Intervista all’esponente della Cgil che ha aderito al movimento “Liberi e Uguali”.
Tavella: “Ripartiamo dalla qualità del lavoro”
“Negli ultimi anni sembra di assistere a giochi di prestigio: si estraggono numeri dal cilindro delle statistiche con l’unico obiettivo di dimostrare che il lavoro cresce, aumenta. Ma si sorvola sugli aspetti più importanti: quanto dura veramente, com’è retribuito, in quale contesto di crescita sociale si colloca?”.
Franco Tavella
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Un omaggio agli inventori e agli attuali protagonisti dello "street food" mondiale.
I pizzaioli napoletani artisti “doc”
L'Unesco ha iscritto la pratica culinaria nel Patrimonio culturale immateriale. Quali vantaggi per la Campania e l'Italia? Il precedente del marchio europeo Stg (che la Germania non voleva).
Patrimonio dell'umanità
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Tra contratti a termine, incentivi e spinte all’utilizzazione delle tutele crescenti.
E le politiche “attive” del lavoro? Assenti
Analizzando la legge di bilancio 2018 si evince che, nonostante numerose misure previste per sostenere l’occupazione, mancano ancora interventi sostanziali sull’integrazione dei flussi in entrata ed in uscita.
Troppe contraddizioni
Siamo in prossimità del Natale e come ogni anno iniziamo a fare i conti con la Legge di Bilancio e le numerose misure che caratterizzeranno il 2018. Il tema che ci interessa è sicuramente quello del lavoro: anche l’ormai uscente Governo sente l’esigenza di lasciare il proprio segno per quel che riguarda la legislazione del lavoro. Ritengo che tre siano i punti di maggiore interesse e strettamente interconnessi: riduzione della durata del contratto a termine; aumento dell’indennità economica in caso di licenziamento; bonus occupazionale 2018.
*Studio Viviano&Partners
antonio@vivianoepartners.com
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Il capitolo “Comunicazione e media” del 51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese.
Censis. Solo il 5,6% dei giovani legge la carta stampata
Forte balzo in avanti dei social network come fonti di informazione: Facebook è utilizzato dal 35% degli italiani (e la percentuale sale al 48,8% tra i giovani).
Le news? Sui social
Si propone di seguito una sintesi del documento Censis dedicato a queste tematiche.
“(…) Gli italiani che leggono regolarmente i quotidiani a stampa per informarsi durante la settimana si sono ridotti al 14,2% nel 2017 (e ad appena il 5,6% tra i giovani). Al contrario, i social network hanno registrato una forte espansione anche come fonti di informazione: Facebook è utilizzato dal 35% degli italiani (e la percentuale sale al 48,8% tra i giovani). In effetti, nel giro di quindici anni le copie di quotidiani vendute giornalmente sono passate da quasi 6 milioni, nel 2000, a meno di 3 milioni, nel 2016, con una perdita di oltre il 50%. Ma i tg restano ancora il mezzo d'informazione più utilizzato dagli italiani (60,6%).
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Dopo le manifestazioni d'interesse al via da febbraio la competizione a evidenza pubblica.
Banca delle terre agricole, in vendita 8mila ettari
Il 5 dicembre aperta la procedura. Sul sito di Ismea disponibili tutte le informazioni: posizione, caratteristiche naturali, tipologie di coltivazioni e valori catastali.
Opportunità per i giovani
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