Green Style »
di Maristella Di Martino
“Contro il logorio della vita moderna”. Siamo negli anni Sessanta: un vecchio slogan pubblicizzava il famoso Cynar, l’amaro a base di carciofo. Definizione, per la verità, quanto mai azzeccata… perché mister carciofo ha in sé una marea di benefici talmente salutari da fare invidia a moltissimi altri prodotti campani. E se poi ci abbiniamo il vezzeggiativo che indica la varietà capuana il gioco è fatto per davvero. Ideale nelle diete nelle quali fa guadagnare un fisico mozzafiato, è un cibo con pochissime calorie oltre a custodire una vera e propria miniera di principi attivi e particolari virtù terapeutiche.
L’aspetto del carciofo.
Pezzatura media nota per il suo colore verde scuro che matura tra fine marzo ed inizio aprile, foglie molto raccolte e un capolino di forma quasi sferica sono le caratteristiche del carciofo alla vista, ma la sua tenerezza è memorabile.
Alleato di buona salute.
Apprezzato per le sue proprietà toniche e disintossicanti, per la capacità di calmare la tosse e fortificare il cuore, è un alimento ricco di fibre (è quindi un lassativo naturale), oltre a buone quantità di calcio, fosforo, magnesio e potassio. Regola l’appetito, ha effetti diuretici ed è un ottimo rimedio naturale contro i problemi di colesterolo, diabete, ipertensione, sovrappeso e cellulite. Cosa volere di più? E’ un autentico toccasana e in erboristeria diventa anche un prezioso digestivo. Contiene molto ferro e combatte la ritenzione idrica, ma andrebbe mangiato crudo dal momento che gli effetti salutistici vengono disattivati dalla cottura. E’ un grande alleato del fegato perché aiuta a purificare il sangue ma per trarre beneficio dalle sue straordinarie qualità quanti carciofi dovremmo mangiare al giorno? La dose ideale è compresa tra i 100 e i 300 grammi al giorno per diversi mesi.
In cucina…
A volte, traversando in macchina la campagna di Terra di Lavoro, restiamo inebriati dal profumo inconfondibile che si diffonde in giro. Ai bordi delle strade, infatti, ancora oggi pazienti signore si fanno in quattro per controllare la cottura dei carciofi arrostiti, cotti lentamente anche direttamente sulla griglia. Alcune nonne li preparano ancora nel tegame sul fuoco, dopo averli sbattuti su un piano da lavoro per farli aprire naturalmente e conditi con olio d’oliva, aglio e prezzemolo, facendoli poi ammorbidire sul fornello. Prerogativa indispensabile per chi li vuol provare è la pazienza: le foglie del carciofo, infatti, vanno gustate ad una ad una e succhiate con grazia fino a tirarne fuori quel gusto che rimanda indietro nel passato, alle tavolate di contadini e braccianti che rincasavano dopo una giornata di lavoro nei campi e solo il cibo genuino che elargiva generosa madre natura riusciva a consolarli. Altra ricetta squisita veloce è l’insalata o il pinzimonio, da servire come aperitivo per stuzzicare l’appetito accompagnato con qualche crostino di pane casareccio, magari con qualche carciofino sott’olio.
…e nelle diete
Se siete fan della forma fisica perfetta, non c’è nulla di meglio di un sano e salutare carciofo. La vostra dispensa deve custodirne sempre in abbondanza perché sono ideali per spezzare la fame prima dei pasti. Il nostro consiglio è di mangiarli crudi, con un po’ di limone per attutirne il gusto amaro e per conservarli integri in tutti i loro principi nutritivi, altrimenti persi con la cottura. Con “solo” 22 calorie per 100 grammi di prodotto, del resto, potete mangiare anche gambo e foglie, ricche di sostanze salutari.
Come acquistare i carciofi.
Innanzitutto i carciofi vanno scelti con accortezza: devono essere molto freschi e dobbiamo fare attenzione a che il gambo si spezzi con la pressione di un dito senza piegarsi. Punta chiusa, foglie esterne verde scuro ed interne chiare e tenere, poca barba e gambo tenero sono le altre caratteristiche cui fare attenzione. Se vogliamo consumarli crudi, preferiamo quelli giovani, di solito più piccoli e con foglie rigide e compatte. Il segreto per riconoscerne la freschezza è di afferrarli tra l’indice e il pollice e premere: il prodotto deve opporre resistenza ma non appiattirsi.
E l’acqua di cottura dei carciofi?
Una volta cotti i carciofi, non gettate l’acqua di cottura. In quanto ricca di minerali con conseguenti effetti curativi, riutilizzatela per assicurare particolare sapore a minestre e zuppe. E se volete approfittare dei numerosi benefici che assicura il suo consumo, occhio a non vanificarne i risultati con una cottura scorretta.
Composizione.
100 grammi di parte commestibile contiene 2,7 grammi di proteine, 0,2 di grassi, 1,1 di carboidrati e 84 di acqua per un totale di 22 kilocalorie.

Contro il logorio . . .