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In commercio tutto l’anno, il picco della sua stagione è tra novembre e febbraio.
Porro, la cipolla gentile
Molto ricco di acqua (oltre il 90%), delicato, è poco calorico e, quindi, da utilizzare specie se state seguendo una dieta disintossicante e dimagrante.

di Maristella Di Martino

E’ un bulbo davvero salutare “mister” porro, proviene dai territori celtici dove veniva coltivato già 3mila anni fa anche se lo conoscevano pure gli Egiziani dai quali impararono a usarlo i Romani attribuendogli, fra l’altro, notevoli virtù afrodisiache. Così, secolo dopo secolo, è arrivato sulle nostre tavole e lo troviamo in commercio tutto l’anno nonostante il picco della sua stagione è tra novembre e febbraio. Molto ricco di acqua (oltre il 90%), il porro spesso sostituisce la cipolla (rispetto alla quale è più delicato), è poco calorico e quindi da utilizzare specie se state seguendo una dieta disintossicante e dimagrante. Vitamina A, gruppo B e C non gli mancano così come ferro, magnesio e acido fosforico (utili al sistema nervoso), sodio, zolfo e silice (quest’ultima ottima l’elasticità di articolazioni e pelle) e poi manganese, potassio e calcio (toccasana per le ossa). Chi soffre di anemie, reumatismi e artrite ne può essere ghiotto e anche se avete bisogno di mantenere fresca la pelle del viso o di abbassare il livello di colesterolo nel sangue, stimolare il sistema immunitario e prevenire il cancro.

Crudo è meglio.

Certo, per conservare la meglio le sue proprietà, andrebbe mangiato crudo con verdure o insalate, risotti, tortini, frittate, vellutate e, al posto della cipolla, va benissimo nei soffritti. Occhio, però, a non gettare via la parte bianca del fusto del porro perché contiene fibre molto delicate che possono essere consumate da tutti; la parte verde è più dura e, una volta lessata, aiuta il transito intestinale.

Antibiotico e pro cuore.

Non contiene tanta allicina quanto l’aglio ma vanta un’interessante azione antibiotica e riduce il colesterolo, oltre a curare anche la salute cardiovascolare. Mangiarlo regolarmente favorisce il rilascio di monossido di azoto alle pareti dei vasi sanguigni e stimola la circolazione del sangue prevenendo i coaguli.

Una zuppa contro l’insonnia.

Vera pianta medicamentosa per uso alimentare, consumiamola a cena per curare le difficoltà ad addormentarci: affettiamo un paio di porri a rondelle (anche la parte verde) e lessiamola appena con zucca e sedano aggiungendo alla fine orzo. Un’accortezza da osservare, per evitare di farlo ossidare e scurire, è di tagliarlo al momento dell’uso.

Fertilità e dieta.

In alcuni testi greci e romani il porro viene presentato come rimedio per aumentare la fertilità e cura il cuore delle donne combattendo inoltre stanchezza e vampate. Ma è un efficacissimo spazzino perché elimina tossine e stimola la perdita di peso: un etto di porro fresco contiene circa 60 calorie.

Come disintossicarci.

Ecco un infuso veloce e facile da preparare con una grande azione detox: bastano 3 porri, 1 litro di acqua e il succo di 1 limone per preparare il nostro rimedio depurativo e dimagrante. Lessiamo i porri tagliati a pezzi e, quando saranno cotti, conserviamo l’acqua di cottura; versiamo il liquido in una bottiglia di vetro e aggiungiamo il limone. Questa è anche una delicata e gustosa base per vellutate da mangiare a cena.

Decotto depurante.

Beviamo una prima tazza di decotto al porro a digiuno, appena svegli, meglio se tiepido. Accelereremo il metabolismo e potenzieremo le virtù depurative del rimedio. Una seconda tazza va bevuta prima del pasto principale, un’altra nel pomeriggio e l’ultima prima di cena. L’ideale sarebbe farlo per dieci giorni osservando intanto una dieta povera di grassi e con attività fisica moderata.

 

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Antiche virtù
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