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Salerno Economy VI/48 – 15.12.2017

Intervista all’esponente della Cgil che ha aderito al movimento “Liberi e Uguali”.

Tavella: “Ripartiamo dalla qualità del lavoro”

“Negli ultimi anni sembra di assistere a giochi di prestigio: si estraggono numeri dal cilindro delle statistiche con l’unico obiettivo di dimostrare che il lavoro cresce, aumenta. Ma si sorvola sugli aspetti più importanti: quanto dura veramente, com’è retribuito, in quale contesto di crescita sociale si colloca?”.
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Franco Tavella
“Il problema vero è che occorre recuperare la centralità del concetto della qualità del lavoro. Il progressivo processo di precarizzazione – deflagrato ulteriormente non a caso dopo il jobs act – viene del tutto accantonato dal Pd di Renzi, mentre è la principale causa del blocco delle dinamiche sociali positive con particolare riferimento alle fasce giovanili”. Franco Tavella, già segretario regionale della Cgil in Campania ed attualmente impegnato in Basilicata, ha deciso di aderire alla nuova formazione guidata da Pietro Grasso (“Liberi e Uguali”) e anticipa in questa conversazione con SalernoEconomy alcune linee/guida che proporrà di inserire nei documenti programmatici in vista delle prossime elezioni politiche.
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Un omaggio agli inventori e agli attuali protagonisti dello "street food" mondiale.

I pizzaioli napoletani artisti “doc”

L'Unesco ha iscritto la pratica culinaria nel Patrimonio culturale immateriale. Quali vantaggi per la Campania e l'Italia? Il precedente del marchio europeo Stg (che la Germania non voleva).
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Patrimonio dell'umanità
Il 7 dicembre l’Unesco ha tributato in un sol colpo due riconoscimenti ai pizzaioli napoletani: il loro mestiere è stato definito “Arte” e inserito nel “Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità”. Per la città di Partenope e per l’Italia è una soddisfazione morale, che oltretutto pone mezzo rimedio a un goffo tentativo di scippo. Meno prevedibili sono i risvolti economici. Il battage mediatico farà lievitare forse il costo della pizza, innanzitutto nelle sue cattedrali. Invece, le redditizie imitazioni straniere proseguiranno, senza alcun particolare beneficio rilevabile qui. Le “speculazioni” non sono state fermate neanche dal marchio Ue, che, almeno, risolve un popolare dilemma: la pizza vuole mozzarella o fiordilatte?
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Tra contratti a termine, incentivi e spinte all’utilizzazione delle tutele crescenti.

E le politiche “attive” del lavoro? Assenti

Analizzando la legge di bilancio 2018 si evince che, nonostante numerose misure previste per sostenere l’occupazione, mancano ancora interventi sostanziali sull’integrazione dei flussi in entrata ed in uscita.
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Troppe contraddizioni
di Antonio Viviano*

Siamo in prossimità del Natale e come ogni anno iniziamo a fare i conti con la Legge di Bilancio e le numerose misure che caratterizzeranno il 2018. Il tema che ci interessa è sicuramente quello del lavoro: anche l’ormai uscente Governo sente l’esigenza di lasciare il proprio segno per quel che riguarda la legislazione del lavoro. Ritengo che tre siano i punti di maggiore interesse e strettamente interconnessi: riduzione della durata del contratto a termine; aumento dell’indennità economica in caso di licenziamento; bonus occupazionale 2018.

*Studio Viviano&Partners
antonio@vivianoepartners.com
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Il capitolo “Comunicazione e media” del 51° Rapporto sulla situazione sociale del Paese.

Censis. Solo il 5,6% dei giovani legge la carta stampata

Forte balzo in avanti dei social network come fonti di informazione: Facebook è utilizzato dal 35% degli italiani (e la percentuale sale al 48,8% tra i giovani).
speciale censis
Le news? Sui social
Quali sono le fonti d’informazione oggi in Italia? Dove si leggono le notizie? Il Rapporto Censis - nel capitolo “Comunicazione e Media” - delinea uno scenario che evidenzia il ruolo sempre più preponderante dei social network – soprattutto in relazione alle fasce giovanili - con un progressivo ridimensionamento dei quotidiani a stampa.
Si propone di seguito una sintesi del documento Censis dedicato a queste tematiche.
“(…) Gli italiani che leggono regolarmente i quotidiani a stampa per informarsi durante la settimana si sono ridotti al 14,2% nel 2017 (e ad appena il 5,6% tra i giovani). Al contrario, i social network hanno registrato una forte espansione anche come fonti di informazione: Facebook è utilizzato dal 35% degli italiani (e la percentuale sale al 48,8% tra i giovani). In effetti, nel giro di quindici anni le copie di quotidiani vendute giornalmente sono passate da quasi 6 milioni, nel 2000, a meno di 3 milioni, nel 2016, con una perdita di oltre il 50%. Ma i tg restano ancora il mezzo d'informazione più utilizzato dagli italiani (60,6%).
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Dopo le manifestazioni d'interesse al via da febbraio la competizione a evidenza pubblica.

Banca delle terre agricole, in vendita 8mila ettari

Il 5 dicembre aperta la procedura. Sul sito di Ismea disponibili tutte le informazioni: posizione, caratteristiche naturali, tipologie di coltivazioni e valori catastali.
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Opportunità per i giovani
Lo scorso 5 dicembre è stata aperta la procedura di messa in vendita di 8mila ettari - rientranti nella disponibilità della Banca nazionale delle terre agricole - pronti per essere coltivati. Lo ha reso noto il Ministero delle Politiche Agricole, precisando che si tratta del primo lotto “che fa parte di un'operazione complessiva da oltre 20mila ettari”. “La Banca nazionale delle terre agricole, gestita da Ismea - si legge in una nota del Mipaaf - negli ultimi mesi ha registrato un boom di interesse. 137mila visualizzazioni e 16mila utenti registrati sono la concreta manifestazione dell'attenzione per questa nuova possibilità. La Banca, tutta online, è nata per consentire a chi, soprattutto giovani, cerca terre pubbliche da fare tornare all'agricoltura”.
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