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“Il 44% degli italiani è aumentato di peso a causa del Covid, tra lo smart working, le restrizioni imposte dal lockdown e la maggiore tendenza a dedicarsi alla cucina”. La notizia è contenuta nell’analisi di Coldiretti su dati Crea, il Centro di Ricerca Alimenti e Nutrizione, che è stata resa nota in occasione dell’“Obesity Day 2020” (10 ottobre). La pandemia “ha imposto un cambiamento radicale delle abitudini di vita e di consumo – evidenzia la Coldiretti – che ha avuto effetto anche sulla bilancia, dove la tendenza a mangiare di più, spinta dal maggior tempo trascorso fra le mura di casa, non è stata compensata da una adeguata attività fisica. Computer, divano e tavola hanno, infatti, tenuto lontano dal moto e dallo sport addirittura il 53% degli italiani”. La situazione peggiora per le persone obese – continua la Coldiretti – “soprattutto per quelle collocate in smart working e in cassa integrazione, che nel 54% dei casi ha registrato un aumento medio di peso di ben 4 chilogrammi, secondo una ricerca della Fondazione Adi dell’Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica. Soprattutto per questa fascia di popolazione il lavoro agile ha favorito l’adozione di comportamenti poco salutari, come mangiare scorrettamente e diminuire l’attività fisica”.
“Tendenza a cucinare”.
“Ma l’aumento di peso è legato – specifica la Coldiretti – anche alla maggiore tendenza a cucinare per sé e per i familiari, con lo smart working che ha spostato fra le mura domestiche tutti gli intervalli del tradizionale orario di lavoro con la necessità di organizzarsi a casa per i pasti e magari anche per gli aperitivi di fine giornata. Il risultato è un aumento di 10 miliardi di euro della spesa alimentare nelle case degli italiani nel 2020”, (analisi Coldiretti su dati Ismea).
Nel carrello degli italiani “si è verificato così – precisa sempre la Coldiretti – un incremento del 9,4% degli acquisti al dettaglio di vino e del 16,2% per la birra, ma anche dei salumi che crescono del 10,2% e dei formaggi per cui si segnala un incremento del 12,5% nei primi sei mesi dell’anno. Crescita boom per le uova che segnano un +22% mentre gli acquisti di farina sono cresciuti del 59% per effetto della tendenza degli italiani a sbizzarrirsi in cucina preparando pasta, torte, pizze e biscotti”.
“Recupero e sgonfiamento”.
Questa situazione ha favorito “un regime alimentare di recupero e sgonfiamento in un Paese dove peraltro più di un terzo della popolazione adulta è in sovrappeso, mentre una persona su dieci è obesa (9,8%) con il 45,1% di persone dai 18 anni in avanti in eccesso ponderale secondo l’Istituto Superiore di Sanità. Il rischio obesità non risparmia neanche bambini e adolescenti duramente provati dal lockdown. In Italia si stimano – conclude la Coldiretti – circa 2 milioni e 130 mila bambini e adolescenti in eccesso di peso, pari al 25,2% della popolazione di 3-17 anni secondo l’Istat”.
(Fonte: coldiretti.it/ 10.10.2020)

Spesa alimentare: +10 miliardi