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Salerno Economy IX.33 – 04.09.2020

Come affrontare le conseguenze della pandemia? Non si intravedono, purtroppo, soluzioni scevre da logiche di partito.

Le “ragioni” della politica, i costi della ripresa

Con l’avvicinarsi delle elezioni regionali diventa prevalente la sensazione che il necessario riequilibrio dell’economia sia diventato una “questione” destinata ad essere affrontata solo “dopo”, quando sarà chiaro chi avrà vinto e chi avrà perso.
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"Partita" in corso
La partita che si profila nei prossimi mesi è estremamente difficile da giocare e, per quanto possibile, da vincere. Le cifre che sono emerse nei giorni scorsi su Pil e consumi non fanno altro che confermare la complessità di un quadro che imbarca acqua da tutte le parti. Né, per la verità, si può contare sulle risposte che l’assetto politico-istituzionale nostrano, a tutti i livelli, è in grado di mettere in campo. Siamo, cioè, di fronte, in questo momento, a un contesto che pare trovare un forte radicamento solo nella perenne confusione che domina l’agire politico. La predominanza dei partiti appare sempre maggiore con l’avvicinarsi delle elezioni regionali che, naturalmente, provano a orientare il contesto del governo nazionale. Se, poi, proviamo ad analizzare gli scenari nei singoli schieramenti e nei raggruppamenti che hanno preso forma in questi mesi, ci rendiamo conto che non esistono percorsi reali di avvicinamento non all’uscita dalla crisi, troppo difficile, ma almeno al dominio, se possibile, di un’emergenza che – al di là del grave contesto sanitario – non ha innescato fino a questo momento alcun orientamento sul come riposizionare la nostra economia.
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“Nonostante varie indagini convergano nell’individuare un forte rimbalzo, gli effetti dell’interruzione delle attività sono ancora molto forti”.

L’eredità del lockdown? “Più pesante del previsto”

Il calo del Pil conferma le difficoltà da affrontare. Confesercenti: “Serve scatto in avanti. Fare di più per commercio e turismo”.
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Le gravi conseguenze
“Le ripercussioni del lockdown sull’economia sono più pesanti del previsto. Il dato definitivo sulla variazione del Pil nel secondo trimestre è purtroppo peggiorativo rispetto alle anticipazioni di un mese fa. Una revisione al ribasso che testimonia la grave eredità del periodo di chiusura, che rischia di condizionare a lungo il sistema economico”. Questa la valutazione dell’Ufficio Economico Confesercenti sulla revisione delle stime Istat relative al Pil nel secondo trimestre del 2020. “Nonostante varie indagini convergano nell’individuare un forte rimbalzo a partire dalla fine del lockdown (rimbalzo di cui, però, non c’è ancora esatta quantificazione) - sostiene la Confesercenti - gli effetti dell’interruzione delle attività sono ancora molto forti. Si consideri, ad esempio, che la caduta dei consumi privati è del -11,3% rispetto al trimestre precedente e - 17,3% rispetto al 2019, e che alla riapertura dopo la pausa estiva la fiducia di famiglie e imprese perde, rispettivamente, quasi 18 punti e più di 8 punti rispetto al 2019. Particolarmente incerte sono poi le condizioni sul mercato del lavoro”.
(Fonte: confesercenti.it/ 31.08.2020)
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La necessità di mettere in campo una “governance strategica multi obiettivo”, per affrontare i problemi post-infrastrutturali.

Sulle tracce di Federico II con il Recovery Fund

Lavorare per il futuro del Sud, terra piena di intrecci tra cultura araba, latina, e greca, mettendo al centro una nuova e realistica politica per l’integrazione delle civiltà in cammino, recuperando il ruolo delle Scuole e delle Università.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

La sfida che attende le Regioni ed il Governo a livello internazionale è un tema dibattuto ma praticato poco, definito dalla letteratura “Anticipatory Governance”, cioè la messa in campo di un “governance strategica multi obiettivo”, per affrontare i problemi post-infrastrutturali, capaci di influenzare la produttività totale dei sistemi complessi (Macroaree) e la produttività specifica delle singole unità produttrici di beni privati o pubblici. Il processo presuppone l’elaborazione di una visione (design) capace di affrontare le tematiche dello sviluppo a sostenibilità profonda (green economy e produttività del sistema industriale). Mi sono trovato più volte nella condizione di sviluppare questo approccio che ho definito “in-disciplina”, cioè la capacità di uscire dalla propria disciplina (economia nel mio caso) per confrontarsi con altre visioni del mondo e del fare, per rigenerare la disciplina stessa e renderla più attuale, cioè più idonea al confronto con coloro che sono responsabili di una “governance strategica” associata ad un disegno politico. E’ bene chiarire che non vi é un solo approccio a questa nuova definizione di “governance strategica”, necessaria per ogni organizzazione che vuole muoversi e guadagnare valore nella complessità a cui appartiene.
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A pesare è soprattutto la contrazione delle presenze di turisti stranieri a partire dagli americani “colpiti dal blocco delle frontiere”.

Vacanze, con il Covid la tavola in calo del 30%

Coldiretti: “La spesa media totale degli italiani è crollata complessivamente a 588 euro per persona per effetto di ferie più brevi, meno lontane e dedicate soprattutto al relax familiare”.
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Ridotta disponibilità economica
“L’emergenza Covid fa crollare del 30% la spesa turistica per la tavola a causa dell’assenza dei vacanzieri stranieri e della ridotta disponibilità economica di quelli italiani colpiti dalla crisi con drammatici effetti sulla ristorazione e sull’intera filiera agroalimentare”. E’ questo il quadro che emerge da una stima della Coldiretti “sulla spesa turistica per il consumo di pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, che scende nel 2020 sotto i 20 miliardi di euro dopo una crescita costante nel corso dell’ultimo decennio”. A pesare “è soprattutto il crollo delle presenze dei turisti stranieri – spiega Coldiretti – a partire da quelli con elevate capacità di spesa come gli americani, colpiti dal blocco delle frontiere e dalle preoccupazioni per il ritorno della pandemia. Un’assenza che ha un impatto rilevante sulle attività di ristoranti, bar e agriturismi, oltre che sugli acquisti diretti di prodotti agroalimentari. Ad essere colpite sono state soprattutto le città d’arte, storiche mete del turismo dall’estero con trattorie, ristoranti e bar praticamente vuoti”.
(Fonte: coldiretti.it/ 26.08.2020)
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E’ un toccasana per chi soffre di colite, naturale regolatore dell’ipertensione.

Cedro, agrume con mille virtù

Ricco di sali minerali e di tanta vitamina, capace di rafforzare il sistema immunitario e combattere le malattie da raffreddamento. Svolge un’azione disinfettante sia esterna che interna sull’intestino in particolare.
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Toccasana
di Maristella Di Martino

Non ha solo un sapore fresco e delicato, ma vanta fin dall’antichità anche un concentrato di virtù medicamentose. E già la Scuola Medica Salernitana ne era consapevole. Le sue qualità spaziano dall’azione di contrasto dei radicali liberi a quella antitumorale relativamente al tratto del colon, dalla prevenzione dell’obesità alla cura di alcune patologie cardiovascolari. Ricco di sali minerali e di tanta vitamina, capace di rafforzare il nostro sistema immunitario e combattere le malattie da raffreddamento, svolge un’azione disinfettante sia esterna che interna sull’intestino in particolare: per questo è un toccasana per chi soffre di colite perché elimina i gas addominali. La sua virtù più interessante è però il fatto che sia un naturale regolatore dell’ipertensione: infatti, se consumato al mattino anche sotto forma di succo, aiuta a tenere sotto controllo la pressione e i relativi sbalzi. Ovviamente per sfruttarne le virtù terapeutiche, l’ideale sarebbe utilizzarlo fresco, sotto forma di spremuta o infuso o impiegarne l’olio essenziale; da evitare, invece, gli sciroppi industriali a base di cedro che spesso si usano per preparare bibite rinfrescanti in quanto zeppi di coloranti, zucchero e aromi chimici.
(continua)
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