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Bilancio più che positivo per la seconda edizione della manifestazione promossa ed organizzata da “Createam”.
Non solo vino in Civitas
Il core business della filiera vitivinicola può trasformarsi ancora più strategicamente in volano di crescita per l’attrattività turistica del territorio salernitano e campano.

di Monica Di Mauro

Il vino che arricchisce il suo tipico business/core con il valore aggiunto del business/non core a tutto vantaggio della filiera estesa del turismo. L’etichetta che diventa, quindi, anche veicolo culturale per la promozione dell’economia della provincia di Salerno. E’questa la “filosofia” che sottende il brindisi celebrato dalla seconda edizione di “In Vino Civitas”, la manifestazione – svoltasi a Salerno nei giorni scorsi – il cui titolo prende spunto proprio dal preciso obiettivo di consentire al vino, non di scoprire la verità, come recita l‘antico detto latino, ma di avvicinarsi alla rappresentazione della civitas, intesa, con una licenza “linguistica”, come il patrimonio culturale, artistico e architettonico del luogo che ospita la manifestazione.

La stazione marittima disegnata da Zaha Hadid dal 22 al 24 settembre ha ospitato 70 aziende vitivinicole provenienti da tutt’Italia – tra le campane: Montevetrano, Mastroberardino, Feudi di San Gregorio, San Salvatore ed i due Consorzi del Sannio e Vita Salernum Vitae – hanno scelto di presentare le loro bottiglie più pregiate, diventando, allo stesso tempo, “vettori” di promozione turistica. Il connubio può funzionare attraverso diverse strategie utilizzate dall’associazione culturale “Createam” che organizza e promuove l’evento. In primo luogo la location. Nei tre giorni, come testimoniato anche da alcune interviste pubblicate sulla pagina Facebook dedicata alla manifestazione, non sono mancati i passaggi di turisti che entrando nella conchiglia hanno poi assaggiato la perla delle produzioni vitivinicole italiane. ( qua vedi tu sei vuoi metterlo.. in base ai tuoi rapporti…Tra l’altro la rete destinazione sud guidata da Michelangelo Lurgi, che ha accompagnato a visitare il salone ad un gruppo di tour operator provenienti dalla Polonia, ha già inserito nella catalogazione 2019 l’evento). In secondo luogo la data scelta. Per la prima edizione, svolta nel mese di dicembre del 2017, si pensò alle Luci d’Artista. Quest’anno l’associazione ha osato di più e provato un tentativo di destagionalizzazione settembrina delle presenze, offrendo ai festeggiamenti in onore di san Matteo, un’occasione di soffermarsi per l’intero weekend. Ma la valorizzazione del territorio attuata con In Vino Civitas passa anche attraverso la costruzione di un articolato percorso di promozione delle eccellenze salernitane in ambito enogastronomico e non solo. La forza di questa iniziativa è nell’aver messo insieme, attorno ad uno stesso evento, più associazioni che rappresentano le imprese di diversi settori. Così Coldiretti ha raccolto presso le aziende agricole la disponibilità a fornire le materie prime che sono state cucinate e offerte dall’associazione Ristoratori Città di Vietri sul Mare in degustazioni gratuite agli assaggiatori ed appassionati di vino, ma anche ai rappresentati delle aziende presenti che, tramite un cooking show dedicato al Cilento, hanno assistito, per esempio, alla produzione della mozzarella nella mortella. Allo stesso modo, grazie alla Cna di Salerno, i visitatori di questa seconda edizione hanno incontrato sulla loro strada verso il vino le opere realizzate da 21 maestri artigiani che hanno composto la mostra EccellenSA. Di aver centrato l’obiettivo e di aver ottenuto il duplice risultato di aver presentato sì delle etichette, come naturale in un Salone del vino, ma nello stesso tempo di aver fatto promozione turistica del territorio salernitano, il presidente dell’associazione culturale Createam Sergio Casola lo ha intuito nello sguardo affascinato di una delegazione di rappresentanti di aziende,quando a bordo di un traghetto sono sbarcati ad Amalfi e dopo aver fatto una breve visita nel Museo degli Arsenali hanno voltato verso destra al termine dello stretto varco che dal porto sbuca sulla maestosità del Duomo di Amalfi. Per la maggior parte dei presenti, alcuni dei quali provenienti da Bolzano, Treviso, Nuoro, Manduria (Taranto) era la prima visita nell’antica Repubblica Marinara. Stefano Proietti, direttore commerciale della cantina “Le macchie” di Castelfranco Rieti, ospite della manifestazione (all’azienda è stato assegnato il premio In Vino Civitas come esempio di tenacia e coraggio per aver superato le difficoltà economiche legate al sima del 2016) ha già promesso di averla scelta come destinazione per un weekend ad ottobre con un gruppo di amici. E c’è chi tra gli espositori è già pronto a firmare l’adesione alla terza edizione con la promessa di fare tappa a Positano!

Ma i risultati di quanto realmente il vino possa funzionare come traino turistico per una o più destinazioni territoriali, saranno più chiari quando la ricercatrice Lucrezia Vitale consegnerà agli organizzatori, entro la fine di quest’anno, i risultati dello studio condotto per l’Università di Cordova su valori, limiti e potenzialità dell’enoturismo in Campania. Le interviste sono state effettuate anche tra i visitatori di In vino Civitas. E dalle risposte e dai numeri si potrà presto ripartire per costruire la terza edizione.

Foto In Vino Civitas
La location della manifestazione
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