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di Alfonso Schiavino
Salerno ha gli autobus lumaca d’Italia e, per giunta, non possiede una metropolitana. Questa realtà emerge dalle tavole dell’Istat sulla mobilità nei capoluoghi di provincia. I dati sono riferiti al 2016, ma la situazione nel frattempo non sarà cambiata in misura significativa: gli interventi su un aspetto cruciale della qualità urbana procedono raramente nel Paese. Vediamo meglio.
Solo 7 città hanno la metropolitana. Milano spicca per estensione (72 km contro i 58 di Roma) e densità (40 km per 100 km² contro i 15,8 di Napoli). Il primato della velocità commerciale spetta a Napoli: 34,7 km/h contro i 32 di Torino. Le altre città “dotate” sono Brescia, Catania e Genova.
Salerno non compare nell’elenco dell’Istat, come mai? La spiegazione è semplice. La metropolitana propriamente detta è un sistema rapido di massa. Invece il convoglio che pendola fra il centro e l’Arechi è un treno “regionale” limitato per tratto, corse, velocità e carrozze. In effetti servono 21 minuti per coprire i 6 chilometri del tracciato. Invece fra Salerno e Cava corrono 13 minuti, che diventano 19 per Nocera Superiore e 24 per Nocera Inferiore. Un buon “regionale” raggiunge Napoli in 40 minuti. Per Pontecagnano ne bastano 6, per Paestum fra i 24 e i 33 (dati dal portale di Trenitalia).
Almeno gli autobus a Salerno esistono. Però sono lenti: 12 km/h di velocità commerciale costituiscono un record negativo nazionale. Napoli e Caserta stanno sulle stesse posizioni (13 km/h), mentre Avellino e Benevento salgono a 20, superando la media nazionale (19,4).
Napoli con la sua situazione ambivalente può servire per capire un aspetto del problema. La rete su ferro è frutto di ammodernamenti recentissimi. Invece la risorsa su gomma attende come minimo una rete capillare di rigorose corsie preferenziali. Lo stesso discorso vale forse per Salerno.