Prendono forma “racconti” che si basano su contesti di idee ampiamente diffusi, ma difficili da mettere in campo.
E la politica “riscopre” l’urgenza di “nuove” alleanze
Un lavoro non semplice, un lavoro sul quale si gioca una partita molto più ampia delle elezioni regionali. Un lavoro che proprio per questo motivo potrebbe rimanere lettera morta.

Labirinti
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L’analisi di Movimprese presso le Camere di Commercio in Italia (2019).
27mila imprese in più (+0,4%), ma è il saldo più basso degli ultimi 5 anni
In crescita aperture e chiusure. In aumento l’offerta di servizi, ancora in contrazione commercio, agricoltura e manifattura. Rallenta la crisi dell’artigianato. In Campania la provincia di Salerno si segnala con un tasso di crescita annuale pari al +034% e con +415 imprese (6.903 iscrizioni e 6.488 cessazioni).

Orientamenti
(Fonte: unioncamere.gov.it/ 28.01.2020)
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Nelle leggi finanziarie dell’ultimo trentennio si è palesata sul serio un’iniziativa coerente per la crescita diffusa?
Politica economica e ritardi di programmazione
Nel recente report sulle città globali Milano prende peso, e, non a caso, il sociologo meridionalista Enrico Pugliese studia l’emigrazione dai territori lombardi per affrontare senza retorica o demagogia i temi dello sviluppo delle regioni meridionali e della Campania in particolare.

Pasquale Persico
Più o meno dal 1974 il divario Nord/Sud è cresciuto sempre e l’ennesima notizia Istat (il Pil aumenta al Nord più del doppio che al Sud) farà “solo” riemergere il coro inutile sulla necessità di una politica meridionalista più efficace. Ma la riflessione è più ampia e la domanda vera è un’altra: nelle leggi finanziarie dell’ultimo trentennio si è palesata sul serio una politica economica per lo sviluppo in grado di affrontare il tema del debito in modo da non ottenere uno “spiazzamento” cumulativo delle politiche per gli investimenti? Certo, l’Italia è in buona “compagnia”: il mondo è pieno di disuguaglianze economiche tra Paesi e dentro i Paesi; ma quello che è sostanzialmente assurdo è che questo fenomeno abbia colpito l’Europa e l’Italia che dovevano essere Paesi “attrezzati” (per la presenza di tanta classe dirigente preparata e potenzialmente capace di intercettare traiettorie virtuose suggerite da molti economisti e politici) nella risposta. L’accumulo di tanti debiti pubblici e privati ha spostato l’enfasi sulle politiche fiscali che rendevano le economie dipendenti dalla finanza; scoprendo che proprio l’economia è interessata, spesso, a moltiplicare la finanza, finendo, quindi, per moltiplicare le diseguaglianze tra generazioni.
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I consumatori investono di più, “ma lo fanno in maniera sempre più mirata, andando a ricercare la migliore qualità dei prodotti locali”.
Ristorazione, vincono le politiche green
Rapporto Fipe 2019. Sette persone su dieci prestano attenzione alla “vocazione” dei locali. “Il 37,7% verifica se è disponibile la doggy bag contro gli sprechi di cibo e il 36,7% chiede prodotti provenienti da allevamenti sostenibili”.

Rendimento
(Fonte: confcommercio.it/ 21.01.2020)
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Massaggi, frizioni, maschere, saponi. E chi ne ha più ne metta.
Olio d’oliva, antiage naturale
Straricco di sostanze benefiche quali la vitamina E capace di contrastare i radicali liberi e la A che impedisce la secchezza delle mucose; squalene, un idrocarburo in grado di penetrare negli strati più profondi della pelle e rinnovarla; acidi grassi insaturi (il linoleico ed il linolenico) che prevengono eczema, acne, psoriasi e pelle secca; beta-carotene che le ridona elasticità e acidi e alcoli triterpenici altamente cicatrizzanti.

Tesoro naturale
Massaggi, frizioni, maschere, saponi. E chi ne ha più ne metta. Le proprietà di bellezza dell’olio di oliva davvero non si contano. E sono conosciute dai popoli più antichi in tutti i Paesi del Mediterraneo, arabi compresi. Tanto che i fenici lo battezzano oro liquido, gli egizi lo usano per ammorbidire la pelle e restituire lucentezza ai capelli secchi e nella Grecia antica gli atleti lo adoperano per massaggiare i corpi prima delle gare. La composizione in grassi dell’olio d’oliva (i trigliceridi) è molto simile al sebo della pelle umana e, tra i tipi vegetali, risulta l’elemento con la maggiore affinità al nostro strato lipidico. E questo ne fa un antiaging naturale per la ricostruzione del derma. Ma è poi anche straricco di sostanze benefiche quali la vitamina E capace di contrastare i radicali liberi e la A che impedisce la secchezza delle mucose; di squalene, un idrocarburo in grado di penetrare negli strati più profondi della pelle e rinnovarla; di acidi grassi insaturi (il linoleico ed il linolenico) che prevengono eczema, acne, psoriasi e pelle secca; il beta-carotene che le ridona elasticità e gli acidi ed alcoli triterpenici altamente cicatrizzanti.
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