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Salerno Economy IX.10 – 13.03.2020

Appare evidente che in questa fase sia predominante la delimitazione precisa dello stato di crisi.

Economia in difficoltà, è l’ora delle risposte

La “sospensione” di una proiezione nel medio e nel lungo periodo si conferma di gravità primaria, ma ci sono tante valutazioni che, sebbene la politica (a tutti i livelli) non ispiri troppa fiducia, restano aperte e si basano sulla volontà (e sulla capacità) del mondo imprenditoriale di realizzare con sacrificio l’irrinunciabile percorso di salvataggio.
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Disgregare/Aggregare
Situazione complicata, economia alle prese con le conseguenze di un’epidemia che impone una serie di accorgimenti e di risposte non semplici da mettere in campo e da mantenere in uno spazio di tempo per molti versi imprevedibile. Diverse le difficoltà che si sovrappongono in un contesto politico/istituzionale che si è trovato ad affrontare una vera e propria emergenza di gravità imprevista. Opinione pubblica in stragrande maggioranza sconcertata e disorientata, immersa in una situazione per molti versi ancora più difficile di quanto potesse sembrare all’inizio. I numeri dell’economia – come dimostrano giorno per giorno non poche analisi approfondite e dettagliate – confermano che non sarà affatto semplice riprendere (quando sarà effettivamente possibile) il filo di un discorso che già prima delle difficoltà sanitarie aveva evidenziato una netta regressione dei fattori di crescita e di consolidamento di un percorso espansivo in non poche aree europee. Ed era di fatto arrivata la conferma delle tante criticità che soprattutto le regioni dell’Italia meridionale erano e sono chiamate ad affrontare.
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La nuova "debolezza" esalta parametri di ricerca ad efficacia zero. Prigionieri di questi schemi di ragionamento.

L’economista e i suoi “obsoleti” strumenti

La crisi è nel sistema e noi ci comportiamo come se non ci fosse; ma l’uomo è nato per rigenerare l’ambiente in cui dovrà vivere; è questa la sua missione biologica e culturale.
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Pasquale Persico
di Pasquale Persico

Da dove ripartire? Un bravo collega di storia dell’economia, il prof. Giuseppe Di Taranto, nel trasferirsi da Salerno a Roma presso la Luiss, ha guadagnato in popolarità. Da anni è quasi ospite fisso in tv come opinionista su cosa sta accadendo all’economia. Da buon storico si accorge del cambio di paradigma in atto ed attinge ai libri di economia corrente, mentre quasi tutte le leggi (economiche) insegnate attraverso questi stessi libri sono diventate inefficaci rispetto alla crisi in atto. Nella “pubblicità/progresso” messa in campo dai diversi partiti (che divampa) la ricetta del sussidio alle famiglie ed alle imprese accompagnata dallo sblocca-cantieri è il ritornello mediatico più in voga. Un messaggio generalizzato a reti unificate. Ma cos’è un investimento strategico? Tornano utili le mie raccomandazioni al poeta e scrittore Franco Arminio che mi chiedeva di capirne di più.
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L’epidemia in atto si manifesta anche attraverso nuove fenomenologie quotidiane.

Vocabolario minimo (tre voci appena) ai tempi del Covid 19

Come la scienza medica assorbe gli altri linguaggi – in primis la politica – segnando il percorso di un loro sostanziale cambiamento, al momento solo confusamente intuibile.
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Minimalia
di Mariano Ragusa

L’epidemia in atto si manifesta anche attraverso il linguaggio. Coniando nuovi termini e restituendo ad altri il significato originale, dopo la propria trasmigrazione in altri ambiti linguistici e di comunicazione.
Vocabolario minimo (tre voci appena) ai tempi del Covid 19.
Con una premessa di carattere generale. Per ovvio effetto della assoluta centralità che il dato medico assume nella nostra corrente quotidianità, è lo schema concettuale della scienza medica ad assorbire gli altri linguaggi – in primis la politica – segnando il percorso di un loro sostanziale cambiamento, al momento è solo confusamente intuibile. Ma che non par fuor di luogo iniziare a declinare soprattutto per gli effetti che potrebbe assumere nella riconfigurazione della nostra socialità.
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L’analisi di Unioncamere in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne.

Il virus mette a rischio 19 miliardi di valore aggiunto

Se “l’emergenza sanitaria dovesse proseguire, nella portata attuale, fino a fine giugno, gli effetti negativi per il 2020 potrebbero salire a 37 mld di euro (-2,3%)”.
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In perdita
“Una riduzione del valore aggiunto di quasi 19 miliardi di euro su base annua, pari al -1,2% rispetto al 2019. E’ questa la stima degli effetti sull’economia dell’emergenza sanitaria legata al coronavirus, in uno scenario nel quale la situazione attuale dovesse protrarsi fino alla fine del mese di aprile”. L’analisi realizzata da Unioncamere, in collaborazione con il Centro Studi delle Camere di Commercio Guglielmo Tagliacarne, “sulla base dei dati al 2 marzo scorso, segnala che, ovviamente, l’impatto sarà più consistente nelle tre regioni maggiormente colpite dall’emergenza (Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna), nelle quali le possibili riduzioni della ricchezza prodotta sarebbero pari o di poco superiori al 2%”. Nel caso in cui “l’emergenza sanitaria dovesse proseguire, nella portata attuale, fino a fine giugno – stima ancora Unioncamere – gli effetti negativi sull’economia italiana per il 2020 potrebbero salire a 37 miliardi di euro, con una riduzione del valore aggiunto del -2,3%. Una flessione che in Lombardia arriverebbe al -3,9% della ricchezza prodotta a livello regionale, in Veneto al -4,4% e in Emilia Romagna al -4,3%”. Nei soli 11 comuni della zona Rossa - sempre secondo lo studio – “il perdurare delle attuali limitazioni fino alla fine del mese di marzo provocherebbe la perdita di 238 milioni di euro di fatturato e quasi 140 milioni di valore aggiunto".
(Fonte: unioncamere.gov.it/ 06.03.2020)
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Non va fatta cuocere troppo perché si disperdono i principi nutritivi, va consumata sempre associata ad un po’ di pepe.

Curcuma, l’elisir di lunga vita

Tra le altre proprietà positive è in grado di alleviare i sintomi delle patologie neurodegenerative e, in particolare, l’Alzheimer.
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Valore aggiunto
di Maristella Di Martino

Antinfiammatoria ed antiossidante, la curcuma è amata da chef, medici e buongustai. Considerata elisir di lunga vita, grazie alla curcumina questa spezia è capace di contrastare asma e rinite allergica. Nota da millenni alla medicina ayurvedica e anche come zafferano delle Indie o zenzero giallo, la curcuma viene ottenuta dalla riduzione in polvere della radice ed è l’ingrediente fondamentale del curry. È molto versatile perché è adatto per i piatti di carne ma anche per quelli di pesce, le verdure ed è ottima per insaporire pasta e biscotti. Vediamo quali sono le proprietà e gli utilizzi in cucina di questa magica spezia.
(continua)
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