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L'altra notizia »

(Micro) Glocal. Prima i capi dei partiti, poi tutti gli altri. La politica accelera al passo dei leader più popolari.

(Er.Pa.) – Il periodo estivo continua a proporsi come la sintesi estrema del percorso politico delle forze di governo e di opposizione. Naturalmente, può esserci una netta distinzione in termini di posizionamento, nonostante le due entità continuino a viaggiare sia sulle lunghe che sulle piccole distanze. E’ del tutto evidente che sia da un lato che dall’altro diventa prioritario dare la sensazione di essere attivi e propositivi. Di conseguenza assistiamo ad una continua forzatura di tutti i partiti e i movimenti presenti nel panorama complessivo. E’, quindi, evidente il posizionamento ampiamente in linea con il riflesso mediatico, attento, cioè, alla diffusione di un preciso e strategico messaggio. E’ chiaro che siamo in presenza di tante situazioni predisposte soltanto per alzare il livello dello scontro, al di là di ogni possibile soluzione. In questo contesto è nei fatti l’evoluzione di ogni percorso – al di là di calcoli specifici – verso una precisa destinazione che, però, non è detto che prenda forma. Perché? Perché i leaderismi di partito continuano a dettare una linea strategica precisa: prima di tutto vediamo di capire quale vantaggio arriva in termini di consenso reale ai leader e, poi, lentamente decidiamo dove approdare. Giusto? Sbagliato? Sicuramente molto forzato. Con un solo vantaggio chiaro: accrescere il più possibile il potere attrattivo dei leader. Tutto il resto, poi, si vedrà.


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