali e problemi generalizzabili, comunque capaci di restituire un paesaggio speciale del nostro Paese e dell’Europa. Da questo numero proveremo a descriverlo. Le sorprese non mancheranno.


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Il tour nazionale di Federterziario negli Atenei per celebrare il 25° anno di impegno.

Relazioni industriali? Strategiche

Luca Iovine: “Chi vuole avviare un’attività oggi si trova ad affrontare un contesto altamente competitivo per cui è di vitale importanza gestire e valorizzare le risorse a disposizione. Bisogna essere manager anche di se stessi”.
Foto Luca Iovine 3
Luca Iovine
“Il momento storico socio-economico presenta una realtà che da diverse letture viene definita complessa, cioè caratterizzata da innumerevoli stimoli informativi che richiedono altrettanta varietà di competenze. Sulla base della lettura dei fenomeni che interessano tanto la società civile quanto il mondo imprenditoriale, FederTerziario ha deciso di celebrare il 25mo anno di impegno nell’ambito dell’associazionismo datoriale promuovendo un tour nazionale che si terrà in varie Università italiane”.
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In Italia si stima che il fenomeno, in ogni sua forma, colpisca 2,5 milioni di persone ogni anno.

Ansia, colpa dello stress (e non solo)

Il ritmo serrato delle attività e le preoccupazioni quotidiane contribuiscono ad aumentare il livello di tensione emotiva percepito, fino a quando si oltrepassa la soglia personale di sostenibilità e si scatena l’attacco di panico.
Immagine- G. Fimiani -ansia
Fenomeni d'ansia sempre più diffusi
di Gerardina Fimiani *

Molte persone lamentano di soffrire di ansia, ma molto spesso - per il contesto sociale nel quale vivono o per un errato approccio comportamentale e culturale - sminuiscono il problema o pensano di poterlo risolvere da sé. Questo modo di far fronte alla condizione nella quale si vengono a trovare non solo non risolve il problema, ma il più delle volte peggiora la situazione. Di seguito e nelle prossime settimane scopriremo cos'è l'ansia, come si può riconoscere e che cosa è necessario fare quando arriva ad interferire gravemente con la nostra quotidianità.

*Psicologa
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I risultati dello studio realizzato dalla Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition in collaborazione con The Economist Intelligence Unit.

Il food? Sostenibile e “green”

Appare indispensabile posizionare al centro delle dinamiche di crescita economica e produttiva la compatibilità ambientale e la tutela della salute della popolazione.

Immagine Green Style
Attenzione all'impatto ambientale
Italia in pole position per la riduzione delle emissioni di Co2 in agricoltura; Francia in prima linea nella lotta allo spreco alimentare; Germania con la più alta percentuale di suolo agricolo “bio”'. E’ all’interno di questi Paesi ricadenti nel perimetro Ue che il cibo è considerato buono. Tale scenario emerge dal “Food Sustainability Index” che la “Fondazione Barilla Center for Food & Nutrition” ha realizzato in collaborazione con “The Economist Intelligence Unit” per identificare i Paesi che, attraverso delle pratiche virtuose, stanno contribuendo a cambiare in positivo il sistema alimentare.
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