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Salerno Economy IX.11 – 20.03.2020

Riflessioni su quali scenari si apriranno una volta che tutto sarà “ripristinato”.

Lo Stato, le regole, il ciclo della “ripartenza”

Non è una verità di poco conto: è il ritorno sostanziale all’interno di tanti “discorsi” che probabilmente sopravvivevano – e sopravviveranno – per strumentalità politica. In altre parole, la prima lezione è già arrivata ed è di grande rilevanza.
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L'Italia che verrà
Nei giorni del coronavirus si rincorrono costantemente riflessioni sul “che cosa accadrà” nel “tempo del dopo”. In quel “tempo”, cioè, che molti hanno descritto con frasi in qualche modo banali come per esempio “l’affermarsi una nuova e positiva stagione dell’economia” o, ancora, “il ciclo della ripartenza”. Già ci troviamo adesso di fronte a una domanda forte di risposta più che di ripresa, ma - è bene dirselo senza fraintendimenti - siamo certi che parleremo più o meno a breve, ancora in maniera sensata, del “ripristino” delle vecchie e già sperimentate “condizioni” concorrenziali? In realtà, è per molti versi difficile immaginare correttamente come si porranno le cose, come, cioè, si “rimaterializzerà” l’universo economico e produttivo che ci circonda nelle sue dinamiche fondamentali. In molti in questi giorni stanno mettendo in piedi (e diffondendo) modelli, effettuando calcoli, proiezioni, stime e molto altro ancora.
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La formazione di un sapere comune sui beni connessi al mondo delle imprese.

Come il coronavirus può “illuminare” l’uscita dalla crisi

Benedetto Cotrugli, nel 1458, suggerisce a colui che intende «arricchirsi con onore» poche, essenziali doti: cultura, equilibrio e onestà, tanto nella vita privata quanto nella sfera pubblica.
Foto Pasquale Persico
Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Ho più volte accennato al tema della quinta urbanità come prospettiva di ricerca per una nuova infrastrutturazione del territorio di area vasta (ecoregioni e macroregioni europee come riferimenti istituzionali). La crisi politica e sociale sopraggiunta, legata alla pandemia in campo, mi costringe a fare una riflessione più larga ed articolata, sognando di sapere ancora attingere dalle pause che non ho potuto vivere in questi giorni sulla secca di Acquafredda (Maratea). Non potrò approfittare del mio pensiero ermetico di economista sullo sviluppo delle città e cercherò di raccontare (in più settimane) delle storie che mettono insieme quattro concetti chiave: concordia, rispetto, reciprocità (civiltà), plurale (visione). Si tratta di simulare di potere andare ad Assisi per l’Economy of Francesco (26-28 marzo) allo scopo di ri-pensare gli attuali paradigmi dell’economia, della finanza, e dell’umanesimo contemporaneo. Mettere insieme Marx e Papa Francesco non sarà facile.
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Rileggere e ripartire da Schumpeter. Covid-19? Come diventa anche una grande opportunità.

Il coraggio di cambiare

Una virtù che è più facile esprimere quando le prove da superare danno timore, paura, scoramento, proprio come adesso.
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Il tempo delle svolte
di Virgilio Gay*

Partito da Wuhan, in Cina, il Covid-19 ha generato una crisi che impatterà su tutti i piani: sociali, economici e politici. Nella lingua cinese, la parola crisi si scrive wēijī che sta a significare “momento cruciale” ossia quando comincia o cambia qualcosa. In greco il termine deriva dal verbo krino, cioè separare: il momento in cui bisogna operare delle scelte. Perciò tutte le crisi rappresentano anche un momento di grande opportunità in quanto prefigurano differenti scenari, alternativi e innovativi, da governare con scelte che imporranno l’impiego intelligente della tecnologia che attualmente abbiamo, ma non mettiamo ancora a frutto del sistema e della collettività.
Schumpeter scriveva che “l'impulso fondamentale che mette in moto e mantiene acceso il motore capitalista proviene dai nuovi beni di consumo, dai nuovi metodi di produzione o trasporto, dai nuovi mercati, dalle nuove forme di organizzazione industriale che l'impresa capitalista crea”.
L’impatto del virus potrà favorire delle accelerazioni di processo. Vediamo quali.
*Esperto di marketing territoriale
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La responsabilità sociale d’impresa. I nuovi percorsi che si realizzano in queste ore.

La vera lezione delle “good news”

In questo difficile momento si verifica il grande impegno di tante aziende e studi professionali che si attivano per le comunità di riferimento. Il contributo del Gruppo Stratego al fianco di tante realtà professionali.
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Buone notizie
di Giuseppe Alviggi*

Le “good news” al tempo del Coronavirus? L’impegno sociale di professionisti e imprenditori. In queste ore difficili per tutti gli italiani, in cui il sentimento prevalente è quello della paura e l’incertezza scandisce le nostre giornate, bisogna evidenziare il grande impegno di tante aziende, Pmi o multinazionali, e studi professionali (avvocati, commercialisti, assicuratori, medici e centri diagnostici) che hanno attivato iniziative a favore dei propri collaboratori e per la comunità, nel rispetto delle disposizioni ministeriali. Nel nostro piccolo, noi del Gruppo Stratego, stiamo dando un contributo in termini di idee, mettendo a disposizione le nostre competenze di tante realtà professionali affiancandole in queste fasi così delicate nella loro comunicazione esterna ed interna.
* Gruppo Stratego
(continua)
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Il taglio più ricercato è la guancia e il retro guancia, a cui seguono la ventresca e, quindi, i filetti.

Tonno, il pesce azzurro amico della dieta

La quantità ideale per un pasto (con prodotto in scatola) è attorno ai 50 grammi. Da consumare in tante occasioni: insalata con pomodoro, lattuga e mais oppure caponata con pomodori e olive, squisito e gustosissimo anche con la pasta o il riso.
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Tutti d'accordo
di Maristella Di Martino

Il tonno è il re incontrastato della tavola. E mette d’accordo proprio tutti. Adulti, anziani e anche bambini. Ma perché il tonno piace tanto? Il merito è della sua carne pregiata, saporita e, soprattutto, povera di calorie. È un pesce magro, tant’è che l’unica porzione grassa è la ventresca. Ricco di proteine ed omega-3, anche il suo contenuto di vitamine e sali minerali non è da meno (specialmente il ferro). I pochi grassi che contiene sono insaturi e non fanno aumentare il colesterolo. Chiaramente quello conservato perde molti dei suoi grassi essenziali a causa della diluizione nell’olio di governo così come, a causa della cottura e dell’eventuale conservazione in salamoia, presenta elevate concentrazioni di cloruro di sodio (o più comunemente sale da cucina).Va consumato cotto perché crudo potrebbe essere contaminato dall’anisakis, un parassita che, se raggiunge l’intestino umano, può addirittura perforarlo. E poi del tonno non si butta via niente.
(continua)
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